Saldi invernali: scontrini fiscali, attenzione a quelli “fantasma”

 I saldi invernali 2010 non sono iniziati in Italia nel migliore dei modi, sia per quanto riguarda il volume delle vendite, sia dal fronte dell’evasione fiscale. Lo Sportello del Contribuente e Contribuenti.it – Associazione contribuenti italiani, hanno infatti effettuato in data odierna, giorno di partenza dei saldi invernali 2010 in Italia, un’indagine a campione nelle città di Milano, Venezia, Bologna, Roma e Palermo, rilevando come alle ore 13 il livello delle vendite segnava un pesante -15% rispetto alla stessa ora del primo giorno di saldi invernali dello scorso anno. Per quanto riguarda gli acquisti durante questo periodo “frenetico”, il consumatore deve inoltre fare molta attenzione non solo a farsi rilasciare lo scontrino, ma deve anche accertarsi che questo non sia uno “scontrino fantasma”.

Scontrino fiscale: da conservare sempre, anche a Natale

 Il Natale è alle porte ed è tempo di acquisti. Di conseguenza, molti italiani dedicheranno intere giornate allo shopping, ma nel caos e nella frenesia occorre sempre fare molta attenzione agli scontrini fiscali, da conservare sempre e gelosamente anche a Natale nel caso in cui ciò che si acquista, ad esempio, presenti poi, arrivati a casa, dei difetti di qualsiasi tipo. Nel frattempo i negozianti, per scacciare la crisi e per alzare il volume delle vendite, non hanno aspettato il classico periodo degli sconti promozionali, visto che già in tanti non solo hanno messo gli addobbi natalizi in vetrina, ma hanno anche tagliato i prezzi fino al 30% per attirare i consumatori visto che sul fronte degli acquisti è elevato il rischio che il Natale 2009 a causa della crisi sia “gelido”.

Ugl: meno tasse e più quoziente familiare

 Non ci sono solamente la Cgil, Cisl e Uil in gran fermento riguardo alle soluzioni da trovare per uscire dalla crisi ed alle risposte che in merito l’attuale Governo in carica sta mettendo in atto. E’ proprio di oggi la notizia che la FP Cigl ha rotto gli indugi riguardo al rinnovo del contratto di lavoro nel pubblico impiego, ed ha proclamato per il mese prossimo uno sciopero generale. Ma domenica prossima, 29 novembre 2009, a scendere nelle piazze è anche l’Ugl a sostegno dei pensionati e dei lavoratori, e per chiedere un fisco che sia a misura di famiglia. In merito, non a caso, la mobilitazione di domenica prossima ha come obiettivo principale quello di chiedere l’introduzione nel nostro Paese del quoziente familiare.

Fisco e lavoro: uno “studio di settore” anche per i dipendenti?

 Quest’anno gli studi di settore saranno “più leggeri” per effetto della crisi finanziaria ed economica che ha in molti casi fatto letteralmente crollare i fatturati delle imprese, in particolar modo quelle medie e piccole; e non a caso la versione 2009 di “Gerico” prevede in materia di calcolo presunto dei compensi e dei ricavi un approccio meno severo in virtù dell’introduzione dei correttivi anticrisi. In questo modo, quindi, potrà essere ridotto il carico fiscale sui dati che scaturiscono da Gerico per il professionisti, le PMI ed i lavoratori autonomi, ma soprattutto si evita che buona parte delle imprese che rientrano negli studi vadano a dichiarare compensi e ricavi non conformi con l’innesco di una raffica di contraddittori pronti a sfociare in procedure di accertamento con costi ed oneri a carico sia dell’Amministrazione finanziaria, sia dell’impresa. Ma se i lavoratori autonomi sono stati agevolati con la revisione degli studi di settore, quali sono invece i vantaggi da poter offrire ai lavoratori dipendenti che di certo non se la passano tanto meglio?

Versamento imposte: la crisi impone di pagarle a rate

 Si avvicina a grandi passi il momento in cui i lavoratori dipendenti, ma anche quelli autonomi, dovranno presentare il modello 730/2009 ed il modello Unico 2009. E’ tempo quindi di pagamento di imposte, dall’IRAP all’IRES passando per l’IVA e le addizionali; ma è anche il momento, per chi ne ha diritto, di sfruttare al massimo le deduzioni e le detrazioni consentite per abbattere l’IRPEF netta da andare a pagare. Ma se i lavoratori dipendenti hanno le trattenute in busta e quindi, a meno che non ci sia il cumulo con altri redditi, possono presentare il modello di dichiarazione senza patemi, lo stesso non si può dire per liberi professionisti, lavoratori autonomi e, in genere, titolari di partita IVA. In sede di presentazione della dichiarazione dei redditi, infatti, per tali categorie di contribuenti scatta l’obbligo del versamento dell’IRPEF sulle fatture, con il relativo controvalore di imposta da saldare che può essere notevole nel caso in cui le fatture siano state emesse senza ritenute. Inoltre, per chi non ha pagato il saldo IVA del quarto trimestre del 2008, il contribuente può “sfruttare” l’appuntamento con la dichiarazione dei redditi per saldarla o rateizzarla con delle piccole maggiorazioni.