I conti pubblici, presi di mira dalla crisi e dal Governo Monti, potrebbero essere positivi. Anche se la crisi che ha investito prima gli Stati Uniti e poi l’Europa è ancora nel pieno della sua attività, sopratutto nel vecchio Continente dove il peso dei titoli di Stato ha affondato le finanze generali, si comincia a vedere la luce infondo al tunnel.
crisi italia
Italiani non ostili al Governo Monti?
Le opinioni sull’operato del Governo Monti sono molto discordanti tra i cittadini italiani; da un lato persistono i detrattori, che accusano lo stesso Monti per via delle misure di austerità adottate a sfavore, ancora una volta, delle fasce di cittadini più deboli. La critica mossa spazia tra chi ritiene le misure inutili e dannose in un momento di crisi fino a chi sostiene che l’azione del Governo non è stata mirata li dove ci sono effettivamente sprechi e contraddizioni (basti pensare ai parlamentari stessi oppure al rapporto del Governo con la Chiesa).
Apertura partite iva giugno 2012
Il dato relativo all’apertura di partite IVA in Italia aiuta a comprendere in maniera precisa e completa la situazione riguardo l’attuale crisi economia e l’impatto sugli italiani. Durante lo scorso giugno 2012 sono state aperte 40444 partite iva; il dato è inferiore allo stesso periodo dell’anno precedente del 3,3% secondo i dati del Dipartimento delle Finanze del Ministero dell’Economia e la ripartizione è leggermente diversa rispetto a giugno 2011.
Italiani tagliano consumi
Sulla base dei dati ISTAT l’AGI ha pubblicato oggi uno studio che fotografa il quadro generale delle famiglie italiane in relazione ai loro consumi. Quanto è cambiata la vita degli Italiani con la crisi? Quanto sono scesi i consumi? Su cosa si “tira la cinghia” e quali sono le prospettive di crescita? L’analisi dei dati risponde in parte ai quesiti del momento e rilancia la necessità di una crescita dell’economia per il rilancio dei consumi e l’avvio della ripresa.
Bergamo, Martinelli aveva debiti per mille euro
Ecco a cosa può portare l’avvento di una crisi economica; disperazione, suicidi ma anche rapimenti e tanta paura. Luigi Martinelli ha fatto irruzione nell’Agenzia delle Entrate di Romano di Lombardia con un fucile a pompa e diverse pistole, sparando anche qualche colpo al soffitto e scatenando il panico tra i presenti, presi in ostaggio. L’uomo pretendeva un colloquio con Monti, per spiegargli la sua situazione e mentre le trattative proseguivano si è appreso che Luigi aveva maturato un debito di mille euro con l’Agenzia, relativamente a somme da versare a cartelle esattoriali accumulatesi dal 2001 in avanti.
Il gesto disperato non trova spiegazione per i più; come si può per “soli” mille euro prendere ostaggi e scatenare una “guerra personale“? Questa è solo l’ennesima dimostrazione che le persone più in difficoltà sono quelle che dal punto di vista psicologico risentono di più della crisi che incombe ed anche per somme “modeste” perdono momentaneamente la ragione arrivando a gesti estremi.
Studi di settore rivisti per la crisi già dal 2011
Dal 2007 in poi il Mondo finanziario e poi quello economico ha dovuto far fronte a ben due crisi; la prima dei sub-prime in America, che ha avuto conseguenze estese fino in Europa viste le esposizioni dei nostri istituti di credito. La seconda, più recente, riguarda invece il Vecchio Continente e non ha avuto ripercussioni sul resto del mondo che in questo momento può solo stare “alla finestra”.
In ogni caso il risultato è che L’Europa ha sofferto due periodi “neri” a distanza ravvicinata (di cui uno non ancora del tutto finito) che si sono riversati sul mondo del lavoro in maniera incisiva. In tutti questi anni lo spettro degli studi di settore in Italia è peggiorato, visto che questi non hanno mai tenuto conto del periodo economico specifico.