Disoccupazione nei Paesi del G20 allarmante

 Dall’inizio della crisi, qual’è stato l’effettivo impatto sui posti di lavoro? Un rapporto congiunto dell’International Labour Organization (ILO) e dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) ha fatto chiarezza sui numeri della crisi ed il rapporto, pubblicato questa mattina, disegna un quadro allarmante.

Dall’inizio della fase di crisi e quindi dal primo crollo del mercato azionario causato nel 2008 dalle perdite legate ai titoli tossici, le perdite in termini di posti di lavoro sui Paesi del G20 ammontano a 21 milioni. L’occupazione ha un incremento attualmente pari ad 1,5% ed a questo tasso di crescita sarà impossibile stringere il divario creato con la crisi e far tornare la disoccupazione a livelli sostenibili.

OCSE, allarme disoccupazione

 Nell’area OCSE la disoccupazione è nettamente aumentata con l’avvento della crisi; nel quarto trimestre del 2011 gli occupati erano 528 milioni ed il calo del tasso di occupazione era pari all1,6% rispetto al periodo precedente alla crisi (66,5% rispetto al 64,9%).

I disoccupati sono aumentati di 13 milioni (arrivando quindi a 45 milioni complessivi) dall’inizio della crisi e la fascia di interesse è compresa tra i 15 ed i 64 anni.

Il dato è però estremamente generalizzato; è necessario in un’area come la nostra dividere le varie realtà ed analizzare di volta in volta i dati specifici. Il tasso di occupazione in Grecia, Irlanda e Spagna è prossimo ad una diminuzione di oltre 8 punti percentuali rispetto al 2008, mentre per l’Italia si parla di due punti percentuali in meno. In Germania si ha una situazione inversa; il tasso di occupazione è aumentato di 3,4 punti percentuali (superando la media di occupazione di oltre 8 punti rispetto all’area OCSE).

Tassa sulla disoccupazione o per la partecipazione ai concorsi pubblici?

 L’iter per partecipare a un concorso pubblico é solitamente lo stesso: la domanda di partecipazione va scritta su carta semplice oppure su un modulo ufficiale emesso dall’ente, bisogna spedirla all’amministrazione che ha bandito il concorso, firmarla e aspettare il giorno del concorso. Non dimenticate il pagamento della tassa concorsuale, la nota tassa per la partecipazione nei concorsi pubblici. Da tempo ormai si riscontra sempre più spesso nei bandi di concorsi pubblici la tassa concorsuale, ovviamente obbligatoria per chi desidera partecipare a tale concorso pubblico. In mancanza di pagamento ed esibizione di avvenuto pagamento, il soggetto viene escluso dalla procedura concorsuale.

Tasse ridotte alle imprese che assumono giovani

 Mario Moretti Polegato, unico italiano chiamato per una lectio magistralis al G20 dei giovani imprenditori tenutosi nei giorni scorsi a Nizza. Un intervento di 25 minuti nel quale ha raccontato dinanzi ai giovani la sua esperienza di imprenditore. «Da un’idea nasce un business», é il motto di Mario Moretti Polegato, che ricordiamo, é fondatore e presidente di Geox. Secondo l’imprenditore occorrono nuove idee, spazio ai giovani e soprattutto alle imprese che investono assumendo personale al di sotto di una certa fascia di età.

PepsiCo: i tagli fiscali possono favorire l’occupazione

 Le compagnie americane potrebbero licenziare un numero maggiore di dipendenti nell’ipotesi in cui gli Stati Uniti dovessero tagliare le principali imposte dal denaro che esse traggono dalle sussidiarie estere: la constatazione tributaria è giunta direttamente da PepsiCo, celebre multinazionale attiva nella produzione e commercializzazione di bevande, e dal suo ceo Indra Nooyi. Alcuni profitti aziendali vengono “intrappolati” direttamente nelle nazioni straniere a causa delle imposte troppo alte a livello domestico. Il rimpatrio fiscale del denaro, poi, beneficia di un’aliquota pari al 15%, il quale deve poi essere confrontato con il 35% societario, un modo che può essere definito creativo per indirizzare la disoccupazione senza aggiungere ulteriore pressione al deficit. Il presidente Barack Obama e altri legislatori hanno fatto riferimento a livelli minori per quel che concerne la cosiddetta “corporate tax”, anche perché l’obiettivo principale di politica economica è quello di ridurre il tasso di disoccupazione, attualmente all’8,8%.

Riduzione tasse e aumento dei consumi

 Le famiglie italiane hanno bisogno di recuperare potere d’acquisto per poter andare avanti a causa non solo della crisi ma anche dei rincari, delle minori entrate legate a cassa integrazione e licenziamenti che hanno colpito il nostro Paese negli ultimi due anni. Se le famiglie con figli pagassero meno tasse, spenderebbero di più in edilizia, beni di consumo, trasporti, comunicazioni, sanità e istruzione. Secondo alcuni semplici calcoli relativi a leggi economiche infatti una riduzione delle tasse porterebbe ad un aumento del reddito disponibile e dunque più propensione al consumo. Le risorse che il Paese investirebbe per agevolare le famiglie contribuirebbero a rilanciare l’economia. E’ la conclusione a cui é giunta la ricerca presentata a Roma dall’Associazione nazionale dei tributaristi Lapet, insieme al Forum delle Associazioni Familiari, discutendo sulle conseguenze legate all’introduzione di un fisco amico delle famiglie numerose.

Tassare top manager per aiutare i giovani

 Togliere ai ricchi per dare ai poveri é la celebre attività di un eroe popolare inglese che, nella moderna versione della leggenda, appunto ruba ai ricchi per dare ai poveri. Sembra  anche il motto della nuova proposta Fisac-Cgil: tassare al 5% i redditi di top manager, allo scopo di istituire un fondo che raccolga 8,4 miliardi di euro da destinare al finanziamento di un piano triennale per l’occupazione giovanile. Si cercherà in questo modo di incentivare la stabilità del lavoro per circa 300mila giovani, cercando anche premiare le imprese che assumono con lavoro stabile e contratto nazionale.

In Usa abbattimento tasse per permettere assunzioni

 E’ questa l’intenzione del presidente degli Stati Uniti, Barack Obama: un taglio delle tasse per le imprese con l’obiettivo di favorire la ricerca e agevolare la creazione di nuovi posti di lavoro. A quasi tre anni dall’inizio della crisi che ha colpito l’economia globale, gli Stati Uniti appaiono sempre più esposti a ricadere nella recessione. La “velocità di stallo”, un tasso anemico di crescita che, se perdurasse, potrebbe portare al crollo dell’economia preoccupa il Presidente e gli analisti.

Ho intenzione di tagliare le tasse alle imprese americane – ha detto Obama nel consueto discorso del sabato alla radio -, cosi’ che possano investire in nuovi macchinari e tecnologie e assumere piu’ persone. Occorre creare un regime fiscale agevolato ”permanente” per le imprese che investono in ricerca e innovazione, dato che creano posti di lavoro e promuovono nuove idee e tecnologie.

Usa: taglio tasse a imprese che assumono

 Il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti a luglio si é attestato al 9,5%, invariato rispetto a giugno. I dati sono stati diffusi dal U.S. Bureau of Labor Statistics. Leggeremente migliore delle stime (9,6%), il risultato non é comunque confortante. Sempre a luglio negli Usa sono stati persi 131mila posti di lavoro nei settori non agricoli, quasi il doppio rispetto alle attese (73mila). Solo il settore privato ha registrato un miglioramento: gli occupati sono aumentati di 71mila unità. Nella prima settimana di 7 agosto le richieste di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti si sono attestate a quota 484 mila contro le 482 mila della settimana precedente. Obama ha quindi pensato di dare un taglio tasse alle imprese che assumono. Lo rende noto il dipartimento Usa del Lavoro. L’aumento in questo caso è superiore alle attese degli analisti che prevedevano un calo a quota 465 mila e il dato è il più alto dalla metà dello scorso febbraio.

Ladispoli: Ici inalterata e sgravi fiscali per pensionati

 Il comune di Ladispoli in provincia di Roma lascia l’Ici inalterata alla stessa percentuale dello scorso anno (l’ICI grava sul valore del fabbricato con una percentuale fissa decisa dal Comune con una apposita delibera del Consiglio Comunale) ed esonera dall’Irpef i lavoratori dipendenti che non superano gli 8.000 euro di imponibile e i pensionati che non superano i 15.000 euro di imponibile. Sono stati questi i primi punti inerenti il bilancio preventivo 2010 e approvati nei giorni scorsi dal consiglio comunale di Ladispoli.

Votando queste delibere – ha affermato l’assessore al bilancio, Giovanni Crimaldi – il consiglio comunale di Ladispoli ha voluto tenere conto del periodo di crisi e di ristrettezze economiche che stiamo vivendo. Sono tanti, soprattutto i pensionati, che hanno delle grosse difficoltà ad arrivare a fine mese. Nella redazione del documento contabile del comune abbiamo tenuto conto della volontà dell’Amministrazione comunale di lasciare invariate le tariffe e tasse comunali e di razionalizzare le spese future.

Usa: sussidi disoccupazione, taglio tasse e riforma fiscale. Firmato Obama

 Il presidente Usa Barack Obama firmerà e convertirà in legge domani un disegno di legge per fornire ulteriori aiuti ai disoccupati ma non solo: saranno estesi i tagli delle tasse per chi acquista casa e per le aziende.

Questa legge si basa su quanto previsto dal Recovery Act per creare nuovi posti di lavoro – scrive la Casa Bianca in un comunicato – disponendo un ulteriore taglio delle tasse per le aziende in difficoltà, offrendo fino ad ulteriori 20 settimane di sussidio di disoccupazione e stabilizzando il mercato immobiliare con una estensione del Homebuyer Tax Credit da 8.000 dollari.

Le vittorie non sono finite per Obama, che si mostra entusiasta di fronte al voto favorevole della Camera dei Rappresentanti americana alla riforma della sanità. Dopo dodici ore di serrato dibattito ci sono stati 220 voti a favore e 215 contro.

Germania: meno tasse contro la crisi

 Non solo in Italia si parla di taglio Irap, in Europa c’è chi già sta passando ai fatti. Il cancelliere tedesco Angela Merkel, presentando a Berlino i contenuti dell’accordo di governo tra Cdu, Csu e i liberali dell’Fdp ha annunciato:

I prossimi due anni saranno focalizzati sull’uscita dalla crisi. Tutto quello che faremo, sarà fatto con lo scopo di creare lavoro. L’obiettivo sarà su come creare lavoro grazie anche alla riduzione delle tasse per i datori di lavoro e le famiglie.

Così la cancelliera ha annunciato la riduzione delle tasse per i cittadini tedeschi a partire dal prossimo 1° gennaio. “Crescita, istruzione e coesione della società” sono i punti cardine del piano governativo tedesco. Il taglio delle tasse previsto dal governo di Angela Merkel e Guido Westerwelle sarà di circa 24 miliardi di euro.

Spesa pubblica: il Nord paga le tasse per il Sud?

 Ieri la Cgia di Mestre è intervenuta nelle polemiche sul Mezzogiorno trascurato dallo Stato. Aperte le discussioni sul saldo pro capite: la differenza, cioè, tra quello che un cittadino paga allo Stato e quello che riceve in cambio. Nel 2007 questo saldo risultava positivo per i contribuenti del Nord e del Centro, ciò significa che hanno versato più di quanto non abbiano ottenuto in spesa sociale. E’ incrementata ovvero la differenza tra quanto versano in termini di tasse e contributi alle amministrazioni pubbliche e quanto ricevono in termini di spesa pubblica i cittadini.

Al Sud invece sembra che i trasferimenti statali superino le imposte versate. Non basta. Al Sud i trasferimenti statali superano i versamenti individuali: ogni individuo guadagna 1.061 euro (come differenza tra quanto versa e quanto riceve). Per non parlare delle regioni a statuto speciale, cioè Sicilia e Sardegna, dove la cifra si attesta sui 2.063 euro.

Inps in perfetta forma: abbiamo risorse necessarie per affrontare crisi

 Se qualcuno pensava che l’Inps fosse fallimentare, deve ricredersi. Parola del presidente Antonio Mastrapasqua che sottolinea come, malgrado i contraccolpi della recessione mondiale sull’economia del nostro Paese, le pensioni degli italiani siano al sicuro. La crisi non spaventa quindi l’Inps che dispone delle risorse necessarie per affrontare la depressione economica. Nel 2008 l’Istituto di previdenza ha erogato 1,4 milioni di assegni di disoccupazione e sovvenzionato 700mila lavoratori in cassa integrazione.

Ma come é possibile che la crisi non colpisca proprio l’Ente che si fa carico delle difficoltà degli italiani? Il presidente dell’ente non ha dubbi e attribuisce il merito anche della lotta con cui lo Stato sta contrastando gli evasori: