Differenza tra codice fiscale e partita Iva

 Anche la partita Iva e il codice fiscale possono generare confusione, ma bisogna prestare attenzione alle loro specificità (vedi anche Differenza tessera sanitaria e codice fiscale). La differenza è presto detta. In effetti, la partita Iva non è altro che una sequenza di undici numeri che va a identificare in maniera univoca un soggetto che svolge un’attività rilevante ai fini dell’imposizione fiscale. Si tratta, inoltre, di un numero che viene rilasciato dalla nostra amministrazione finanziaria, senza nessuna distinzione per quel che riguarda il domicilio fiscale.

Domicilio fiscale delle società

Del domi cilio fiscale si può parlare dopo aver letto e approfondito due articoli del Dpr numero 600 del 1973 (meglio noto come TUIR, Testo Unico delle Imposte sui Redditi): si tratta degli articoli 58 e 59 per la precisione, il quale fa riferimento a tre casi ben precisi. Anzitutto, esso viene fornito per le persone fisiche che hanno la residenza nel nostro paese, più precisamente guardando alla residenza anagrafica delle stesse (vedi anche Cos’è il domicilio fiscale). Nel caso in cui si tratti di persone fisiche che non sono invece residenti, il domicilio fiscale viene dato dal comune in cui viene prodotto il reddito o in cui si è realizzato quello più alto.

Domicilio fiscale errato sul Cud

 Può capitare di accorgersi, dopo aver controllato il Cud (Certificato Unico Dipendente), che l’azienda che lo ha fornito ha commesso un errore per quel che riguarda il domicilio fiscale (vedi anche Cos’è il domicilio fiscale). In pratica, lo sbaglio può essere quello di avere inserito il domicilio e non la residenza, la quale si può trovare in una regione differente. I contribuenti possono nutrire dei sospetti, in particolare in merito al rischio di vedersi recapitare una multa.

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Cos’è il domicilio fiscale

 In ambito tributario si sente molto parlare del cosiddetto domicilio fiscale, ma di cosa si tratta nello specifico? Di solito, esso tende a coincidere con la residenza anagrafica che risulta dai registri demografici se si sta parlando di persone fisiche (vedi anche Partita Iva: nessun rimborso per il soggetto non residente). Il discorso cambia invece per le persone giuridiche. In effetti, queste ultime hanno il loro domicilio fiscale nel comune in cui è ubicata la sede legale oppure quella amministrativa.

Cassazione: nulla la notifica al vecchio domicilio fiscale

 Un’altra sentenza della Cassazione ha chiarito nuovi aspetti del settore fiscale: la pronuncia in questione, la quale risale a quattro giorni fa, ha messo in luce come la notifica di un avviso tributario a quel contribuente che ha cambiato residenza non ha alcuna validità. Dunque, nel braccio di ferro tra la nostra amministrazione finanziaria e il soggetto coinvolto, l’ha spuntata quest’ultimo, visto che le stesse Entrate erano state protagoniste di una notifica presso il vecchio domicilio fiscale. L’assenza di validità, inoltre, dipende essenzialmente dal fatto che la variazione di domicilio era divenuta efficace nel periodo precedente all’entrata in vigore della riforma Bersani.