Le ultime novità gestionali dell’Irs

 L’Internal Revenue Service, l’amministrazione finanziaria degli Stati Uniti, ha deciso di cambiare: in effetti, l’agenzia americana ha scelto di modificare la gestione di alcune tematiche, vale a dire quelle relative alla risoluzione delle controversie dal punto di vista internazionale e anche quelle relative al cosiddetto “transfer pricing”. Che cosa bisogna attendersi di preciso? La prima novità a cui si è fatto riferimento non è altro che il trasferimento dell’Apa Program (l’acronimo in questione sta a indicare l’Advance Pricing Agreement) dalle competenze dello Chef Counsel a quelle del Transfer Pricing Director, il quale fa capo alla Large Business and International Division.

Italia-Svizzera, importante sentenza sulla tassazione dei dividendi

 La tassazione dei prodotti finanziari è uno degli ambiti più complessi del nostro paese: se poi si aggiunge anche un altro, pur vicino dal punto di vista geografico come la Svizzera, la comprensione diventa ancora più difficile. Fortunatamente, appena due settimane fa la Corte di Cassazione è intervenuta su un caso che contempla proprio questi aspetti, con dei dividendi che erano stati distribuiti da una compagna nostrana ma a un cittadino con la residenza nella Confederazione elvetica.

Svizzera: accordi tributari molto vicini con Italia e Francia

 La Confederazione elvetica ha dunque trovato due controparti ideali per porre in essere le proprie intese fiscali più vantaggiose: i negoziati tra Svizzera, Italia e Francia stanno diventando sempre più probabili, anche e soprattutto alla luce degli accordi siglati nel corso dell’ultima settimana dalla stessa nazione rossocrociata con Germania e Regno Unito. Quali sono gli obiettivi in questo senso? Patrick Odier è il numero dei banchieri svizzeri e ha voluto far sapere che proprio l’Italia, insieme ai nostri cugini d’oltralpe, potranno beneficiare di una maggiore trasparenza e comprensione dal punto di vista dei servizi offerti dagli istituti di credito. Le discussioni in questione, comunque, sono ancora in una fase preliminare. È ben noto come la Svizzera sia uno dei luoghi privilegiati per aprire conti correnti protetti dal cosiddetto segreto bancario, tanto che sono stati stimati ben duemila miliardi di dollari di denaro straniero nei depositi di Berna e dintorni.

Australia: l’Apa Program illustra i risultati 2008-2009

 Risale allo scorso mese di agosto la pubblicazione, da parte dell’Australian Taxation Office, del report “Advance pricing arrangement program 2008-2009 update”: si tratta di un importante documento, il quale contiene una visione di insieme relativa al programma Apa. Secondo l’Agenzia delle Entrate australiana, i vantaggi che potrebbe conseguire un contribuente nel richiedere un Apa sarebbero abbastanza evidenti; anzitutto, si troverebbe una valida soluzione alle situazioni in cui non esiste una realistica alternativa per evitare la doppia tassazione ed assicurare che tutti i profitti vengano correttamente attribuiti e tassati. Inoltre, come prosegue il rapporto sopracitato, verrebbe assegnata una maggiore certezza ai contribuenti in relazione alle previsioni sul trattamento fiscale delle transazioni internazionali. Un ulteriore vantaggio, poi, è quello che mette i “taxpayer” in una situazione più agevole circa la previsione dei costi e delle spese, incluse le disponibilità tributarie.

 

La Svizzera firma due convenzioni fiscali con Usa e Finlandia

 Il Consiglio federale della Confederazione elvetica ha provveduto ad approvare in maniera definitiva le convenzioni sulla doppia imposizione poste in essere con Stati Uniti e Finlandia: si tratta di due documenti ampiamente revisionati, la cui approvazione segue da vicino l’autorizzazione alla firma secondo quanto disposto dal modello di Convenzione dell’Ocse. I dipartimenti svizzeri delle Finanze e degli affari esteri dovranno ora firmare le intese contenenti la clausola di assistenza amministrativa ampliata. In questo senso, bisogna ricordare che sono già 14 gli accordi negoziati e parafati da parte della nazione europea con altri stati; il passo successivo è l’approvazione della firma. Tra l’altro, è necessario fare anche delle differenze: vi sono infatti clausole che sono state stipulate e firmate (come ad esempio quelle instaurate con Danimarca, Lussemburgo, Francia, Austria, Norvegia e Gran Bretagna), mentre per altre esiste una revisione e, in più, l’autorizzazione da parte del Consiglio federale (tipico esempio è l’accordo tra Svizzera e Messico).