In Lombardia l’Amministrazione finanziaria dello Stato, ed in particolare l’Ufficio Territoriale di Milano 2 dell’Agenzia delle Entrate, ha scovato nel settore immobiliare una maxi-evasione, superiore ai cinque milioni di euro, dopo tutta una serie di controlli che, nello specifico, hanno portato letteralmente a “smontare” una complessa operazione finanziaria basata sul cosiddetto leveraged buyout. Trattasi, nello specifico, di una tecnica di acquisizione societaria valida quando questa risulta essere giustificata da ragioni valide di natura economica. Pur tuttavia il Fisco ha rilevato come con poco più di 300 euro sia stata messa in atto una cessione d’azienda che, in realtà, aveva un valore superiore ai cinque milioni di euro. Nel mirino al riguardo sono finite due aziende immobiliari che, attraverso il meccanismo sopra citato, al fine di dribblare il Fisco avevano fatto transitare il ramo d’azienda da un’azienda all’altra attraverso il leveraged buyout al fine di ottenere un risparmio d’imposta rilevante.
elusione fiscale
Fisco Modena: accordo Entrate-Siae
Nella Regione Emilia Romagna, la Direzione Provinciale di Modena dell’Agenzia delle Entrate, e la SIAE – Società Italiana Autori ed Editori, hanno rinnovato con uno specifico accordo un piano di interventi attraverso i quali proseguirà, con una strategia comune, l’attività di contrasto all’evasione nei settori delle attività sportive dilettantistiche, nell’intrattenimento e nello spettacolo. A darne notizia nella giornata di ieri, venerdì 4 marzo 2011, è stata proprio la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate della Regione Emilia-Romagna nel sottolineare come la collaborazione sia incentrata sia sullo scambio di informazioni e di dati, sia su interventi congiunti nei settori sopra citati; il tutto al fine di andare a verificare il corretto operato di soggetti che, agendo in qualità di enti non commerciali con finalità dilettantistiche, ma anche in qualità di circoli, possono fruire di regimi agevolati a livello fiscale. Il rinnovo dell’accordo tra la Direzione Provinciale di Modena dell’Agenzia delle Entrate, e la SIAE – Società Italiana Autori ed Editori, fa seguito ad una precedente attività congiunta avviata in forma sperimentale che ha portato ad ottimi risultati visto che, in accordo con una nota emessa ieri dalla Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate della Regione Emilia-Romagna, dai controlli sono emersi numerosi fenomeni di evasione fiscale.
Evasione fiscale: night club camuffato da associazione culturale
Sulla carta, agli occhi del Fisco, era un’associazione culturale, mentre in realtà l’attività reale era in tutto e per tutto quella di un night club e, quindi, con tanto di spettacoli a luci rosse con ballerine. A rivelarlo è la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate dell’Emilia Romagna dopo che a Ravenna sono stati recuperati, nell’ambito delle operazioni antievasione, oltre un milione di euro. L’associazione culturale sulla carta, con sala biliardo, doveva essere un classico luogo di ritrovo ed invece il giro d’affari quantificato dall’Amministrazione finanziaria dello Stato ammonta alla bellezza di complessivi 1,6 milioni di euro. Tutto è partito da un’attività investigativa a cura della Guardia di Finanza che poi ha fatto scattare l’accertamento da parte dell’Ufficio delle Entrate di Ravenna; l’accertamento ha portato alla scoperta, a valere sugli anni dal 2000 al 2002, di un’evasione pari a quasi 1,2 milioni di euro; tutti i rilievi mossi dal fisco al night club camuffato da associazione culturale sono stati tra l’altro già convalidati in via definitiva dalla Commissione Tributaria Regionale.
Scontrino fiscale: un optional per gli evasori
Nel nostro Paese il rilascio dello scontrino fiscale è un optional per gli evasori a fronte di un reddito imponibile complessivamente non dichiarato in Italia che è pari a ben il 54,5%. E’ questa la percentuale ricavata da un ultimissimo Rapporto commissionato da Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani, a KRLS Network of Business Ethics. Sul territorio italiano ci sono poi Regioni come la Campania dove, in base alle rilevazioni effettuate, ci sarebbero addirittura due commercianti su tre che non rilasciano lo scontrino. L’indagine che KRLS Network of Business Ethics ha effettuato prendendo a riferimento i dati che, riguardo ai singoli Paesi dell’Unione Europea, sono stati comunicati dalle polizie tributarie, rivela inoltre come l’Italia mantenga saldo il record percentuale di imponibile evaso, con il 54,5% come sopra accennato, visto che al secondo posto c’è la Romania, sensibilmente staccata, con il 42,4% di imponibile evaso.
Evasione fiscale: caso hollywoodiano a Treviso
Vivere per dieci anni una vita da nababbo senza “preoccuparsi” nel frattempo di versare un solo euro di tasse. E’ questo il caso hollywoodiano, un redditometro da guinness dei primati, in accordo con quanto riporta l’Agenzia delle Entrate della Regione Veneto, che gli 007 del Fisco hanno scoperto a Treviso. Non denunciando redditi dal 1998 al 2007, il contribuente scoperto dal Fisco nel frattempo, in tutto questo ampio lasso di tempo, aveva svolto attività lucrose al punto che la Direzione provinciale delle Entrate di Treviso ha contestato la bellezza di 15,7 milioni di euro tra maggiori imposte di tutti i tipi: dall’Irap all’Irpef e passando per le addizionali comunali, quelle regionali e, chiaramente, anche le sanzioni sin qui maturate. L’indagine a carico del contribuente è partita da rilievi e rilevamenti nel campo delle compravendite immobiliari, con i funzionari del Fisco che hanno scoperto l’acquisto di un immobile ottenendo da banche mutui per somme ingenti.
Evasione fiscale: Entrate, operazione interforze Campania-Lazio
A carico di una società con sede amministrativa a Napoli, e quella legale a Roma, ed operante nel settore della produzione e delle distribuzione dell’energia elettrica, la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate della Campania, e quella del Lazio, sono scese in campo con una squadra anti-evasione nell’ambito di una vera e propria operazione interforze che ha portato al recupero di oltre cinque milioni di euro. Questo, in particolare, grazie alle azioni congiunte ed alle attività di verifica effettuate dai rispettivi Uffici Grandi contribuenti delle due Direzioni Regionali del Fisco. Analizzando i bilanci della società sopra indicata, gli “007” del Fisco, nell’ambito di un’attività di verifica e di ispezione complessa, hanno rilevato come l’azienda abbia maturato indebitamente una detrazione Iva, nel corso di più anni. Tutto è cominciato con la costituzione di una Newco operante in regime di esenzione Iva; poi questa società è stata in una fase successiva incorporata dalla società con sede legale a Roma, e con sede amministrativa a Napoli, operante invece in regime di imponibile ai fini dell’imposta sul valore aggiunto (Iva).
Evasione fiscale: in Italia spopolano i ricchi nullatenenti
Nel nostro Paese, mentre il debito pubblico aumenta inesorabile, crescono ancora di più sia i ricchi nullatenenti, sia i poveri possidenti che da un lato non dichiarano nulla o quasi al Fisco, e dall’altro vivono una vita agiata spendendo migliaia di euro. Al riguardo, infatti, Contribuenti.it, Associazione Contribuenti Italiani, ha fornito un nuovo aggiornamento su coloro che vivono nel lusso pur non avendo “nulla da dichiarare“. In particolare, presso località rinomate come Roccaraso, Cortina, Abetone, Madonna di Campiglio, Corvara, Sestriere, Selva di Val Gardena, Courmayer, Passo del Tonale, Bormio, Passo del Tonale ed Aprica, ci sono pensionati con la social card e nullatenenti che hanno intestati beni di lusso facendo da veri e propri prestanome di facoltosi imprenditori che, di conseguenza, possono così evadere le tasse.
Evasione: Siae ed Entrate Ravenna fanno fronte comune
Giro di vite, a Ravenna e Provincia, in merito all’evasione nei settori dello spettacolo, delle attività sportive dilettantistiche, ed in quelli dell’intrattenimento. La Società Italiana Autori ed Editori (SIAE) e l’Agenzia delle Entrate, Direzione Provinciale di Ravenna, hanno infatti annunciato che è pronto un piano di interventi in attuazione all’accordo che nello scorso mese di settembre è stato siglato su scala regionale. La Siae ed il Fisco, nello specifico, collaboreranno attraverso un patrimonio comune costituito e rappresentato da uno scambio di informazioni e di dati. Nel dettaglio, riguardo ai soggetti controllati, proprio su richiesta della Società Italiana Autori ed Editori, l’Agenzia delle Entrate potrà mettere a disposizione le informazioni anagrafiche e quelle reddituali, mentre a sua volta la Siae segnalerà al Fisco, nel dettaglio, l’elenco degli spettacoli che periodicamente vengono programmati a Ravenna e Provincia.
Evasione fiscale: quando i conti non tornano al Fisco
Si può evadere il Fisco dichiarando tutti i redditi percepiti ma, nello stesso tempo, andando ad “appesantire” la dichiarazione dei redditi o con costi inesistenti, oppure con costi non direttamente collegati all’attività che si esercita e, quindi, costi a tutti gli effetti indebitamente portati in deduzione e/o in detrazione. Questo è quanto, in Campania, ha scoperto la Direzione Provinciale delle Entrate di Salerno a carico di tre professionisti che, infatti, dichiaravano i redditi percepiti ma ciò nonostante i conti non tornavano anche perché sono state rilevate ampie differenze tra quanto dichiarato ai fini dell’imposta sul valore aggiunto (Iva), e quanto dichiarato ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef). Ebbene, a seguito delle indagini fiscali effettuate a carico dei tre professionisti, l’Agenzia delle Entrate ha recuperato somme che complessivamente ammontano a ben mezzo milione di euro.
Fisco: Sicilia, scoperta evasione a Canicattì
Il Fisco in Sicilia, a Canicattì, ha scovato ricavi non dichiarati per un controvalore pari ad oltre 500mila euro. Questo dopo che le indagini finanziarie hanno alzato il velo su dati contabili che solo in apparenza sembravano ineccepibili. Nel dettaglio, le analisi e gli approfondimenti degli “007” del Fisco sono partite da bilanci dichiarati sempre in perdita e redditi irrisori dei soci. La società nel mirino del Fisco, in particolare, è stata una società di capitali operante nel settore del commercio all’ingrosso di pellicce e di tappeti. I funzionari dell’Agenzia delle Entrate su tale società hanno avuto più di un sospetto visto che presentava un forte indebitamento nei confronti di due soci; questi ultimi, a loro volta, da un lato dichiaravano redditi troppo esigui, e dall’altro manifestavano un tenore di vita elevato.
Evasione fiscale: ristorazione, menu completo di violazioni a Siracusa
Il conto del Fisco è diventato salato, nella Regione Sicilia, a carico di un ristoratore del siracusano, con gli “007” dell’Agenzia delle Entrate che hanno scoperto un’evasione fiscale pari a ben 780 mila euro. Il ristoratore, in particolare, presentava ogni anno una dichiarazione dei redditi non superiore ai 7 mila euro, ovverosia meno di un lavoratore precario con contratto di lavoro di collaborazione coordinata e continuativa a progetto, il cosiddetto co.co.pro per intenderci. Questo “grazie” a false ricevute fiscali consistenti in semplici fogli di carta. Trattasi, in accordo con quanto rivela con un comunicato ufficiale la Direzione regionale Sicilia dell’Agenzia delle Entrate, di un caso strano che ha attirato il Fisco dopo un’attenta attività di indagini e di verifica, a partire da una segnalazione da parte dei Vigili Urbani, che poi ha portato all’emissione di un avviso di accertamento pari, come accennato, a 780 mila euro circa.
Fisco Roma: avvisi di accertamento sulle autorimesse
Nel Lazio l’Agenzia delle Entrate di Roma II sta portando avanti una importante campagna di controlli anti-evasione a carico delle autorimesse che, tra l’altro, hanno già portato al recupero di ben 440 mila euro di imposte evase. A darne notizia è stata lunedì scorso la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate del Lazio nel precisare come gli avvisi di accertamento notificati, a carico di aziende del settore, siano stati ben 53, e come nell’ambito dell’attività di controllo avviata ci siano 20 di questi avvisi di accertamento in corso di notifica. Nel dettaglio, la Direzione provinciale ha già recuperato 440 mila euro di imposte evase da 35 di questi 53, in totale, avvisi di accertamento, attraverso il pagamento degli importi dovuti ed accertati dal Fisco in una o più rate. Per questi controlli effettuati, in accordo con quanto riporta un comunicato ufficiale emesso dalla Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate del Lazio, il Fisco si è trovato a rilevare ed a constatare casi di evasione fiscale a dir poco paradossali.
Fisco: famiglie e imprese chiedono la riforma
Gli italiani onesti, quelli che pagano le tasse fino all’ultimo euro, nel 79% dei casi bocciano sia gli elusori, sia gli evasori fiscali. Questo è quanto, tra l’altro, è emerso da un’indagine a cura di Confesercenti-Ispo che per parecchi mesi ha monitorato nel nostro Paese il sentiment degli italiani in fatto di fisco, rilevando nello specifico, la necessità di avviare una riforma che garantisca un minor peso fiscale a carico delle imprese e delle famiglie. Quasi otto italiani su dieci, quando si parla dei furbetti che dribblano il fisco, diventano intransigenti ma nello stesso tempo nutrono forti preoccupazioni legate alla crisi. Ma c’è comunque un quinto di italiani che, se non legittima, quantomeno trova una sorta di “giustificazione” nel non pagare le tasse in quella che rappresenta una vera e propria lotta per la sopravvivenza costi quel che costi. A conti fatti, dall’indagine Ispo-Confesercenti, gli italiani che sono indulgenti riguardo al tema dell’evasione fiscale sono spesso i disoccupati, e comunque quelli che in questa fase faticano a riscattarsi dal punto di vista occupazionale e sociale.
Evasione fiscale: operazione Halloween in Emilia-Romagna
In Emilia-Romagna nei giorni scorsi gli “007” del Fisco, assieme ai funzionari della SIAE, hanno messo a punto quella che è stata definita come l’operazione Halloween. Nel mirino sono finiti otto locali nella notte del 31 ottobre scorso in concomitanza con spettacoli caratterizzati da un elevata affluenza di pubblico. In particolare, sono state rilevate diverse infrazioni ed irregolarità: dai lavoratori in nero ai biglietti non contabilizzati nella fase di prevendita, e passando per gli scontrini non battuti e le discoteche camuffate da circoli associativi; ed al posto della ricevuta fiscale, ai clienti in certi casi veniva applicato un semplice timbro sulla mano. I “trucchi” di Halloween rilevati dal Fisco e dalla Siae rientrano nell’ambito di una collaborazione divenuta ufficialmente operativa dopo che nello scorso mese di settembre le Entrate e la Società Italiana Autori e Editori per il territorio emiliano-romagnolo hanno siglato un apposito protocollo d’intesa per il recupero dell’evasione contributiva e di quella fiscale nei settori dell’intrattenimento, dello spettacolo, ma anche per le manifestazioni sportive dilettantistiche.