L’Agenzia delle Entrate indaga su alcune operazioni di Dresdner Bank

 Dresdner Bank, una delle principali banche tedesche attive in Italia, non vive sicuramente uno dei suoi momenti più positivi per quel che riguarda i rapporti col fisco. L’Agenzia delle Entrate vuole infatti vederci chiaro su alcune operazioni intraprese dall’istituto teutonico sui titoli Eni e Enel: queste operazioni avrebbero avuto come fine principale quello di provvedere alla riduzione della cosiddetta “tax capability” della filiale italiana. Sono dunque due le operazioni che hanno maggiormente insospettito: la prima risale addirittura al 2004, anno in cui Dresdner Londra comprò 17 milioni di azioni Enel: dopo un mese di detenzione di tali azioni, queste passano alla filiale di Milano e ritornano poi nuovamente nel Regno Unito. Il risultato di questo scambio d’azioni è stato un risparmio del 15% di imposte inglesi sui dividendi. Secondo il Fisco italiano, queste operazioni si trovano proprio al margine della legalità: il confine viene varcato allorquando viene ravvisata l’utilità di elusione fiscale, dato che anche le operazioni finanziarie più complicate devono avere una giustificazione di profitto finanziario.

 

Nel 2008 migliora la lotta all’evasione fiscale

 La lotta all’evasione fiscale ha fatto registrare dati davvero importanti nel 2008; nello scorso anno, infatti, la riscossione relativa alla complessiva attività di contrasto degli inadempimenti dei contribuenti ha raggiunto la cifra di 6,9 miliardi di euro, ovvero otto punti percentuali in più rispetto al 2007. Chi ha beneficiato di questa attività di accertamento sono state soprattutto le casse dell’Erario, le quali hanno visto entrare ben 3,7 miliardi di euro. Attilio Befera, direttore dell’Agenzia delle Entrate, ha commentato in maniera entusiastica i risultati:

Si tratta di un vero e proprio risultato record, mai conseguito in precedenza. Abbiamo deciso di far parlare i numeri, per mettere tutto ben in chiaro.