Tra dieci giorni esatti scadrà il termine fiscale fissato dall’Agenzia delle Entrate per presentare il modello Eas in caso di variazione dei dati comunicati in precedenza. Si tratta del documento predisposto per la comunicazione dei dati relativi agli enti associativi come è noto, dunque c’è la possibilità di perfezionare queste rettifiche entro il prossimo 31 marzo (vedi anche Modello Eas, c’è tempo fino al 2 aprile per le correzioni). Come di consueto, le modalità telematiche sono quelle utili per portare a compimento tale operazione.
enti associativi
Agenzia delle Entrate: Umbria, tavolo tecnico per il no-profit
Al fine di avvicinare sempre di più il mondo del no profit da un lato, e l’Agenzia delle Entrate dall’altro, nella Regione Umbria è stato istituito il tavolo tecnico regionale del Terzo Settore. A darne notizia è stata proprio la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate dell’Umbria nel sottolineare come con il tavolo tecnico per il no-profit l’obiettivo sia quello di andare ad instaurare un rapporto di confronto e di collaborazione con le migliaia di onlus, associazioni sportive dilettantistiche, ma anche enti e circoli sociali presenti sul territorio regionale. Al riguardo, in accordo con quanto recita un comunicato ufficiale emesso dalla Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate dell’Umbria, c’è già stato un incontro, il 30 marzo scorso, durante il quale molte associazioni si sono confrontate con i rappresentanti dell’area Accertamento e Riscossione, e di quella della Gestione Tributi, su temi chiave come l’iscrizione agli elenchi per il 5 per mille dell’Irpef, e come la presentazione telematica del Modello Eas.
Modello Eas 2011: ultimi giorni per l’invio
Il tempo stringe per l’invio, da parte del cosiddetto Terzo Settore, del modello Eas. L’ultimo giorno utile è infatti quello di giovedì 31 marzo 2011 a seguito di una proroga che ha spostato di un mese i termini per l’invio delle comunicazioni da parte degli enti associativi. Lo slittamento dei termini, in particolare, è stato reso possibile grazie al cosiddetto “Decreto Milleproroghe” che ha quindi concesso agli enti associativi più tempo per adempiere ad un obbligo necessario al fine di poter fruire delle agevolazioni fiscali previste per il terzo settore. Il modello Eas, infatti, è stato introdotto dall’Amministrazione finanziaria dello Stato proprio a tutela, da un lato, degli enti associativi, e dall’altro a contrasto della concorrenza sleale, ovverosia di quegli operatori commerciali camuffati da enti associativi al fine di fruire, indebitamente, delle agevolazioni fiscali. Situazioni di questo tipo sul territorio sono state di recente scovate dall’Agenzia delle Entrate che, di conseguenza, ha presentato a chi di dovere il “conto” con tanto di sanzioni ed interessi da pagare.
Modello Eas enti associativi: nuova risoluzione delle Entrate
Riguardo al modello Eas che devono inviare gli enti associativi, l’Agenzia delle Entrate nella giornata di ieri, lunedì 6 dicembre 2010, ha annunciato la pubblicazione di una risoluzione, la numero 125/E, che fornisce importanti chiarimenti in merito al caso in cui l’ente associativo debba andare a comunicare una variazione dei dati identificativi dell’ente stesso, oppure del rappresentante legale. Ebbene, al fine di evitare inutili duplicazioni, l’Amministrazione finanziaria dello Stato con la risoluzione ha fatto presente come in caso di variazione dei dati identificativi non sia necessario l’invio di un nuovo modello Eas, ma basta andare a comunicare al Fisco le relative variazioni attraverso l’utilizzo dei modelli AA7/10 e AA5/6.
Modello Eas: il Fisco in soccorso del no profit
Il modello Eas, volto a comunicare i dati rilevanti ai fini fiscali degli enti associativi, ha anche l’obiettivo specifico di tutelare gli stessi enti che hanno diritto a godere di queste agevolazioni e a impedirne un uso erroneo. Gli enti associativi, per l’appunto, sono tenuti a presentare tale modello entro il prossimo 30 ottobre; nel caso di difficoltà riscontrate nella compilazione, l’Agenzia delle Entrate si è comunque già impegnata a fornire tutto il supporto necessario e l’assistenza, tramite i vari uffici dislocati nel territorio nazionale. A chi si rivolge questo documento fiscale? Sostanzialmente, l’adempimento riguarda, in questo caso, gli enti associativi di natura privatistica, tra cui le società sportive dilettantistiche e le organizzazioni di volontariato, ai sensi di quanto disposto dalla legge 398 del 1991 (“Disposizioni tributarie relative alle associazioni sportive dilettantistiche”).
Intensificazione dei controlli per le agevolazioni agli enti associativi
La circolare 12/E ha illustrato quelle che sono le novità del decreto legge “anticrisi” nell’ambito del regime fiscale agevolato per gli enti di tipo associativo: l’agevolazione potrà essere ottenuta a seguito della comunicazione all’Agenzia delle Entrate, attraverso l’invio di un apposito modello, di dati e notizie rilevanti da un punto di vista fiscale. Questa necessità di una maggiore comunicazione dipende soprattutto dal fatto che si vuole acquisire una informazione più ampia per quel che concerne i soggetti fiscalmente assimilati (tipici esempi in questo senso possono essere le società sportive dilettantistiche) e si avverte l’urgenza di contrastare in maniera efficace l’uso distorto dello strumento dell’associazione. La circolare ha messo in luce come il presupposto di carattere generale richiesto per l’applicazione di questa agevolazione è rappresentato dalla qualificazione dell’associazione come ente di natura non commerciale.