In materia di erogazioni liberali, scatta la deducibilità anche quando a beneficiarne sono le aziende ospedaliero-universitarie. Ad annunciarlo nella giornata di ieri, mercoledì 7 luglio 2010, è stata l’Agenzia delle Entrate nel sottolineare, quindi, come il Fisco allarghi in materia di deducibilità fiscale le maglie sulle erogazioni liberali inserendo altresì le aziende ospedaliero/universitarie sia per le erogazioni effettuate dalle persone fisiche, sia per quelle effettuate da chi è titolare di reddito d’impresa. Nell’introdurre questa novità il Fisco ha emanato una risoluzione, la numero 68/E, nella quale si fa presente come le aziende ospedaliero/universitarie siano enti che, essendo dotati di autonoma personalità giuridica, perseguono come finalità quella dell’assistenza sanitaria che risulta essere integrata da finalità di istruzione.
erogazioni liberali
Erogazioni liberali: le detrazioni dall’IRPEF
Il Fisco italiano permette ai contribuenti che effettuano erogazioni liberali di poter ottenere dei benefici fiscali attraverso il meccanismo delle detrazioni sull’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF). Un esempio di grande attualità riguarda il sostegno e l’aiuto alle popolazioni colpite dal terremoto in Abruzzo, per le quali il contribuente può effettuare delle erogazioni liberali attraverso le Onlus, ma anche Associazioni e Fondazioni con la finalità di sostenere le popolazioni colpite da eventi straordinari e/o da calamità pubbliche. Il contribuente, nella misura massima di complessivi 2.065,83 euro, può così avvalersi della detrazione IRPEF al 19% sulle erogazioni liberali in denaro, ma si possono aiutare economicamente anche tanti altri Enti aventi scopi e finalità non lucrative. Ad esempio, il Fisco offre la possibilità di avvalersi della detrazione dall’IRPEF, nella misura del 19%, per le erogazioni liberali in denaro a favore delle società di mutuo soccorso, da parte dei soci, con un massimale di 1.291,14 euro ed a patto che il versamento avvenga avvalendosi di un ufficio postale oppure di una banca.
Il contributo volontario alle scuole: cosa dice la legge
Dalle scuole italiane arriva sempre più pressante la richiesta di soldi per attività extracurriculari, delle quali è sempre più difficile fare a meno: questo contributo “volontario” riguarda un novero molto ampio di attività, tra cui i vari laboratori, i corsi di recupero, il pagamento di insegnanti aggiunti per il completamento dell’offerta formativa, solo per fare alcuni esempi. Il problema attuale risiede nel fatto che il ministero non è più in grado di mettere a disposizione tali risorse, dopo che l’ultima finanziaria ha apportato numerosi tagli proprio nell’ambito dell’istruzione. Secondo la legge è possibile detrarre le donazioni (anche definite “erogazioni liberali”) agli istituti scolastici nella dichiarazione dei redditi nella misura del 19%.