Oramai sta per vedere la luce la nuova riforma fiscale, su cui c’è lo zampino
Stop alla lotta all’evasione connessa ai budget da raggiungere a tutti i costi per ricevere i cosiddetti “premi incentivanti”. Il 20% delle parte fissa della quota incentivante, fissata per il 2016 in 82 milioni, è riservata alla compliance, quella che nella convenzione appena definita è indicata come «Obiettivo 3: migliorare il livello di adempimento spontaneo».
E’ stata avviata la nuova procedura che consente agli investitori esteri di fissare con il Fisco italiano un’intesa in base alla quale determinare in via preventiva quanto devono pagare di tasse in Italia.
Riassumendo, lo Stato italiano ha subito nel 2015 un danno patrimoniale superiore ai 4 miliardi. Il dato è contenuto in maniera dettagliata all’interno del consueto Rapporto annuale della Guardia di Finanza presentato oggi. Nell’ambito di 2.644 accertamenti svolti su delega della Corte dei Conti, sono state 8.021 le persone per le quali si ipotizza responsabilità erariale.
Da qualche settimana sono nel mirino. Multinazionali come Google e Apple appaiono sotto stretta osservazione da parte delle amministrazioni fiscali di Roma e Londra, le quali hanno recuperato più di un miliardo di evasione da parte delle major.
Il Governo sta facendo la necessaria chiarezza sull’Evasione Fiscale? Per molti, critici dell’operato di Renzi e dei suoi, non molto.
Il governo continua a riformare il Fisco. Sono molte le novità in atto e riguardano controlli, rientro dei capitali, fatture, evasione fiscale e scontrini telematici.
Sono numerose che le cause che configurano l’Italia come uno dei Paesi in cui l’evasione fiscale è più presente. In tutte le sue forme.
In questa battaglia costante, rigore nei riguardi di cui illegalmente si mette contro la crescita economica non pagando le tasse.
Quello dell’evasione fiscale è a tutti gli effetti un problema che va risolto alla radice. In tal senso, l’impegno del governo e del Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan è massimo.
Si apre una nuova stagione di caccia agli evasori e Microsoft e Skype finiscono nel mirino del fisco. In particolare, la compagnia fondata da Bill Gates sarebbe tra le aziende che hanno usato il regime fiscale del Lussemburgo per diminuire al minimo il pagamento delle tasse aziendali.
I Paesi dell’Unione europea hanno raggiunto un’intesa ai fini dello scambio automatico delle informazioni relative alla tassazione dei risparmi dei cittadini non residenti.
«La vera rivoluzione è impedire l’evasione, non rincorrerla. Le stime dicono che ogni anno vengono
Previsti scontrini telematici, con trasferimenti online in tempo reale all’Agenzia delle entrate, fatture elettroniche, pagamenti