Finanza chiude 5 negozi per mancata emissione scontrino

 La notizia che la finanza chiude (o meglio, sospende la licenza per un periodo di 30 giorni) cinque esercizi commerciali per mancata emissione di scontrino fiscale non sarebbe poi una notizia tanto strana, se non per l’azione forse esagerata. In realtà però i negozi chiusi erano recidivi; per ben tre volte in pochi anni sono stati “pizzicati” a non emettere lo scontrino fiscale nelle stesse identiche condizioni.

L’operazione della Guardia di Finanza è però più ampia; oltre 60 finanzieri per un blitz su 150 negozi al dettaglio per un controllo che si è esteso a tutte le attività più diverse; negozi di frutta e verdura, parrucchieri, negozi cinesi, ristoranti, alimentari bar ed altri ancora. Gli importi evasi variano ma anche per cospicui acquisti non sono state emesse ricevute fiscali.

Tobin Tax: Bersani favorevole, Berlusconi scettico

 Il Pd propone la Tobin tax. Questa tassa, dal nome del premio Nobel per l’economia James Tobin (proposta nel 1972), è una tassa che prevede di colpire a lieve entità tutte le transazioni sui mercati valutari per stabilizzarli e destinare alla comunità internazionale. Da allora di questa proposta si è discusso in svariate occasioni, ma soprattutto dopo le varie crisi finanziarie. Si tratta quindi di un’imposizione di una piccola tassa sulle transazioni valutarie i cui obiettivi sono promuovere l’efficacia delle politiche macroeconomiche e di ridurre la speculazione. Da molti anni esiste comunque un’organizzazione che sostiene l’introduzione della tassa: si chiama Attac (Associazione per la Tassazione delle Transazioni finanziarie e per l’Aiuto dei Cittadini). In italia, il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, in una conferenza stampa, tenuta in questi giorni al Senato per commentare la manovra economica del governo, ha sottolineato quanto sia importante un’armonizzazione della tassazione delle rendite finanziarie, ma si é detto contrario a un tributo sulle banche, che si scaricherebbe sui consumatori.

Veneto: 1,3 miliardi sottratti al Fisco recuperati

 L’economia italiana è fuori dalla recessione, lo conferma il rapporto redatto dal Centro Studi di Confindustria. Ma i dubbi, nonostante il rapporto, continuano ad aleggiare. L’economia sommersa stenta a salire in superficie: I dati sull’evasione fiscale in Italia sono impressionanti’, ha sottolineato il presidente di Confindustria e sostiene che i proventi della lotta all’evasione devono andare ad abbassare le tasse e non a coprire i buchi nei conti pubblici. Il Veneto inizia a fare i conti con la lotta all’evasione: la Guardia di finanza nei primi mesi del 2010, ha ottenuto risultati notevoli in confronto agli anni  passati. I dati veneti, divulgati precisamente alla cerimonia per il 236esimo anniversario della fondazione del corpo della Finanza, rilevano che da gennaio a maggio è emersa l’evasione di oltre 270 milioni di Iva (411 violazioni, +21,5% rispetto al 2009), 1,3 miliardi di mancata dichiarazione dei redditi da sottoporre a tassazione. Gli evasori in totale sono stati 338 evasori totali.

Ecofin: tassa europea sulle banche

 Una tassa “ex ante” sulle transazioni finanziarie delle banche. E’ in questo momento allo studio dell’Ecofin informale che si apre oggi a Madrid. Anche se non si conoscono i dettagli della predisposizione di una tassa ex ante sulle transazioni finanziarie, sembra l’Ecofin stia pensando a un prelievo più forte sulle banche finanziarie ed uno ridotto su quelle commerciali. Il vertice dei ministri finanziari e dei governatori delle banche centrali dell’Eurozona sarà il punto di svolta dopo mesi di discussione sull’exit strategy.

L’Ecofin si pone come principale obiettivo il rafforzamento della sorveglianza delle divergenze tra Stati membri e la tassa bancaria è al centro delle discussioni degli stati membri. Venti Stati membri hanno in corso una procedura di infrazione legata ai deficit di bilancio ed è necessario fermare questa tendenza.