La Francia tassa fumo, alcol e bibite

 Uno stato che inizia a pensare sempre più approfonditamente alla salute dei propri cittadini é quello che forse tutti spererebbero. La notizia giunge da uno dei Paesi dell’Unione Europea, la nostra confinante Francia. La nazione ha deciso di puntare su tasse anti-crisi ‘benefiche’ per la salute, che oltre a dare respiro alle casse dello Stato, rendano meno appetibili anche delle pratiche che sono, in molti casi, poco salutari. Tra le misure per la riduzione del deficit di bilancio, infatti, il primo ministro François Fillon ha deciso di optare per un aumento del prezzo del tabacco del 6% entro l’anno e una tassa su alcol e bibite.

Tabaccai si oppongono alla tassa sul fumo

 Ci saremmo potuti aspettare diversamente? In una società dove ognuno pensa ai propri interessi anche i tabaccai rivendicano il diritto di pensare alla drastica riduzione dei loro guadagni. In Liguria, la posizione della Federazione italiana tabaccai (Fit) è di preoccupazione rispetto alla proposta di aumentare le tasse sulle sigarette, balzello che sarebbe introdotto per evitare i ticket sanitari. Da una parte qualcuno preferirebbe non aumentare i costi del pronto soccorso, colmando la lacuna del gettito con una più sana tassa sul fumo, dall’altra chi sostiene che l’aumento della tassa sui tabacchi per evitare l’introduzione dei ticket sanitari da parte delle Regioni porterà i tabacchi al fallimento.

Tassa sul tabacco, prezzo e prevenzione

 Le regioni dicono no ai ticket sanitari introdotti con la recente manovra fiscale. Ma come rinunciare al gettito derivante? Risponde la regione Abruzzo, nella persone dell’assessore Federica Carpineta, che risponde con un secco no ai nuovi ticket sulla sanita’. L’assessore stamane a Roma ha partecipato, su delega del Governatore Gianni Chiodi, alla Conferenza delle Regioni proprio per discutere dei problemi legati alla recente manovra che ha introdotto il balzello per i cittadini che si avvalgono del pronto soccorso.

Alcol, raddoppiando tasse ridotte le morti

 Raddoppiare le tasse su vino, birra e liquori potrebbe salvare la vita di tante persone, precisamente una su tre. Secondo uno studio pubblicato sull’American Journal of Public Health imporre un aumento a carico dei consumatori sarebbe la mossa più efficace per limitare il consumo di alcol e quindi la mortalità correlata all’abuso di bevande alcoliche. Gli studiosi sottolineano che nessun programma di dissuasione avrebbe gli stessi effetti, hanno analizzato 50 anni di ricerche scientifiche dedicate alle statistiche della mortalità alcol-correlata.

Incrementare del 100% le imposte – scrivono i ricercatori dell’Università della Florida – porterebbe ad una riduzione di un terzo (-35%) delle morti totali, dell’11% delle vittime della strada, senza contare la riduzione di un altro 3,4% degli episodi di criminalità e violenza domestica e del 6% delle malattie sessuali. Abbiamo esaminato 340 statistiche che coprono circa mezzo secolo di studi, scoprendo che regolando le aliquote di imposta, come già si fa per parametrarle all’inflazione, si potrebbero salvare migliaia di vite e risparmiare miliardi di dollari in costi legali e sanitari.

San Francisco: per fumatori maleducati tassa sulle sigarette

 Mentre in alcune zone del mondo si incentivano i dipendenti pubblici a fumare, qualcuno indiscutibilmente più civile invita i cittadini fumatori a essere più educati. Non che il popolo dei fumatori sia composto prevalentemente da persone poco inclini al vivere civile, ma oltre coloro che gettano i mozziconi nelle spazzature ci sono purtroppo altri che, incuranti, lasciano gli avanzi di sigaretta dappertutto. E lo vediamo anche sulle nostre strade, dove spesso spostando lo sguardo non possiamo far altro che notare la sporcizia causata dai mozziconi di sigaretta.

Fumatori maleducati e che sporcano? Se appartenete a questa categoria e abitate a New YorkGavin Newsom probabilmente sarete costretti a pagare una tassa sulle vostre amate sigarette. Chi sporca paga. Questo deve essere stato il pensiero di , sindaco di San Francisco, che presenterà al Consiglio comunale la sua proposta per un’extra-tassa sulle sigarette.

Obama ancora verso la salute: tasse sulle sigarette

 Obama nè ha fatta un’altra. Dopo la tassa sui ricchi per rendere la sanità pubblica accessibile a tutti, adesso ecco la tassa sulla sigaretta. Dal 1 aprile, infatti, è entrata in vigore la norma che prevede un vistoso aumento del prezzo delle sigarette. Inpratica si parla di un aumento di quasi il triplo rispetto a prima che entrasse in vigore la norma. La quota spettante all’erario, calcolata sul prezzo del singolo pacchetto di sigarette sarà di circa un dollaro, mentra prima erano circa 40 centesimi. Fumatori americani iniziate a tremare, il presidente Obama minaccia il vosto vizio. Il fine del neopresidente é infatti quello di mettere in fuga i fumatori più accaniti e di rendergli in questo modo omaggio alla loro salute e al loro portafogli, che, spaventato dal prezzo del pacchetto, eviterà di spendersi.