L’esenzione Ires per gli enti che mantengono vive le tradizioni

 Le tradizioni popolari sono così importanti e radicate nel nostro paese, tanto da valere delle importanti agevolazioni fiscali. La Gazzetta Ufficiale della Repubblica ha infatti reso noti i 241 soggetti ed enti che possono beneficiare delle esenzioni previste per chi realizza o dà vita a eventi che sono legati a usi locali di fondamentale interesse culturale. Anche negli anni passati la situazione è stata identica ed è come ripercorrere la storia del nostro paese, visto che vi sono enti che esistono da tempo immemore. Ma di chi si tratta esattamente?

Decreto Esodati in Gazzetta Ufficiale

 Sono 65 mila gli esodati che finalmente possono “tirare un respiro di sollievo” oggi pomeriggio. Il decreto che sancisce il diritto all’accesso alla pensione a questa prima “tranche” di ex lavoratori è stato pubblicato nella giornata di oggi sulla Gazzetta Ufficiale.

Doppie imposizioni: siglati accordi con Moldova e Azerbaigian

 La Gazzetta Ufficiale della Repubblica dello scorso 24 febbraio contiene due disposizioni molto importanti dal punto di vista degli accordi fiscali internazionali: in questo supplemento, infatti, sono inseriti due testi normativi che hanno di fatto ratificato e reso esecutive le intese poste in essere dal nostro paese con due nazioni, l’Azerbaigian e la Moldova. Il Parlamento aveva già fornito da tempo il proprio parere positivo in questo senso. Di cosa si tratta esattamente? Anzitutto, bisogna precisare che la convenzione con la Repubblica Azera è stata stipulata a Baku nel 2004, mentre quella con l’ex stato sovietico risale al 2002 quando il nostro governo e quello di Chisinau si incontrarono a Roma. Nel dettaglio, gli accordi contemplano tutte le misure che sono volte ad evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e sul patrimonio, oltre che a prevenire le evasioni fiscali.

Attività agricole connesse: ecco i beni collegati al Tuir

 La pubblicazione che è stata effettuata in Gazzetta Ufficiale lo scorso 10 settembre ha avuto una rilevanza notevole dal punto di vista fiscale e tributario, in particolare per quel che concerne l’ambito del settore primario: in effetti, un apposito testo normativo, il Decreto dello scorso 5 agosto (si tratta di una legge appositamente individuata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze) ha provveduto a indicare nel dettaglio quali sono i beni che possono diventare oggetto delle cosiddette “attività agricole connesse” (come recita espressamente l’articolo 2135 del codice civile, queste attività sono quelle che sono poste in essere dall’imprenditore agricolo e che sono dirette alla conservazione, manipolazione, trasformazione e commercializzazione di un determinato fondo).

Studi di settore: l’adeguamento all’Iva è anche rateale

 Nel caso l’Iva sia conseguente all’adeguamento al volume d’affari nell’ambito dell’applicazione degli studi di settore, il versamento dell’imposta può anche essere effettuato a rate: è quanto emerge dal Decreto legge 78 del 2009 pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Tra l’altro, a tal proposito bisogna anche ricordare che il Dpr 195/99 (il regolamento che disciplina nello specifico tempi e modalità di applicazione degli studi di settore) ha stabilito che non sono previste sanzioni o interessi per quei contribuenti che indicano nelle dichiarazioni ricavi non annotati nelle scritture contabili: stesso discorso vale anche per l’adeguamento al volume d’affari che deriva dall’applicazione degli studi, ai fini dell’Imposta sul valore aggiunto. La novità della soluzione rateale in questo senso è dunque stata apportata dal nuovo decreto anti-crisi (le rate sono di uguale importo con una maggiorazione dello 0,40% di interessi).

 

Studi di settore: in Piemonte sono 200 mila i contribuenti che li applicano

 Sono circa duecentomila nella Regione Piemonte i contribuenti che quest’anno sono chiamati alla presentazione degli studi di settore. Il dato è stato fornito dalla Direzione regionale Piemonte dell’Agenzia delle Entrate, la quale ha colto l’occasione per far presente come la prima data utile per il versamento sia dell’imposta regionale sulle attività produttive (IRAP), sia quella sui redditi, è slittata entro e non oltre il termine del 6 luglio 2009. Questo a seguito di un decreto, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, che ha concesso ai contribuenti soggetti agli studi di settore una proroga, pari a venti giorni in più, per calcolare le imposte e trasmettere le risultanze degli studi di settore, e questo senza alcuna maggiorazione. Si possono così pagare senza oneri aggiuntivi, entro il prossimo 6 luglio 2009, sia l’IRPEF, sia l’IRES, l’IRAP, ma anche i contributi previdenziali che vengono calcolati con il modello Unico 2009.

Pagare le tasse a rate: interessi tagliati

 Pubblicato sulla «Gazzetta Ufficiale» nella giornata di ieri il provvedimento che dispone il taglio degli interessi su pagamenti e rimborsi delle imposte. Vengono così agevolati i pagamenti rateali, in particolare i contributi che risultano dalle dichiarazioni annuali dei redditi, dell’Iva e dell’Irap, Unico compreso. Mentre prima la percentuale di interesse per il pagamento rateale era del 6% annuo, ora si abbassa al 4%.

Sono però escluse dal beneficio le persone fisiche che presentano le dichiarazioni Unico PF2009 alla posta entro il 30 giugno 2009 e scelgono di eseguire i versamenti in modo rateale.

La Gazzetta Ufficiale pubblica le regole del 5 per mille 2009

 Il 5 per mille torna a far parlare di sé: la Gazzetta Ufficiale ha provveduto alla pubblicazione del decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 3 aprile 2009, il quale contiene le disposizioni relative ai soggetti ammessi al beneficio fiscale, nonché le tempistiche e modalità per l’inserimento negli elenchi, il riparto delle somme, i termini per recuperare gli importi percepiti in maniera indebita. Tutti questi aspetti erano ben noti, ma ora hanno assunto il carattere dell’ufficialità: sono stati ammessi al riparto del 5 per mille 2009 le associazioni di volontariato, le Onlus, gli enti di ricerca scientifica, associazioni sportive e Comuni. Come è noto, il cinque per mille dell’Irpef relativo all’anno finanziario 2009 verrà destinato a cinque diverse finalità: sostegno del volontariato e di altre organizzazioni non lucrative, finanziamento della ricerca scientifica e universitaria, sostegno della ricerca sanitaria, sostegno di attività sociali e sostegno delle associazioni sportive dilettantistiche.

 

Unico 2009 e studi di settore: più tempo per pagare le tasse

 Quest’anno i contribuenti rientranti negli studi di settore hanno bisogno di più tempo per effettuare i conteggi e per calcolare le imposte da pagare rispetto alla data del 16 giugno 2009, termine ultimo che di norma deve essere rispettato per non incappare nelle maggiorazioni per omesso pagamento entro i termini. Ma per questa tornata di dichiarazioni dei redditi, vista non solo la crisi economica, ma visto anche che il software Gerico 2009 con i “correttivi anticrisi” è stato messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate solo da poche settimane, i contribuenti rientranti negli studi avranno più tempo per saldare le imposte rispetto ai termini canonici. Si aspetta infatti solo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, ma il Presidente del Consiglio ha già provveduto a firmare il relativo Decreto che fa scattare ufficialmente la proroga per il pagamento delle tasse.

Niente aumento per i pagamenti del modello Unico 2009 con scadenza a luglio

 Il ministero dell’Economia sta procedendo con una sorta di doppio passo per quel che riguarda le dichiarazioni dei redditi di quest’anno: dopo l’introduzione di Gerico, ecco che da via XX settembre viene dato il via libera per la revisione degli interessi sui pagamenti a rate e, inoltre, viene confermato che i pagamenti del modello Unico 2009 che verranno effettuati entro la scadenza del 16 luglio potranno evitare l’aumento dello 0,40% (misura solitamente ideata per chi adempie un mese dopo il primo termine, che è il 16 giugno appunto). Cosa ha spinto il ministero a non “penalizzare” i contribuenti che pagheranno tra poco meno di due mesi? Anzitutto, ci sono motivazioni legate al ritardo per il rilascio del modello preposto al calcolo dei ricavi per i contribuenti sottoposti agli studi di settore: il software abbisogna di lunghi tempi per la sua completa elaborazione e l’abolizione del sovraprezzo è una sorta di compensazione a questo ritardo. Il provvedimento in questione comunque non è ancora stato portato a compimento e bisognerà capire se riguarderà solo i contribuenti sottoposti agli studi di settore oppure verrà poi applicato a tutti: attualmente, si è più propensi per un’applicazione ridotta.

 

Pubblicate in Gazzetta le indicazioni su bonus e donazioni per i terremotati abruzzesi

 Sono state ormai pubblicate da più di una settimana le disposizioni in favore delle popolazioni abruzzesi colpite dal recente sisma: lo scorso 16 maggio, infatti, la Gazzetta Ufficiale ha reso pubblico un decreto del prefetto dell’Aquila, il quale spiega con precisione a quali enti le imprese possono elargire donazioni e come deve essere gestito il cosiddetto “bonus ricerca”, vale a dire la gestione del credito d’imposta per quel che riguarda le attività di ricerca e sviluppo. Sono stati pertanto individuati gli enti e le associazioni a cui è possibile effettuare erogazioni liberali in denaro in favore della regione abruzzese (tali erogazioni sono ovviamente deducibili dal reddito d’impresa): per entrare nel dettaglio, si tratta di organizzazioni senza scopo di lucro e di utilità sociale, fondazioni, comitati ed enti che abbiano, tra le proprie, la precipua finalità di intervenire in favore delle popolazioni colpite da calamità e disastri, le amministrazioni pubbliche statali, regionali e locali e, infine, le associazioni sindacali e di categoria. Dunque, è un elenco molto ampio e specifico.