La riforma fiscale del Giappone

 L’Italia e il Giappone sono due paesi molto lontani sia dal punto di vista geografico che da quello culturale, ma in questo preciso momento storico c’è qualcosa che le accomuna: si tratta della riforma fiscale, molto discussa nel nostro paese, ma anche a Tokyo e dintorni. In effetti, il governo nipponico sta preparando nel dettaglio la bozza in questione, puntando soprattutto su alcuni fattori, come ad esempio l’incremento dell’aliquota dell’imposta sui consumi (si dovrebbe passare dal 5 all’8%, ma soltanto tra due anni) e il nuovo trattamento tributario da destinare alle piccole e medie imprese. L’obiettivo finale sarà quello di rendere il sistema fiscale ancora più credibile agli occhi di tutti.

Il governo giapponese avvia una consultazione sull’Iva

 L’economia del Giappone ha bisogno di impulsi e sostegni efficaci in questo momento: il risanamento del debito pubblico è una delle priorità fondamentali del nuovo premier Naoto Kan, il quale, tra l’altro, ricopriva il ruolo di ministro dell’Economia durante l’esecutivo Hatoyama (suo predecessore). L’intenzione, dunque, è quella di focalizzare l’attenzione sugli incrementi da adottare in relazione all’Imposta sul Valore Aggiunto: si vuole riportare all’attenzione generale la questione fiscale, proponendo dei prelievi alternativi all’attuale aliquota del 5% dell’imposta. Si parlava del debito nipponica in precedenza e occorre sottolineare che, al momento, esso può essere ancora gestito grazie al risparmio domestico e ai bassi tassi di interesse. Inoltre, la nazione asiatica sta continuando in maniera decisa i propri investimenti nell’Unione Europea, terzo mercato a livello internazionale per quel che concerne le importazioni e le esportazioni.

Giappone: Iva e debito pubblico vanno di pari passo

 La scure del debito pubblico incombe in maniera sempre più minacciosa sul Giappone: eppure, nel corso dell’ultimo semestre erano state delineate delle misure anti-crisi abbastanza chiare e precise, in particolare un taglio alle spese pubbliche e un freno all’aumento sul versante tributario. Ma sono stati sufficienti pochi mesi per rovesciare questa situazione, dato che i responsabili dell’Economia della nazione nipponica parlano ora espressamente di un innalzamento della pressione fiscale e delle voci di spesa. Dunque, le finanze del paese asiatico non vivono certo momenti tranquilli. C’è infatti da dire che il ministro delle Finanze del Giappone, Naoto Kan, e il suo viceministro, Naoki Minezaki, hanno già annunciato di voler avviare un’importante riforma del fisco, considerata uno degli obiettivi principali della Commissione appena costituita; le innovazioni principali andranno a riguardare l’elaborazione di misure volte a incrementare le aliquote di riferimento delle imposte indirette, oltre ad ampliare le basi imponibili in questo senso.