I conti pubblici, presi di mira dalla crisi e dal Governo Monti, potrebbero essere positivi. Anche se la crisi che ha investito prima gli Stati Uniti e poi l’Europa è ancora nel pieno della sua attività, sopratutto nel vecchio Continente dove il peso dei titoli di Stato ha affondato le finanze generali, si comincia a vedere la luce infondo al tunnel.
governo Monti
Italiani non ostili al Governo Monti?
Le opinioni sull’operato del Governo Monti sono molto discordanti tra i cittadini italiani; da un lato persistono i detrattori, che accusano lo stesso Monti per via delle misure di austerità adottate a sfavore, ancora una volta, delle fasce di cittadini più deboli. La critica mossa spazia tra chi ritiene le misure inutili e dannose in un momento di crisi fino a chi sostiene che l’azione del Governo non è stata mirata li dove ci sono effettivamente sprechi e contraddizioni (basti pensare ai parlamentari stessi oppure al rapporto del Governo con la Chiesa).
Aumento IVA scongiurato?
Il documento chiamato “spending review” approvato in via definitiva l’8 agosto scorso con 371 voti a favore, 86 contrari e 22 astenuti ha come fine ultimo quello di scongiurare l’aumento dell’IVA al 23% già programmato da mesi dal Governo Monti. Con la scusa di perseguire questo obiettivo i tagli ed i sacrifici richiesti sono molti e nel caso in cui non basteranno, secondo il Governo, a scongiurare l’aumento dell’IVA al 23% allora il Paese potrebbe richiedere aiuti esterni.
Fisco, novità aumento IVA 2013
Secondo gli ultimi documenti del Governo si sarebbe ormai deciso che l’ulteriore aumento dell’IVA previsto da Monti è pianificato per il 2013. La notizia, ovviamente, è stata accolta male sia dai cittadini che dai commercianti, che trovandosi costretti ad aumentare i prezzi (per la seconda volta) rallenteranno ancora di più i consumi impedendo all’eventuale ripresa di andare avanti.
Dettaglio misure spending review
Il documento presentato da Bondi con cui il Governo si impegna a limitare le spese pubbliche agisce sui conti a 360° senza escludere nessun ambito particolare. All’interno si trova conferma sulle aspettative dei cittadini riguardo all’IVA (almeno in parte) oltre che i tagli ai costi della politica che l’opinione pubblica attendeva.
Per quanto riguarda l’IVA vi sarà la “sospensione per l’anno 2012 dell’incremento dell’Iva e riduzione dell’incremento dell’Iva a decorrere dall’anno 2013” secondo quanto riportato nel documento. Pur non essendoci un ritorno alle condizioni pre-Governo Tecnico si elimina per il momento il rischio di nuovi aumenti diretti sul costo della vita.
Spending Review, nessun taglio al Quirinale
Oggi il commissario per la spending review Enrico Bondi ha incontrato il ministro per i Rapporti con il Parlamento Piero Giarda e si iniziano ad intravedere le linee guida del provvedimento.
Dalla bozza emerge subito che “il commissario svolgerà funzioni di supervisione, monitoraggio e coordinamento dell’attività di approvvigionamento di beni e servizi da parte delle pubbliche amministrazioni” e per adempiere ai suoi compiti gli è stato conferito il potere “di chiedere informazioni e documenti alle singole amministrazioni, nonchè di disporre che vengano svolte ispezioni a cura del l’Ispettorato per la funzione pubblica e del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato”.
I provvedimenti in programma non riguarderanno il Quirinale; il documento che sarà presentato entro 15 giorni non conterrà infatti norme per regolamentare le finanze e la spesa nè della presidenza della Repubblica ne della Corte Costituzionale nè del Parlamento, dato che si tratta di organi che per costituzione godono di autonomia sotto questi punti di vista.
Spending Review approvato dal Consiglio dei Ministri
Mario Monti scatenato difende il suo operato parlando dello spending review, ancora al vaglio della stampa che prova a capire le novità introdotte. La pressione fiscale, secondo il Premier, è dovuta in parte anche alle responsabilità del passato (e non si può certo dire il contrario, dato che questi sono gli effetti di bilanci errati protratti per anni) e il punto cardine su cui lavorare resta l’evasione fiscale. Nel momento in cui tutti pagheranno le tasse infatti la pressione sarà destinata a scendere sensibilmente, anche se quel momento sembra allontanarsi invece che avvicinarsi nonostante il lavoro sui conti pubblici è in corso già da mesi.
Monti annuncia anche che per diminuire le tasse “è necessario rivedere enti e società, compresa la Rai, dove la logica della trasparenza, del merito, dell’indipendenza della politica non è garantita” e ci si aspetta quindi che la prossima mossa del Governo sarà proprio orientata verso gli enti pubblici, dove dovrà essere garantita la trasparenza di cui parla lo stesso Monti.
Il decreto semplificazioni fiscali diventa legge
Il decreto semplificazioni fiscali è diventato legge a pochi giorni dalla sua scadenza, con novità e modifiche dell’ultimo minuto; tra i punti più importanti c’è la cancellazione della tassazione IRPEF sulle borse di studio di valore superiore agli 11.500 euro. L’intervento del Ministro dell’Istruzione Profumo è stato tempestivo; nel momento in cui i dottorandi e gli specializzandi sono scesi in Piazza alla notizia, la sua posizione contro il Governo è stata ferma e decisa ed ha portato ad un risultato positivo che farà tirare un sospiro di sollievo a tutti.
Per quanto riguarda le frequenze radiotelevisive, viene annullato il “beauty contest“, cioè l’assegnazione gratuita senza gara ma per “titoli” delle frequenze. Le frequenze liberate con il passaggio al digitale vengono quindi valorizzate e tra 4 mesi verranno messe all’asta con nuove regole precise che regolamentano la disciplina.
Modello Unico 2012 da 110 pagine
Il contribuente italiano ha davanti a se una dichiarazione dei redditi decisamente difficile; la pressione fiscale è ormai arrivata a livelli insostenibili ed a complicare il quadro si hanno 110 pagine da compilare per il Modello Unico 2012 piene di elementi nuovi che porteranno l’incidenza delle tasse al 45% dello stipendio dei contribuenti.
L’esagerato livello raggiunto non sfugge all’attenzione della stampa internazionale ed in particolare il Presidente della BCE Mario Draghi commenta così quando si parla di tasse:
il consolidamento dei bilanci basato sull’aumento della tasse è recessivo
Il commento del numero uno della Banca Centrale Europea richiama strettamente la linea di pensiero espressa dalla Corte dei Conti solo qualche giorno fa’, quando la pressione fiscale dell’Italia è stata definita “fuori linea dal confronto Europeo”.
Il Governo Monti ha fallito?
Secondo l’IDV, sicuramente si e motiva così, tramite il responsabile lavoro e welfare Maurizio Zipponi, il suo verdetto:
La fallimentare politica del governo Monti viene confermata impietosamente dai dati sui salari diffusi oggi dall’Ocse. L’Italia e’ in recessione e le tasse e le controriforme introdotte da questo esecutivo non ci stanno portando da nessuna parte. E’ evidente che l’unico modo per rilanciare la crescita e’ quello di dare piu’ potere d’acquisto alle famiglie. Il governo dei professori e’ in crisi perche’ ha pensato solo a fare cassa sui piu’ deboli senza attuare le riforme strutturali di cui il nostro Paese aveva bisogno. Invece di perdere tempo con l’articolo 18, Monti dovrebbe applicare gli strumenti che le scuole economiche suggeriscono in casi di questo genere, rinnovando i contratti nazionali ai lavoratori pubblici, riducendo al 20 per cento l’aliquota Irpef sui salari e abbassando il costo del lavoro per quelle imprese che assumono a tempo indeterminato. L’esecutivo dovrebbe poi intervenire con forza anche sui grandi patrimoni, sulla speculazione finanziaria e sulle banche, riportandole finalmente al servizio dell’economia reale.
Consiglio dei Ministri approva legge Delega
Il Consiglio dei Ministri vara il documento della delega fiscale ed il Governo Monti fa’ un altro passo avanti nella sua strada verso la ripresa economica. Con oggi si può dire che si chiude un porta nella storia del Governo Tecnico, guidato da una delle persone più in vista del Globo, e si apre un portone che spalanca i battenti proprio sulla crescita.
Il Premier garantisce che la pressione fiscale non cambierà (difficile a credersi, ma questo è stato detto) mentre quello che si è discusso fino ad oggi entrerà pienamente in vigore entro l’anno prossimo, con la diffusione delle norme attuative. Il capitolo più interessante di tutto il documento riguarda sicuramente la lotta all’evasione; la stretta è necessaria per risanare un Paese disastrato dai “furbetti” di turno, anche se la preoccupazione è che ancora una volta il Governo (e l’Agenzia delle Entrate) se la prenderà con le persone sbagliate, condannando i piccoli evasori (che pur sbagliando, rappresentano il male minore del Paese) e continuando ad ammettere storie incredibili come quelle di Maradona (a cui sono stati scontati milioni e milioni di euro di tasse e mora) oppure di Unicredit (stesso discorso) ma anche di Valentino Rossi e Simona Ventura.
Riforma del lavoro del Governo Monti
La discussione del Governo, dopo le Manovre Finanziarie che hanno “salvato” l’Italia e ridotto lo spread arrivando praticamente a dimezzarlo, si incentra sulle riforme necessarie al mondo del lavoro. L’ipotesi che l’Italia possa riprendersi senza mettere mano alla disastrosa situazione dei lavoratori italiani è fuori discussione; è necessario rivedere profondamente il legame tra datore di lavoro e dipendente perchè le soluzioni di oggi non sono più sostenibili come in passato.
Al Governo toccheranno decisioni difficili e coraggiose, che non piaceranno a nessuno; è tuttavia necessario adeguare il mercato del lavoro ma sopratutto l’accesso al credito, sia per le imprese che per i nuovi lavoratori “precari a vita“.
Quanto costa rinnovare la patente?
L'”effetto Monti” sui cittadini italiani si è tramutato in più tasse per tutti e se qualcuno pensa che il quadro generale sia quello che accompagnerà l’italia fino alla prossima finanziaria, dovrà ricredersi. Gli effetti della crisi che prima hanno “costretto” il Governo Monti a prendere misure drastiche, ora si riversano sulle istituzioni e pian piano viene rivista l’azione delle singole realtà in virtù della nuova situazione economico-finanziaria italiana.
Mentre certe realtà sono leggermente più distanti dai cittadini, altre interessano più direttamente le famiglie italiane, come quella legata al possesso dell’automobile. Prima l’aumento dell’IVA, che ha costretto a rivedere i prezzi ai clienti, poi l’aumento delle assicurazioni (e quando mai sono diminuite?) per non parlare del terribile aumento dei carburanti (con la benzina che sfiora i due euro al litro). Con la circolare del 9 marzo scorso infine anche il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti si mette “contro” i cittadini ed aumenta le spese che questi devono sostenere per il rinnovo della patente di circolazione.
La Chiesa pagherà l’ICI sugli immobili
Dopo le manovre del finanziarie di Monti le critiche mosse a sfavore del nuovo Governo Tecnico sono state molte (anche se a dirla tutta molti elementi sono stati invece elogiati dagli stati esteri, forse per il fatto che non sentono il peso sopra le loro spalle come invece succede ai cittadini italiani). Tra queste le due più importanti riguardano ben due caste; quella dei politici e dei loro privilegi (per non parlare dei loro stipendi) e quella legata allo Stato Vaticano, che si è scoperto avere dei privilegi che vanno ben oltre la decenza.
Mentre tutta l’Italia è in ginocchio per la crisi economica e viene chiesto un ulteriore sacrificio a chi non ha quasi più nulla da dare (vedi certe fasce di pensionati) c’è chi per decenni ha avuto agevolazioni fiscali su tutto il territorio italiano per un risparmio che viene valutato in milioni di euro.