A partire dal 2010 scatta in materia di controlli e monitoraggio di comportamenti fiscali corretti una piccola rivoluzione; dal prossimo anno, infatti, per essere “grandi” agli occhi del Fisco non servirà un fatturato superiore o pari al livello dei 300 milioni di euro, ma di milioni di euro ne basteranno 200. A darne notizia con un comunicato ufficiale, in data odierna, è stata l’Agenzia delle Entrate, la quale ha così provveduto a ridisegnare agli occhi del Fisco il profilo e la condizione di “grande contribuente“. Questo dopo che il Direttore dell’Agenzia delle Entrate ha firmato il relativo provvedimento che allarga la platea delle imprese che saranno destinatarie dell’analisi di rischio a cura degli agenti del Fisco. E così, la platea dei “grandi contribuenti” aumenta all’incirca di altre 1.600 imprese, ma trattasi di un primo passo che, a regime, renderà il campo di “osservazione” ancora più ampio.
grandi imprese
Il Fisco iberico apre un forum per ridurre i rischi delle grandi imprese
L’Aeat, l’Agenzia delle Entrate spagnola, ha provveduto a porre in essere un’interessante iniziativa: si tratta sostanzialmente di un Forum che andrà a operare come un organismo per condividere conoscenze e problemi relativi all’applicazione del sistema tributario, ma anche per ottenere una maggiore trasparenza informativa. Tale programma rientra nel raggio di azione del progetto di aggiornamento del Piano di prevenzione delle frodi fiscali, revisionato proprio lo scorso anno dalla stessa Agencia Tributaria (le principali misure si riferiscono, in particolare, al miglioramento dell’azione di dialogo con le grandi imprese). Sono le grandi imprese, appunto, a essere tenute in gran considerazione dall’Aeat, in quanto contribuiscono con il 40% al totale della riscossione fiscale lorda. Il forum di dialogo aperto in Spagna, comunque, segue da vicino le conclusioni delle recenti riunioni del Forum sull’Amministrazione fiscale dell’Ocse (soprattutto quelle di Seul e Parigi). Di questo forum andranno a far parte 27 imprese, le quali sono iscritte nella delegazione centrale dei grandi contribuenti di Spagna, e individuate in base al volume di affari e alle informazioni fornite nel corso degli anni al fisco.
Controlli fiscali: nuovi criteri per identificare i grandi contribuenti
Con le imposte evase ogni anno in Italia da piccoli, medi e grandi contribuenti, si potrebbe finanziare sia la manovra di Bilancio annuale dello Stato, sia interventi a sostegno delle fasce più deboli della popolazione, a partire dai disabili, gli invalidi e tutti i cittadini non autosufficienti. Ne consegue che per il prossimo futuro, specie con la crisi che imperversa, sarà determinante per ragioni di equità e di ordine nei conti pubblici inasprire le attività di accertamento, controllo e riscossione.
Nell’ambito della riorganizzazione dell’Agenzia delle Entrate, annunciata nei mesi scorsi, l’Amministrazione finanziaria ha reso nota la pubblicazione di un provvedimento grazie al quale, a seguito della messa a punto di alcuni criteri chiave, sarà possibile identificare, ai fini dei controlli, quelle che rientrano tra le grandi imprese, ovverosia quelle che “muovono” ogni anno più di 100 milioni di euro.