L’accordo fiscale tra Grecia e Svizzera

 Che cosa hanno da spartire nel momento economico attuale due paesi come Grecia e Svizzera? I negoziati tra i governi di Atene e Berna sono in fermento per ottenere una intesa proficua su entrambi i fronti. In particolare, l’intenzione del premier ellenico, Antonis Samaras, è quella di bloccare le fuoriuscite di utili capitali dal paese, in grosse difficoltà finanziarie e sull’orlo del baratro da diversi mesi. Insomma, la Grecia vuole mostrarsi al Fondo Monetario Internazionale e alla Banca Centrale Europea come una nazione virtuosa e che rispetta gli impegni, sfruttando un’arma finora un po’ trascurata, quella del Fisco.

Grecia tassa le case per evitare il tracollo

 In periodi di austerità si tenta di tutto. La Grecia  versa in condizioni gravi, il debito pubblico ha raggiunto livelli inaccettabili. Non sono pochi gli economisti che se lo aspettavano, la Grecia non era ancora pronta per entrare nell’Unione Europea, ricorda qualcuno. Nel fine settimana il governo greco ha annunciato di essere pronto a varare una nuova stretta finanziaria per portare nelle casse dello stato altri 2,5 miliardi di euro. Una mossa che, alla luce dell’andamento dei mercati finanziari, sembra necessaria per evitare il tracollo finale dei conti di Atene. Nuovi titoli del debito pubblico? No, stavolta saranno i cittadini a dover pagare: la mossa si basera’ essenzialmente sull’introduzione di nuove tasse sugli immobili, che verranno introdotte per due anni. Il ministro delle Finanze greco, Evangelos Venizelos spiega che la Grecia per rispettare i suoi impegni dovra’ coprire un buco di bilancio di circa due miliardi di euro.

Grecia: la riforma fiscale è ancora in fase di stallo

 La Grecia sta vivendo un momento di difficoltà economica davvero grave, ormai lo sanno anche i sassi. Un progetto che potrebbe fornire un sostegno adeguato, vale a dire quello fiscale, stenta ancora a decollare: per quale motivo? Gli accordi che devono essere raggiunti in tal senso non sono ancora pienamente completi e questo stand-by rischia di aggravare ulteriormente la situazione. Le misure di austerità richieste a gran voce dal governo Papandreou sono soprattutto di carattere tributario: in effetti, la riforma di questa materia potrebbe essere rivoluzionaria, ma le quasi novecento pagine del documento sono incomplete. Il piano presenta degli elementi di sicuro interesse.

Corte Ue: no all’esenzione solo per alcuni residenti

 Le agevolazioni tributarie all’interno dell’Unione Europea non hanno alcuna ragione di esistere se vanno a basarsi essenzialmente sulla residenza permanente e sulla cittadinanza del contribuente: in effetti, in base a quanto deciso dalla Corte di Giustizia di Lussemburgo, si tratta di una discriminazione vera e propria, la quale dissuade chi non si trova ad abitare all’interno di uno Stato membro e limita di fatto la libera circolazione delle persone, uno dei pilastri del Trattato di Roma del 1957. La sentenza in questione risale ormai allo scorso 20 gennaio, ma i suoi contenuti sono fondamentali e di estremo interesse dal punto di vista fiscale. Si è arrivati a queste conclusioni dopo una controversia relativa a una normativa promossa dalla Grecia.

Grecia: una lotteria per pagare le tasse

 Rilasciare fattura? Meglio di no, pensano alcuni. E purtroppo i dati sull’evasione fiscale sono reali: circa 27,5 miliardi di basi imponibili non dichiarate, 4,3 miliardi di Iva evasa (dato superiore al massimo storico raggiunto nel 2007) e violazioni sull’Irap per 19,4 miliardi (+30% rispetto allo scorso anno). I dati si riferiscono al Rapporto annuale 2008 delle Fiamme Gialle, presentato dal Comandante generale della Guardia di Finanza, Cosimo D’Arrigo alla fine dello scorso anno.

Così qualcuno decide di incentivare il pagamento. Ad Atene chi emette fattura può vincere alla lotteria: un’idea del Fisco greco per cercare di arginare la crescita dell’economia sommersa.