Le agevolazioni fiscali previste quest’anno sulla tassazione agevolata, e legata a prestazioni lavorative con il fine dell’incremento della produttività aziendale, non necessitano del “pezzo di carta”, ovverosia di uno specifico accordo scritto. A chiarirlo con una circolare, la numero 3/E, sono state infatti congiuntamente l’Agenzia delle Entrate ed il Ministero del lavoro, precisando al riguardo come l’imposta agevolata al 10%, a valere su incrementi di produttività fino a 6 mila euro, si possa andare ad applicare semplicemente andando ad attestare nel Cud, a cura del datore di lavoro, che le somme si riferiscano all’attuazione di uno specifico accordo o contratto, e che risultino strettamente legate agli incrementi di produttività; gli accordi collettivi ed aziendali, quindi, possono essere sui premi di produttività anche non scritti.
Credito, difficoltà di accesso maggiore per le aziende del Sud
Non accenna minimamente a dare segnali di diminuzione la morsa della stretta del credito che si