Londra organizza una lotteria per chi paga le tasse in anticipo

 Che ne direste se lo Stato italiano organizzasse una lotteria per chi paga le tasse in anticipo? Si potrebbe dire addio all’evasione fiscale? Ci sarebbe una corsa agli sportelli dell’Erario? Ci stanno provando gli inglesi: il fisco della terra della regina Elisabetta ha organizzato una lotteria, primo premio 100mila sterline, dedicata a chi presenta la dichiarazione dei redditi con 60 giorni di anticipo rispetto alla scadenza. In questo modo i cittadini saranno incentivati a pagare più velocemente e lo Stato risparmierà il denaro che si spenderebbe con l’invio di documenti a ridosso dell’ultimo giorno utile per versare le imposte. Almeno questo é l’obiettivo.

L’Inghilterra si prepara alla tassa sul divorzio

 Il divorzio é già di per sè una cotosa scelta che decidono di prendere due coniugi, che decidono di diventare ex. Gli sposi inglese potrebbero inoltre avere un balzello in più se decidono di mettere fine al loro matrimonio. I conservatori inglesi si apprestano a varare, in tempi che hanno definito più brevi possibili, un provvedimento, come avevano preannunciato prima delle elezioni se le avessero vinte, che tuteli il matrimonio. L’iidea che il governo inglese sta meditando, di mettere una “tassa sul divorzio”, sembra un’idea provocatoria più che un metodo per disincentivare la fine dei matrimoni, anche se i governatori sostengono la loro tesi.

Facebook: utile strumento per il fisco inglese

 Se siete iscritti su Facebook fate attenzione, soprattutto se avete debiti fiscali: lo sa bene un uomo inglese di Rugby, che latitante per non pagare la Council tax (le imposte comunali) e irreperibile al proprio domicilio ha però deciso di registrarsi al social network più in voga del momento. L’evasore è stato contattato da un ispettore dell’ufficio riscossioni e costretto a pagare il debito con l’erario, 1.059 sterline.

Richard Moore, ispettore dell’ufficio riscossioni del Rugby Borough Council, ha infatti provato di tutto per contattare l’evasore: visite a domicilio e avvisi postali, ma era irreperibile.

Maggiorate inglesi: niente tassa XL

 Dopo la tassa sulle sigarette in Cina, non per diminuirne il consumo ma per incentivare i dipendenti pubblici ad accenderne più possibile; dopo la tassa sui grassi di Ryanair, il cui pericolo é ormai scongiurato, eccoci di fronte ad un’altra stranezza. Sembra che in tempi di crisi le aziende ne stiano inventando di tutti i colori allo scopo di reperire un pò di denaro in più. L’ultima stranezza arriva dall’Inghilterra, dove la catena Marks&Spencer aveva deciso di tassare – aumentando il prezzo – i reggiseni dopo la IV misura. In pratica giudicata una vera e propria ingiustizia dalle donne che ne sono dotate naturalmente e da coloro che hanno visto aumentare le loro forme dopo la gravidanza.

Come si può ben immaginare non poche sono state le proteste delle inglesi anche sul fronte della salute: indossare reggiseni di taglia più piccola potrebbe essere dannoso per la postura.

Sarkozy: No aumento tasse ricchi

 Dopo la proposta di Megale nel salotto di “Domenica in” che poneva al centro dell’attenzione i ricchi guadagni dei supermanager con il cui stipendio si paga l’equivalente della retribuzione annua di migliaia di persone persone tra impiegati e operai, Nicolas Sarkozy strizza il naso. Sono molti a insistere per una revisione della tassazione tale da prelevare più denaro dai contribuenti più ricchi, ma il presidente francese non pensa affatto di aderire con alcuna riforma tributaria.

L’idea è quella di aumentare il prelievo fiscale per i cittadini che guadagnano più di 300 mila euro all’anno. Una specie di Robin Hood Tax, atta a “togliere dai ricchi per dare ai poveri”. Un gesto di solidarietà nei confronti delle fasce più deboli della popolazione, che sono quelle che maggiormente soffrono a causa della grave crisi economica in atto (ogni giorno migliaia di francesi perdono il proprio posto di lavoro, e il governo ha dovuto stanziare 2,6 miliardi di euro per frenare l’aumento della disoccupazione).