Università di Varese, le tasse si pagano su internet

 Il computer e internet stanno prendendo piede un po’ in tutti i campi con tutti i vantaggi e svantaggi che ne seguono. E piano piano si affermano anche nel mondo delle tasse, in questo caso a beneficio degli studenti. Niente più file chilometriche e attese snervanti dinanzi all’unico o i pochi sportelli aperti agli studenti, da oggi i bollettini si pagano on line. All’Insubria le procedure per il pagamento delle tasse universitarie cambierà volto e si digitalizzerà: il modulo dovrà essere scaricato da internet e non arriverà più a casa attraverso la posta. Gli studenti potranno collegarsi al sito internet dell’Ateneo, rinnovare l’iscrizione all’Università, stampare il modulo e andare a pagare le tasse. La tassa è pagabile presso le poste e  gli sportelli di tutti gli istituti bancari.

Bollette, tasse e tributi a Bari si pagano online

 Partirà dal 31 dicembre 2010 la nuova modalità per i bollettini, grazie all”accordo con Poste italiane e l’amministrazione locale, bollette, tasse e tributi si potranno pagare direttamente sul sito internet del Comune di Bari. Il nuovo servizio, la «Porta dei pagamenti». permetterà ai baresi di pagare comodamente on line i bollettini, le tasse e i vari tributi, basterà collegarsi al portale comunale per eseguire pagamenti fino a mille euro a transazione con addebito sul conto BancoPosta, con le principali carte di credito e per i più diffidenti anche con le postapay. Per le operazioni effettuate non sono previste commissioni di incasso aggiuntive e sicuramente il vantaggio più importante é che si eviteranno le lunghe e fastidiose code davanti agli sportelli degli uffici postali: basterà un click con il mouse seduti comodamente sulla poltrona di casa e avremo saldato i nostri debiti.

A Philadelphia tasse per i blogger

 I bogger di Philadelphia iniziano ad impallidire: non hanno preso bene l’inizativa dell’amministrazione cittadina di tassare di 300 dollari annui i blog. Si tratterebbe di una “business privilege licence”, assimilando il blog a una realtà di imprese. Per il momento si tratta solo di una proposta: nel mese di giugno alcuni membri dell’amministrazione municipale hanno sostenuto la proposta nel consiglio cittadino, volta ad applicare a tutte le aziende e agli autori di pagine personali di pagare la tassa perchè “il solo fatto di scegliere di guadagnare del denaro dalla pubblicità, indipendentemente dalla somma generata qualifica il blog d’impresa” hanno sottolineato i sostenitori. La proprosta, sarà approvata o meno dal voto in consiglio, il prossimo mese.

Tassa su internet per salvare l’editoria

 Il presidente della Fieg, la Federazione degli editori dei più grandi giornali italiani, Carlo Malinconico ha formulato nel corso di un convegno dedicato alla crisi dell’editoria una proposta di “mini tassa” per chi ha la connessione a internet e quindi si avvale dei contenuti anche editoriali della rete, ovviamente per sostenere il settore in forte crisi. A legittimare la proposta, Malinconico ricorda come in Germania sia stata creata una “tassa sul computer” e propone un prelievo di entità modesta, dal costo di un caffè al mese, un piccolo contributo da tutti per un settore che risente della congiuntura economica.