Durante il 2013, per gli uomini si parla in media di redditi pensionistici pari a 19.686 euro. Di contro, le donne scontano un gap di genere pari al 41,4% che le porta ad avere redditi medi di 13.921 euro.
ISTAT
Il risparmio dell’Irpef per le famiglie, secondo i dati Istat
Secondo i calcoli Istat il guadagno medio annuo dello sconto Irpef previsto dal Governo sarà
Inps: pensione, meno di 500 euro per un italiano su due
Come deve fare in Italia un cittadino, ed in particolare un pensionato, a vivere con meno di 500 euro al mese? La domanda è d’obbligo visto che sono ben sette milioni nel nostro Paese i pensionati la cui prestazione non supera la soglia dei cinquecento euro al mese. A metterlo in evidenza è stata Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani, la quale in particolare ha sottolineato come sulle quasi 14,5 milioni di pensioni pagate ben 7 milioni siano sotto i 500 euro; inoltre, di questi 7 milioni di pensioni ce ne sono 1,8 milioni, ovverosia poco più del 12% del totale, che non superano la soglia dei 250 euro al mese, buoni al massimo per vivere una settimana e non certo un mese. Sono questi i dati emersi da un’indagine che Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani ha commissionato a KRLS Network of Business Ethics; inoltre, l’Associazione con un comunicato ha reso noto che in esclusiva, sul magazine “Contribuenti.it”, sarà pubblicato lo studio sull’identikit dei pensionati.
Ires: gettito dello Stato in forte calo nel 2009
Lo scorso anno, rispetto al 2008, il gettito dello Stato, relativamente alla sola Ires, l’imposta sul reddito delle società, è sceso del 23,1% a fronte di un calo del gettito da imposta regionale sulle attività produttive (Irap) del 13% e dell’imposta sul valore aggiunto (Iva) del 6,7%. Sono questi alcuni dei dati resi noti dall’Istat nel Rapporto “Conti ed aggregati economici delle Amministrazioni pubbliche“, da cui è altresì emerso che la pressione fiscale complessiva, in rapporto al prodotto interno lordo, è cresciuta nel 2009 passando dal 42,9% del 2008 al 43,2% del 2009. In particolare, l’aumento della pressione fiscale si spiega anche con la caduta del Pil che è stata superiore a quella del gettito fiscale che, in particolare, ha fatto registrare un forte aumento per quel che riguarda le imposte di natura straordinaria tra cui lo scudo fiscale ed i versamenti una tantum di imposta a carico di alcuni settori della nostra economia, ed in particolar modo il comparto bancario.
Pensioni: spesa previdenziale aumenta, ma gli importi sono modesti
In Italia essere pensionati non si può certo dire che rappresenti un lusso. Anzi, gli ultimi dati forniti dall’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) rivelano come ci siano quasi 1,8 milioni di pensionati che percepiscono mensilmente una prestazione avente un importo sotto i 250 euro, ovverosia ben al di sotto del limite di sopravvivenza. Ma quasi la metà dei pensionati, pari a ben 7 milioni di persone, prendono addirittura meno di 500 euro a conferma di come nel nostro Paese, a fronte di una tassazione elevata anche sui pensionati, e di una spesa previdenziale che tende ad aumentare, gli importi erogati risultino essere alquanto modesti. Contribuenti.it, Associazione Contribuenti Italiani, che ha commissionato a KRLS Network of Business Ethics di effettuare l’identikit del pensionato nel nostro Paese, sottolinea tra l’altro come ad incrementare la media degli importi di pensione contribuisca una piccola percentuale di privilegiati, pari allo 0,4% del totale, che prende addirittura oltre 3.000 euro al mese.
Istat: in Italia livello fisco insostenibile
La pressione fiscale in Italia ha raggiunto livelli che oltrepassano il limite, questa la dichiarazione di Domenico Proietti, segretario confederale della Uil, che aggiungendo che per il sindacato
e’ indilazionabile l’apertura immediata del confronto tra Governo e Forze sociali per realizzare una riforma fiscale, utile a sostenere la ripresa economica del nostro Paese, che deve partire dalla riduzione dette tasse sul lavoro, in modo particolare ai lavoratori dipendenti e pensionati.
Nel 2009 la pressione fiscale complessiva è risultata pari al 43,2%. Lo rende noto anche l’Istat, sottolineando che il dato é superiore rispetto al 42,9% del 2008. Sembra abbia contribuito una riduzione del Pil superiore a quella registrata dal gettito fiscale. Si registra inoltre una diminuzione delle imposte dirette del 7,1% nel 2009, quelle indirette del 4,2%, mentre i contributi sociali effettivi dello 0,5%.
Italia vessata dalle tasse: l’evasione fiscale
Gli ultimi dati Eurostat parlano chiaro: la tassazione vessa ancora l’Italia. La rilevazione si riferisce alla tassazione rispetto al PIL nel 2007. Il livello medio di tassazione nella Zona Euro è risultato pari al 40,4% e nell’Europa allargata al 39,8%. Il livello di tassazione é più alto in Belgio con una quota del 44% e in Italia e in Francia con una quota del 43,3%. Meno vessatorie la Germania con un peso medio del 39,5% e la Spagna con il 37,1%, ancor meno nel Regno Unito (36,3%).
La tassazione sul lavoro è il vero salasso all’italiana, la penisola è al primo posto con un tasso del 44%, seguita da Svezia (43,1%) e Belgio (42,3%). La media UE é invece del 34,4% e quella della Zona Euro del 34,3%.