Friuli Venezia Giulia: disponibile il 730 in lingua slovena

 Come accade di consueto, l’Agenzia delle Entrate ha deciso di venire incontro alle esigenze linguistiche di quei contribuenti che risiedono nella regione Friuli Venezia Giulia, ma che parlano in sloveno: Obrazec 730/2011 e le sue relative istruzioni sono già presenti online, all’interno del sito web della nostra amministrazione finanziaria, insieme alle istruzioni per la compilazione del documento relativo alla dichiarazione dei redditi pensato appositamente per questa minoranza presente in Italia. L’obiettivo è quello di rendere ancora più semplice questo adempimento tributario. Tra l’altro, il sito internet delle Entrate diventa in questo modo ancora più internazionale e globalizzato, con una gamma di prodotti e software a disposizione di un vasto novero di contribuenti. Cosa c’è da dire in merito a questi nuovi documenti redatti appositamente in sloveno? Il 730 in questione deve essere usato da quei soggetti che sono lavoratori dipendenti o anche dai pensionati, in modo che abbiano l’opportunità di dichiarare i redditi che sono stati percepiti e guadagnati nel corso dell’ultimo anno.

Tasse: Cisl, redistribuire i carichi fiscali

 Il centro motore della nostra società è la famiglia. A ricordarlo è stato nelle ultime ore Raffaele Bonanni, segretario della Cisl, il quale ha apprezzato la misura relativa agli incentivi per cucine, moto, case ecologiche ed elettrodomestici, ma nello stesso tempo ha sottolineato come i soldi stanziati siano pochi e che quindi è necessario trovarne di più. I bonus statali partiranno il 6 aprile prossimo per acquistare, ad esempio, una cucina o un piano cottura, ma il rischio è quello che l’esiguità dei finanziamenti statali comporti l’esaurimento dei fondi ben prima delle scadenze fissate per l’acquisizione delle richieste di incentivo che, lo ricordiamo, debbono essere effettuate presso il rivenditore. Insomma, la misura è buona visto che è meglio di niente ed in qualche modo sostiene l’economia anche se non proprio in maniera incisiva, ma il segretario Bonanni nel frattempo ha ribadito come si rendano necessarie nel nostro Paese misure finalizzate a redistribuire i carichi fiscali.

Riforma fiscale: Uil, abbassare carico lavoratori e pensionati

 Più che una riduzione delle aliquote, la Uil vede come soluzione per abbassare le tasse, nell’ambito della riforma fiscale, quella di ridurre il carico fiscale a carico dei lavoratori e dei pensionati. Luigi Angeletti, nell’aprire il XV congresso nazionale del Sindacato, ha apertamente chiesto, rivolgendosi al Governo, di intavolare subito la discussione dopo le elezioni regionali per mettere a punto la riforma fiscale. Questo perché farla con un obiettivo temporale entro il 2013, ovverosia entro la legislatura come dichiarato nelle scorse settimane dal Ministro Tremonti, sarebbe troppo tardi. Non a caso, secondo Luigi Angeletti, nella relazione al congresso, sono ben 200 mila i posti di lavoro a rischio quest’anno in virtù del fatto che la crisi non è ancora finita. Allo stesso tempo, per il leader della Uil gli ammortizzatori sociali hanno garantito di evitare ben 400 mila licenziamenti che avrebbero causato un vero e proprio disastro economico e sociale.

Riforma fiscale: Cisl, nessun governo l’ha mai voluta

 La Cisl in materia di revisione del fisco non fa più “sconti”. Il Sindacato, infatti, vuole una riforma integrale, una revisione del sistema di prelievo che, in accordo con quanto dichiarato da Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl, nessuno ha mai voluto fare. Il leader del Sindacato, nel corso del programma della rete Canale 5 “La Telefonata”, ha sottolineato come sia necessario allargare la progressività del prelievo fiscale, e come non sia più ammissibile che ci siano molti cittadini che dichiarano quanto e quello che gli pare e sovente, nonostante tutto, la fanno franca. Il principio della Cisl è chiaro, ed è quello che in materia di tasse chi ha di più debba versare allo Stato di più; l’idea, semplice ed efficace del Sindacato, si scontra tra l’altro con i dati più recenti relativi alle dichiarazioni presentate dagli italiani, dove i lavoratori dipendenti in materia di tasse pagate allo stato primeggiano, mentre molti liberi professionisti e piccole imprese dichiarano meno di un pensionato al minimo.

Riforma fiscale: Tax Day Cisl

 Nella giornata di domani, 27 febbraio 2010, in tutta Italia, si terrà il “Tax Day“, la manifestazione della Cisl finalizzata a portare in piazza le ragioni dei pensionati e dei lavoratori nel chiedere una riforma del nostro sistema fiscale che sia ampia ma anche condivisa. Intervistato dal Quotidiano “Conquiste del Lavoro“, il leader del Sindacato Raffaele Bonanni, ha dichiarato che il Governo, dopo le elezioni regionali, deve avviare subito riguardo alla riforma fiscale un confronto che veda come parte attiva i cittadini, gli Enti locali, le istituzioni ma anche le forze politiche della maggioranza e dell’opposizione unitamente alle parti sociali. Secondo la Cisl l’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef), che grava sui redditi tassati alla fonte, deve essere letteralmente “smontata” in base al fatto che nel frattempo sul sistema sociale, economico e produttivo ci sono stati dei mutamenti che non riescono più a dare sostegno alle famiglie con figli.

Aliquote irpef 2009: troppo alte per lavoratori e pensionati

 Negli ultimi due anni la crisi ha da un lato eroso i redditi, e dall’altro ha contribuito ad erodere il potere d’acquisto dei lavoratori, dei pensionati e, nel complesso, delle famiglie. L’italiano meglio al giorno d’oggi se la passa mediamente peggio rispetto agli anni pre-crisi, specie se prendiamo a riferimento i pensionati ed i lavoratori dipendenti, sui quali continuano ad essere applicati, con le aliquote irpef, gli stessi livelli di tassazione di quanto se la passavano meglio. Di conseguenza, per far recuperare potere d’acquisto ed una porzione di benessere ai lavoratori dipendenti ed ai pensionati le soluzioni sono due: aumentare la loro busta paga, ovverosia rivedere i contratti collettivi nazionali con delle adeguate rivalutazioni per salari e stipendi; oppure abbassare il livello di tassazione sulla busta paga stessa permettendo quindi al lavoratore di guadagnare di più.

Fisco, pensioni, salari e Mezzogiorno: le ragioni della Cisl

 Fisco, pensioni, salari e Mezzogiorno; sono questi i punti chiave della Cisl in vista di una mobilitazione che partirà il 27 novembre prossimo in ogni provincia d’Italia. In particolare, per quanto riguarda la “questione fiscale”, in accordo con un documento dell’Esecutivo Cisl, il Sindacato ritiene che le risorse per aumentare i livelli dei salari e delle pensioni in Italia debbano arrivare sia dagli introiti derivanti dallo scudo fiscale, sia dalla messa a punto di un nuovo “mix tributario” che vada ad interessare, tra l’altro, le rendite finanziarie e quelle immobiliari, la lotta all’evasione, ma anche gli sprechi di finanza pubblica che avvengono sia a livello di Governo centrale, sia  a livello locale.

Irap: tagliare è bene, ma detassare reddito fisso è meglio

 Per quest’anno la drastica e persistente contrazione dei consumi in Italia comporterà mancati acquisti per un controvalore pari a ben 25 miliardi di euro; a rilevarlo è l’Osservatorio Nazionale della Federconsumatori, la quale in merito all’ipotesi di riduzione e di successiva soppressione dell’Irap non è d’accordo. Secondo l’Associazione, infatti, per dare fiato alla domanda di mercato è necessario detassare i redditi fissi; basti pensare, sempre in base alle stime dell’Osservatorio dell’Associazione, che per il 2009 i consumi dovrebbero scendere fino al 3% con punte di -3,5% per le famiglie a reddito fisso. L’imposta regionale sulle attività produttive (Irap) garantisce allo Stato ogni anno entrate pari a quasi 40 miliardi di euro; ebbene, ridistribuendo questa ingente somma a favore di famiglie, lavoratori e pensionati si contribuirebbe ad incrementare in maniera sensibile il potere d’acquisto dei consumatori.

Tasse: Cisl, abbassiamole a tutti

 Dopo il fitto botta e risposta sul posto fisso a seguito dei pensieri espressi, in materia di stabilità lavorativa e precarietà, dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, Giulio Tremonti, il dibattito ora si è spostato sulla riduzione della pressione fiscale. Prendendo tutti in contropiede, probabilmente anche lo stesso Ministro dell’Economia, il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha infatti dichiarato che allo studio c’è la progressiva riduzione dell’imposta regionale sulle attività produttive (Irap), fino ad arrivare a sopprimerla del tutto. Si tratterebbe di un provvedimento che lascerebbe più soldi nelle casse delle imprese, ma i Sindacati in merito non sono rimasti a guardare. Raffaele Bonanni, Segretario Generale della Cisl, ha infatti invitato il Governo ad ascoltare sia le imprese, sia i Sindacati, ed ha sottolineato come le tasse debbano essere ridotte a tutti.

Finanziaria 2010: Cisl punta allo scudo fiscale

 Rinnovo dei contratti del pubblico impiego (per cui saranno investiti otto miliardi), meno tasse per pensionati e lavoratori dipendenti. Con queste richieste ha intenzione di presentarsi la Cisl alla convocazione a Palazzo Chigi per la Finanziaria 2010.

La richiesta – sottolinea il segretario generale Raffaele Bonanni – è di 8 miliardi per il triennio 2009-2011. Ma non si discuterà solo di soldi. Ci presenteremo con un pacchetto di richieste, tra cui la riorganizzazione della pubblica amministrazione, l’introduzione delle certificazioni elettroniche, l’espulsione della politica dalla sanità, dove i manager sono scavalcati dai politici. Oltre alla detassazione degli aumenti del secondo livello contrattuale bisogna avviare la discussione sul taglio delle aliquote per pensionati e lavoratori dipendenti e contemporaneamente alzare le imposte sui consumi. I prodotti di lusso devono essere tassati di più. Vediamo quanto si tira fuori e credo che in questo modo si possa restituire qualcosa ai cittadini più deboli.