Stampa e vendita di libri in proprio: la disciplina fiscale

 Quando si vendono in maniera abituale e mediante un’apposita libreria delle opere che sono scritte e stampata personalmente si produce un reddito di impresa che è utile approfondire ai fini delle imposte dirette: spesso può sorgere il dubbio che un’attività simile non possa essere equiparata a quella peculiare di lavoro autonomo. Ebbene, un riferimento importante in questo senso è senza dubbio il Testo Unico delle Imposte sui Redditi (Tuir, il Dpr 917 del 1986), il cui cinquantatreesimo articolo è molto chiaro.

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Liberi professionisti: credito di imposta e bonus per uscire dalla crisi

 Grazie agli ammortizzatori sociali decine di migliaia di lavoratori dipendenti nel nostro Paese, pur percependo una paga ridotta, hanno comunque evitato di ritrovarsi da un giorno all’altro, a causa della crisi finanziaria ed economica, letteralmente in mezzo alla strada, disoccupati e con zero entrate familiari. Lo stesso non dicasi però per centinaia di migliaia di liberi professionisti, dai dottori commercialisti ai medici e passando per i sociologi, i giornalisti e gli avvocati, che hanno visto diminuire sensibilmente il loro fatturato; ma in molti casi gli studi professionali, colpiti duramente dalla crisi, ed in ragione del 20% rispetto al totale, hanno definitivamente abbassato le saracinesche. Per evitare quella che è in tutto e per tutto un’emorragia, l’Associazione Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani, ritiene opportuno che il Governo inserisca tra i settori in crisi anche i liberi professionisti in modo tale da poter beneficiare di agevolazioni quali il credito di imposta ed il bonus occupazione per poter tirare il fiato e riuscire a tirarsi fuori da un tunnel che spesso appare senza uscita.

Felsa-Cisl: nasce il Sindacato delle partite Iva

 Nella giornata di domani, martedì 10 febbraio 2010, a Roma, nascerà Felsa-Cisl, la nuova Federazione del Sindacato che rappresenterà nel nostro Paese i collaboratori ed i lavoratori atipici assunti con la partita Iva. La nascita della nuova Federazione punta a sostenere e tutelare il lavoratore in quanto tale, e quindi indipendentemente dalla natura contrattuale con la quale opera. Il Sindacato vuole così dare voce anche al cosiddetto “popolo delle partita IVA” che nel nostro Paese è non solo numeroso, ma in questi ultimi due anni, quelli della crisi, a causa di protezioni sociali carenti, per non dire assenti, si è trovato spesso in difficoltà. La Felsa-Cisl rappresenta infatti i collaboratori non standard, ovverosia quelli più esposti e quelli più a rischio nel mondo del lavoro; gli occupati con partita Iva, ma anche gli aticipici come ad esempio i collaboratori con contratto co.co.pro., potranno così avere non solo voce, ma anche la possibilità di acquisire un’identità professionale e sindacale, nonché servizi e tutele di natura contrattuale.

Pressione fiscale e crisi: liberi professionisti in affanno

 Quello che sta per chiudersi in Italia sarà un anno orribile per i liberi professionisti, i quali più di tutti, al pari delle piccole imprese e micro imprese, hanno risentito degli effetti nefasti della crisi finanziaria ed economica. Non a caso, Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani, in base a delle rilevazioni effettuate dallo Sportello del Contribuente, ha denunciato come con la pessima congiuntura abbiano chiuso il 14% degli studi professionali, ovverosia la bellezza di 300 mila attività gestite dai liberi professionisti: dai giornalisti ai veterinari e passando per i medici, i biologi, i dottori commercialisti, i sociologi e gli avvocati. D’altronde la crisi, oltre ad aver innescato una stretta creditizia come non si vedeva da decenni, ha causato, a scapito dei professionisti, il mancato incasso di parcelle da parte di soggetti, su tutti le imprese in crisi, che si sono trovati non solo a corto di liquidità, ma in molti casi hanno portato direttamente i libri in Tribunale.

Partita IVA: impariamo a conoscerla

 Per chi nel nostro Paese punta ad intraprendere un’attività di lavoro autonomo, o imprenditoriale, una delle prime cose da fare è quella di richiedere l’attribuzione della partita IVA; la partita IVA, infatti, definisce univocamente il contribuente, sia esso persona fisica o società, e rimane invariata fino alla cessazione dell’attività. Nel dettaglio, la partita IVA si compone di undici caratteri numerici: i primi sette numeri identificano il contribuente mediante l’attribuzione di un numero progressivo; i successivi tre numeri individuano il codice identificativo dell’Ufficio delle Entrate, mentre l’ultimo numero funge da carattere di controllo. Per ottenere la partita IVA, così come fa presente l’Agenzia delle Entrate nell’Annuario del Contribuente 2009, occorre presentare il relativo modulo di domanda entro e non oltre il termine di trenta giorni dall’inizio dell’attività o della costituzione della nuova società.

Modello Unico 2009 persone fisiche: chi deve e chi non deve presentarlo

 Si fanno sempre più stretti i tempi per predisporre quest’anno il modello Unico 2009 e per pagare le relative imposte in base all’ammontare dei redditi percepiti lo scorso anno. Trattasi, in particolare, di un appuntamento “classico” per milioni di liberi professionisti, titolari di partita IVA in genere e lavoratori autonomi che sono chiamati alla trasmissione, in via telematica, del modello Unico 2009 Persone Fisiche. Ebbene, i soggetti che, in via obbligatoria, devono presentare il modello Unico 2009 Persone Fisiche sono sia quelli che, avendo percepito un reddito nel 2008, non rientrano nelle condizioni di esonero previste, sia tutti coloro che per Legge sono obbligati alla tenuta delle scritture contabili. In genere, chi detiene obbligatoriamente le scritture contabili è un titolare di partita IVA, ed in tal caso la trasmissione del modello Unico 2009 Persone Fisiche risulta essere obbligatoria anche se nel 2008 dal soggetto non è stato conseguito alcun reddito. Pur tuttavia, le persone fisiche che rientrano nelle condizioni di esonero della presentazione del modello possono comunque, in via opzionale, procedere alla trasmissione del modello Unico 2009 Persone Fisiche nel caso in cui il contribuente debba presentare detrazioni o deduzioni di imposta non attribuite in via parziale o totale.

Bassi redditi e fisco pesante per i liberi professionisti

 Tra qualche settimana per i liberi professionisti e per i titolari di partita IVA arriverà il momento di “fare i conti” con la dichiarazione dei redditi. Tra saldo IRPEF 2008, acconto IRPEF 2009 e addizionali regionali molto spesso le somme da pagare sono elevate, ma mai come quest’anno, complice la crisi economica, rischiano di essere insostenibili anche optando per il pagamento rateale.

Ad accorgersi di tutto ciò è stata anche Contribuenti.it, Associazione Contribuenti Italiani, la quale ha rilevato come siano parecchie le categorie di professionisti in palese difficoltà: dai veterinari ai medici passando per i dottori commercialisti, i giornalisti ma anche la categoria degli avvocati che di norma non se la dovrebbe passare male.