Scompare l’esenzione Iva per il risparmio gestito

 Una novità davvero importante sul versante tributario: è questa la sintesi dell’ultimo provvedimento adottato nei confronti delle gestioni individuali dei portafogli finanziari, i quali non potranno più beneficiare come in passato dell’esenzione dall’applicazione dell’Iva (Imposta sul Valore Aggiunto). Si tratta di una innovazione di rilievo e che riguarda nel suo complesso l’intero mondo del risparmio gestito. La misura è stata sancita dall’ultima versione della cosiddetta Legge di Stabilità, con un apposito emendamento che ha di fatto riscritto in maniera completa la parte fiscale del provvedimento stesso. Come si spiega una decisione del genere?

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La stretta fiscale sui redditi agrari

 Forse il termine “stangata” non è appropriato, fatto sta che le misure previste dalla recente legge di Stabilità per quel che riguarda il settore agricolo rappresentano una sorta di giro di vite: quale stretta fiscale è stata prevista in questo caso? La rivalutazione dei redditi agrari (+15% per la precisione) servirà per determinare le imposte sui redditi che si riferiscono a quest’anno, al 2013 e al 2014; soltanto quei coltivatori diretti e quegli imprenditori agricoli di tipo professionale che possono vantare una iscrizione nella previdenza agricola avranno la possibilità di fruire di uno sconto, vale a dire una rivalutazione pari a cinque punti percentuali.

Legge di stabilità: cosa cambia nella deduzione dell’Irap

 I riferimenti tributari della Legge di Stabilità sono precisi e meriti, ad esempio merita un approfondimento quello che riguarda l’Irap, l’Imposta Regionale sulle Attività Produttive: in particolare, il testo normativo in questione parla di tale tassa in relazione alle defiscalizzazioni per le nuove autostrade di cui saranno beneficiare le società di progetto che investono in tale settore (anche l’Iva viene ricompresa in tal senso). Volendo essere ancora più precisi, c’è da dire che il contenuto di questa materia si trova all’interno dell’articolo 18 della legge stessa. In pratica, l’intento è quello di agevolare la costruzione delle infrastrutture autostradali con la finanza di progetto; il sistema in questione prevede che si taglino o addirittura si eliminino del tutto gli importi del contributo pubblico che viene stanziato a fondo perduto.

Gioco illegale, ecco i codici tributo relativi alle violazioni

 La risoluzione 24/E che la nostra amministrazione finanziaria ha pubblicato proprio nel corso della giornata di ieri si è posta dei fini più che nobili: infatti, il documento in questione è volto a introdurre delle novità per quel che concerne la lotta al gioco illegale e al conseguente recupero di base imponibile e alla tutela dei consumatori. Questi obiettivi risultano con una certa evidenza anche dalla lettura del testo della cosiddetta Legge di Stabilità, ora sarà possibile conseguirli in modo concreto, sfruttando i codici tributo messi a disposizione dalla stessa Agenzia delle Entrate per la compilazione dell’F24 Accise. Si tratta, anzitutto, di ventiquattro codici, vale a dire il gruppo che va dal 5220 al 5243 e che sono necessari per recuperare le somme e le sanzioni relative a scommesse sull’ippica, scommesse sullo sport in generale, altre scommesse su concorsi a pronostici e i giochi di abilità.