L’Imposta Municipale Propria ha fatto registrare in questo mese di giugno che si chiude oggi un appuntamento fiscale molto importante: due settimane fa, infatti, è scaduto il termine per versare l’acconto (vedi anche Sanzioni Imu 2013), ma quali sono i codici tributo a cui fare riferimento e che non vanno mai dimenticati per una corretta compilazione del modello? Per quest’anno vi sono ben sette codici, dunque analizziamoli nel dettaglio. In pratica, si tratta di una serie continua compresa tra il numero 3912 e 3924, i quali servono per indicare determinati adempimenti.
modello F24
Le istruzioni per riscuotere i contributi destinati all’Ebi Pesca
La circolare numero 102 che l’Inps ha emanato quattro giorni fa è stata incentrata sulle istruzioni per la riscossione dei contributi da destinare al finanziamento di Ebi Pesca: si tratta nello specifico dell’Ente Bilaterale per la Pesca (vedi anche Le navi da pesca costiera godono della non imponibilità Iva). Nel dettaglio, questa operazione deve essere effettuata tramite il modello F24. In pratica, questo ente ha deciso di affidare all’istituto previdenziale il servizio per la riscossione dei contributi. Si sta dunque parlando del personale che è solito imbarcarsi su quelle navi che sono adibite alla pesca marittima.
Codici tributo Irap
La data del 17 giugno 2013 dista appena due giorni: tra le varie scadenze fiscali che si riferiscono a questa giornata, c’è anche il versamento dell’Irap (Imposta Regionale sulle Attività Produttive), più precisamente il saldo dello scorso anno e il primo acconto di quello attualmente in corso (vedi anche La circolare n. 8/E e i chiarimenti in materia di IRAP). Per realizzare l’operazione bisogna utilizzare il consueto modello F24, sfruttando la modalità telematica nel caso si stia parlando di soggetti titolari di partita Iva. In alternativa, il documento fiscale in questione si trova presso gli istituti di credito, le agenzie postali o gli agenti della riscossione, nel caso di non titolarità della partita Iva.
Il 27 dicembre è la scadenza per versare le accise
Fra quattro giorni esatti, il prossimo 27 dicembre per la precisione, molti contribuenti dovranno far fronte alla scadenza fissata dalla nostra amministrazione finanziaria per il pagamento dell’imposta di fabbricazione e di consumo. Come si evince facilmente, si sta parlando del versamento delle accise che gravano su quei prodotti che sono stati immessi in consumo nel periodo compreso tra il 1° e il 15 dicembre per la precisione. Come è noto, le accise e le imposte che gonfiano i prezzi dei carburanti stanno facendo infuriare da diverso tempo a questa parte gli automobilisti italiani. I contribuenti chiamati in causa in questo caso sono quelli obbligati a tale versamento fiscale.
L’Agenzia delle Entrate sopprime la causale contributo P837
In base a quanto disposto dalla risoluzione 108/E pubblicata ieri dall’Agenzia delle Entrate, la causale contributo P837 non ha più seno di esistere e quindi verrà abolita a partire dal prossimo 1° gennaio: questo documento si accompagna a quello che sempre ventiquattro ore fa ha introdotto le nuove causali contributo per i consulenti del lavoro. Il riferimento di cui si sta parlando in questo caso, invece, era meglio noto come Cassa Enpdep (Ente Nazionale Previdenza Dipendenti Enti diritto Pubblico), una contribuzione volontaria che ha fatto la stessa fine dell’Inpdap, fatta “sparire” dal cosiddetto Decreto Salva Italia.
Il codice tributo per l’imposta sulle assicurazioni estere
Non sono passati che pochi giorni da quando si è parlato della situazione che coinvolge i soggetti residenti e le compagnie estere di assicurazione: ebbene, la giornata odierna ha fatto segnare un importante aggiornamento, con la risoluzione 98/E che ha reso più chiara questa scadenza fiscale. Nel dettaglio, il documento della nostra amministrazione finanziaria ha messo in luce qual è il codice tributo che gli intermediari finanziari devono sfruttare in tal senso. Si tratta, nello specifico, del codice 1695 e gli stessi intermediari lo dovranno inserire all’interno del modello F24 per il pagamento dell’imposta sostitutiva sul valore dei contratti assicurativi, nell’ipotesi in cui la compagnia voglia provvedere in modo diretto o mediante un rappresentante agli adempimenti che riguardano la sostituzione tributaria.
Entro il 17 settembre va versata la seconda rata dell’Imu
L’Imposta Municipale Unica torna ad essere protagonista delle scadenze fiscali dei contribuenti: non bisogna dimenticare, infatti, che fra due giorni comincerà il mese di settembre e il diciassettesimo giorno in questione rappresenta il termine ultimo per far fronte alla seconda rata dell’Imu. Nonostante le recenti difficoltà di pagamento tramite il modello F24 presso gli sportelli delle Poste, questa data è stata scelta dalla nostra amministrazione finanziaria per quei soggetti che hanno optato per il versamento in tre rate distinte, facendo riferimento ovviamente all’abitazione principale e alle sue pertinenze.
Il professionista e la rateizzazione dell’Inps
Come deve comportarsi un professionista che è iscritto alla gestione separata, come può esserlo quella del cosiddetto regime forfettino, e che intende sfruttare il sistema della rateizzazione? In parole povere, bisogna capire se il pagamento effettuato in questa maniera dal soggetto in questione prevede delle maggiorazioni solamente per quel che concerne le tasse (l’imposta sostitutiva ma non solo) o anche per quanto dovuto all’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (Inps).
Convenzione Inps-Ebipan: le istruzioni per riscuotere i contributi
L’Inps e l’Ebipan (Ente Bilaterale Nazionale della Panificazione e Attività Affini) hanno sottoscritto da tre mesi esatti una convenzione molto importante e che riguarda la riscossione dei contributi che serviranno poi per finanziare l’ente in questione: ebbene, il messaggio odierno dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale ha riguardato proprio tale argomento, più precisamente le istruzioni per il servizio in questione e l’utilizzo del modello F24.
Rivalutazione terreni: ultimi due giorni per il versamento con l’F24
Sono rimasti appena due giorni per far fronte a una delle prime scadenze del mese di luglio che comincerà domani: il 2 luglio è infatti il termine previsto dalla nostra amministrazione finanziaria per andare a versare l’imposta sostitutiva che si riferisce alla rivalutazione del valore dei terreni. Che tipo di imposta è nello specifico? Nel dettaglio, si sta parlando del pagamento unico (ma esiste anche la possibilità di scinderlo in tre rate e in questo caso si tratterebbe della prima) della tassa che contempla i terreni posseduti alla data del 1° luglio dello scorso anno, quindi un anno esatto fa.
Il credito in compensazione per il lavoro in Friuli
La risoluzione 43/E è stata resa pubblica dall’amministrazione finanziaria lo scorso 4 maggio: si tratta di un documento fiscale molto importante, visto che è proprio con esso che si è istituito un codice tributo di una certa importanza, il 3721, utile per l’occupazione relativa alla regione Friuli Venezia Giulia. Di cosa si tratta esattamente? Questo stesso codice potrà essere sfruttato da tutti quei soggetti che hanno beneficiato o possono ancora beneficiare del contributo concesso dalla regione settentrionale, un incentivo per dar vita e anche mantenere i posti di lavoro all’interno di questo territorio, senza dimenticare la salvaguardia delle principali attività artigianali, così importanti nel nostro paese, tipica espressione della comunità locale.
Il 16 maggio è il termine ultimo per le ritenute in F24
Mancano ormai poco meno di due settimane al termine ultimo che è stato stabilito dalla nostra amministrazione finanziaria in relazione al pagamento di alcune ritenute molto importanti: il riferimento in questione, il quale reca la data del prossimo 16 maggio, va a quanto posto in essere nel corso del mese di aprile per quel che riguarda i redditi di lavoro dipendente e quelli assimilati, oltre ai redditi di lavoro autonomo, le provvigioni, i redditi da capitale e quelli diversi. Il versamento in questione viene perfezionato nella maniera più classica, ovvero avvalendosi del modello F24 in formato telematico. Nel caso in cui il contribuente coinvolto sia un non titolare di partita Iva, allora c’è la possibilità di presentare l’F24 avvalendosi delle banche, delle agenzie postali e dei concessionari.
Il superbollo auto per il 2012
La firma risale al momento in cui è entrato in vigore il cosiddetto Decreto salva-Italia, la prima manovra finanziaria varata dal governo Monti: in quel testo, infatti, è presente anche tutto il dispositivo che fa riferimento al superbollo auto, una sorta di modifica rispetto a quanto preventivato per le auto di lusso dal precedente esecutivo. In pratica, i limiti di potenza sono stati ridotti, di conseguenza vi sono più autovetture che vengono ricomprese nel novero e a cui si deve applicare un importo ben preciso, senza alcuna distinzione per quel che concerne l’anno in cui il mezzo stesso è stato immatricolato. Le nuove soglie sono presto dette, si è scesi da 225-306 chilowatt fino a 185-251 chilowatt complessivi.
Unico 2011: tasse e mancato pagamento, le nuove sanzioni
Con l’entrata in vigore della Legge di Stabilità 2011 sono cambiate le percentuali delle sanzioni previste per chi paga le tasse in ritardo. Quindi i contribuenti, compresi quelli di Unico 2011, che non salderanno nelle prossime settimane gli importi dovuti al Fisco nei termini previsti, dovranno mettere in conto l’applicazione delle sanzioni con le seguenti percentuali da ravvedimento operoso. In caso di ravvedimento breve, ovverosia in caso di saldo delle tasse entro un ritardo pari a 30 giorni, la sanzione è pari ad un decimo di quella massima; essendo la sanzione massima al 30%, ne consegue che la sanzione da ravvedimento breve è pari al 3%. In caso di ravvedimento lungo, ovverosia in caso di ritardo superiore ai 30 giorni, allora la sanzione si innalza ad un ottavo di quella massima, il che significa che è al 3,75%. Ricordiamo che il termine ultimo di fruizione del ravvedimento lungo è quello in corrispondenza del quale il contribuente presenta la dichiarazione relativa all’anno di imposta nel corso del quale la violazione è stata commessa.