Gli sportelli dell’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (Inps) diventano sempre di più telematici per quel che riguarda la presentazione delle domande per i servizi e per le prestazioni. In data odierna, lunedì 3 gennaio 2011, l’Istituto ha infatti reso noto che dall’1 gennaio 2011 le domande di disoccupazione ordinaria, ma anche quelle di accentramento della posizione contributiva, e di mobilità ordinaria, si presentano online. In questo modo i cittadini, ma anche le aziende, potranno evitare di recarsi presso gli Uffici dell’Inps nell’ambito di un processo di digitalizzazione che per l’anno in corso andrà a coinvolgere con gradualità tutte le tipologie di domande presentate all’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale. Contestualmente, tenendo conto delle difficoltà da parte di quei soggetti che, per qualsiasi motivo, sono impossibilitati all’utilizzo dei servizi online, l’Inps procederà ad un ulteriore potenziamento del contact center che risponde al numero gratuito 803164.
pensione
Contributi volontari: scadenza 31 marzo 2010
C’è ancora poco, pochissimo tempo per mettersi perfettamente in regola con il versamento dei contributi volontari per quel che riguarda il periodo che va da ottobre a dicembre 2009, ovverosia relativo al quarto trimestre dello scorso anno; il pagamento, in accordo con quanto rende noto e ricorda l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (Inps), deve essere infatti effettuato entro e non oltre la data tassativa del 31 marzo 2010. In merito a questa importanza scadenza l’Istituto porta all’attenzione il fatto che il saldo in ritardo, anche di un solo giorno rispetto alla scadenza, fa scattare la nullità del versamento stesso unitamente alla perdita del trimestre ai fini pensionistici che, quindi, non potrà più essere recuperato. In questi casi, l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale provvederà ai diretti interessati a restituire le somme pagate in ritardo senza alcuna aggiunta di interessi. Ma occorre allo stesso modo fare attenzione non solo alla scadenza di mercoledì prossimo, 31 marzo 2010, ma anche all’importo versato.
Enpals: previdenza per attrici, calciatori e non solo
Attori, dj, cantanti, registi, musicisti, gruppi di vario genere, sportivi professionisti? Dovete iscrivervi all’Enpals, il vostro ente previdenziale. Si tratta dell’Ente Nazionale di previdenza ed assistenza per i lavoratori dello spettacolo che gestisce l’assicurazione per l’invalidità, la vecchiaia ed i superstiti in favore di questi soggetti, in sostituzione di quella generale gestita dall’Inps. Se per gli altri lavoratori esiste L’INPS, per quelli dello spettacolo fa le sue veci l’Enpals, attraverso le sue strutture sparse sul territorio italiano. Devono iscriversi obbligatoriamente i lavoratori dipendenti, ma anche i lavoratori autonomi.
Artisti cosa dovete fare? Innanzitutto é da chiarire che non siete voi a dovervi iscrivere all’ENPALS: il vostro primo datore di lavoro, nel versare i contributi che vi deve, comunicherà all’ente il vostro numero di collocamento e vi verrà assegnato un codice. Voi potrete riconoscere questo codice recandovi presso una sede dell’ENPALS in qualsiasi parte d’Italia.
Inps: nuova procedura invalidità civile
Dal 1° gennaio 2010 cambierà la disciplina sull’invalidità civile in modo che a tutti i cittadini sia assicurata trasparenza ed equità nel trattamento. Ma non solo. Saranno intensificati i controlli per stabilire chi ha veramente bisogno della pensione ed evitare quindi che invalidi fasulli percepiscano redditi che spetterebbero ad altri. Si cercherà in oigni modo di evitare qualsiasi forma di frode.
L’incremento costante sia del numero dei beneficiari, che dai circa 2,5 milioni del 2008 arriverà nel 2009 a sfiorare i 3 milioni – afferma il presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua – sia della spesa, che crescerà dai circa 15 miliardi di euro pagati nel 2008 ai 16,2 miliardi di euro previsti per il 2009, ha suggerito all’Istituto di farsi promotore di una iniziativa nei confronti del governo, che è stata recepita con l’emanazione della nuova disciplina contenuta nell’art. 20 della legge 102 del 3 agosto 2009, il cosiddetto “decreto anticrisi”.
Pensione di anzianità: diminuiscono le richieste
Per ottenere la pensione di anzianità, attualmente i requisiti richiesti sono 35 anni di contributi e 58 anni di età. Chi non ha raggiunto i 58 anni di età, può comunque ottenere la pensione se vanta 40 anni di contribuzione. E’ finalmente arrivato il momento, dopo tanti anni di lavoro é giunta l’ora per poter chiedere la vostra pensione, non dovrete finalmente più lavorare ma avrete il vostro stipendio ogni mese. Che ne dite finalmente di prendere una vacanza dedicata al relax? Eppure sembra che molti vi rinuncino, non alla pensione ovviamente.
L’ultima tendenza dimostra che le pensioni anticipate, quelle cosiddette «d’anzianità», registrano una fortissima diminuzione. I dati sono resi noti direttamente dall’Inps che sottolinea che gli assegni liquidati nei primi cinque mesi del 2009 sono stati circa 43mila, lo scorso anno invece durante lo stesso periodo sono stati 132 mila.
Fisco: l’italiano medio dichiara 18.300 euro l’anno
Solo il 10% degli italiani paga oltre la metà delle tasse di tutto il Paese, ossia quasi 70 miliardi di euro. Lo conferma uno studio del dipartimento delle Finanze del ministero dell’Economia, basato sulle ultime dichiarazioni dei redditi disponibili, ovvero quelle del 2007 sull’anno di imposta 2006. Secondo l’indagine un contribuente su tre paga poco più di 800 euro al mese, e uno su quattro rientra nella cosiddetta «no tax area» (cioè non paga imposte a causa del basso reddito e dell’effetto delle deduzioni e delle detrazioni). Vediamo nello specifico i dati della rilevazione: