Che ne direste se lo Stato italiano organizzasse una lotteria per chi paga le tasse in anticipo? Si potrebbe dire addio all’evasione fiscale? Ci sarebbe una corsa agli sportelli dell’Erario? Ci stanno provando gli inglesi: il fisco della terra della regina Elisabetta ha organizzato una lotteria, primo premio 100mila sterline, dedicata a chi presenta la dichiarazione dei redditi con 60 giorni di anticipo rispetto alla scadenza. In questo modo i cittadini saranno incentivati a pagare più velocemente e lo Stato risparmierà il denaro che si spenderebbe con l’invio di documenti a ridosso dell’ultimo giorno utile per versare le imposte. Almeno questo é l’obiettivo.
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Un premio per chi paga le tasse
Un promessa che non passerà certo in osservata per i contribuenti che pagano le tasse senza cercare passacondotti e altri mezzi per evadere. Una promessa che dovrà necessariamente essere mantenuta e che susciterà sicuramente il contento della popolazione. Il direttore dell’Agenzia delle entrate, Attilio Befera, in televisione a Otto e mezzo (La7) ha fatto questa proposta: occorre pensare a un meccanismo premiale, una sorta di encomio per chi è in regola con il fisco e ha sottolineato questa intenzione anche nel corso di un’intervista a Radio 2.
Bonus previdenziale per chi non licenzia
Bisogna far fronte alla crisi e ognuno lancia la sua proposta. Una moratoria dei licenziamenti e il rinnovo dei contratti a termine é la proposta lanciata dalla Uil. In cosa consiste? Si potrebbe introdurre un premio per le imprese che non effettuano licenziamenti. Il premio sarà riconosciuto a quelle realtà imprenditoriali che per almeno un anno non licenzieranno o che si impegneranno a rinnovare i contratti a termine in scadenza.
Il premio – precisa il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti -andrebbe alle aziende sotto forma di un bonus previdenziale, che e’ molto piu’ efficace di un bonus fiscale perche’ da’ un vantaggio immediato alle imprese e puo’ essere modulato. Il bonus é una proposta non illimitata nel tempo, e avrebbe costi contenibili in 1 mld di euro. Bisogna fare di tutto per mantenere l’occupazione e le strutture produttive delle imprese. Inoltre occorre un uso della cassa integrazione guadagni molto più elastico, evitando che il ricorso anche ad una sola giornata di cassa integrazione incida per una intera settimana sulle 52 disponibili. Occorre infine velocizzare le procedure che attengono al pagamento effettivo della cig, evitando che, come avviene ora, il sussidio effettivo venga corrisposto solo dopo alcuni mesi dalla collocazione in cassa integrazione guadagni: il 60% del contributo deve essere corrisposto già dal primo mese.