Ravvedimento operoso: come ridurre le sanzioni ed estinguere i reati

Regolarizzare le dichiarazioni rese, correggere i propri errori. Conviene? Si. Soprattutto dal primo gennaio 2015, per quanto concerne le nuove regole che disciplinano i rapporti tra Fisco e contribuenti in termini di errori e sanzioni nonché in termini di reati. Reati che si possono evitare o, in casi estremi, alleggerire.

Come sanare col Ravvedimento gli errori in Unico 2014, 730, Tasi e Imu

È  possibile ancora pagare le tasse sulla casa, Imu e Tasi, con ravvedimento operoso nel primo caso. Per la Tasi è stata stabilita un’altra proroga, dopo quella del 16 ottobre per i Comuni che entro maggio non hanno deliberato le nuove aliquote, e che segue in questo secondo caso le date fissate da ogni amministrazione comunale, per l’Imu non c’è nessuna proroga, per cui il pagamento in ritardo sarà con sanzioni ed interessi da aggiungere alla somma di tassa da versare.

Regno Unito, il Fisco introduce il Contractual Disclosure Facility

 Il Fisco britannico ha deciso di essere più buono, ma non in maniera eccessiva. Il principio di fondo è uno solo, vale a dire che le incriminazioni tributarie possono essere sospese attraverso un apposito ravvedimento, ma comunque le sanzioni pecuniarie rimarranno sempre valide: non vi sarà dunque una incriminazione automatica per coloro che si saranno macchiati di evasione fiscale, ma i contatti con l’amministrazione finanziaria e la presentazione di documenti volti a certificare la situazione saranno ritenuti due comportamenti giusti e di cui tenere conto. La particolarità delle sanzioni, però, è stata introdotta per non essere troppo permissivi nei confronti di quei contribuenti che hanno provocato un danno evidentemente molto grande alle casse dello Stato.