La data del 30 novembre, ormai sempre più vicina, si caratterizza per una serie di scadenze fiscali molto importanti: una di esse è senza dubbio quella relativa ai cosiddetti paesi “black list”. In pratica, tutti quei contribuenti che sono soggetti passivi dell’Iva e che pongono in essere delle operazioni nei riguardi di operatori economici che hanno sede o residenza in tali stati devono rispettare un obbligo ben preciso.
regimi fiscali agevolati
Agevolazioni fiscali nel mirino con la manovra
Ben 70 miliardi di euro. E’ questo, a regime, l’ammontare della maxi-manovra di correzione dei conti pubblici, spalmata su tre anni, dal 2012 al 2014, che comporterà nuovi sacrifici da parte degli italiani. Tra questi sacrifici c’è anche una raffica di tagli alle agevolazioni fiscali, a tutto campo, dopo che la manovra correttiva stessa è stata ulteriormente rafforzata, all’ultimo momento, prima dell’approvazione al Senato della Repubblica, per dare una risposta ai mercati. Nei giorni scorsi, infatti, si è scatenata la tempesta in Italia sia sull’azionario, sia sui titoli di Stato, Bot, Cct e Btp per intenderci, venduti clamorosamente come se fossero delle azioni. Adesso la situazione si è stabilizzata, sperando che non ci siano nuovi attacchi, e che di conseguenza i contenuti della manovra siano sufficienti per allontanare gli speculatori, spesso hedge funds, dal nostro Paese.
Opere antiquarie: l’Iva ridotta per le importazioni
L’Agenzia delle Entrate in data odierna, lunedì 17 maggio 2010, ha emesso una importante Circolare, la numero 24/E, che mira a fare chiarezza riguardo al pagamento dell’imposta sul valore aggiunto (Iva) agevolata per le importazioni di beni di antiquariato, ovverosia francobolli, opere d’arte, pitture ed altri oggetti aventi delle caratteristiche “ultracentenarie”, e per le quali non sussiste l’obbligo di rilascio di un apposito certificato da parte del Mibac, il ministero per i Beni e le Attività culturali. Per questi tipi di opere, la Circolare “apre” infatti la strada all’Iva ridotta al 10% superando ogni difficoltà di natura operativa che al riguardo è stata riscontrata e segnalata dall’Agenzia delle Dogane. I chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate sono strettamente legati all’entrata in vigore del Codice dei beni culturali e del paesaggio, in virtù del quale il rilascio dell’apposito certificato avviene solo ed esclusivamente se il bene risulta essere individuato dallo stesso Codice.
Cinque per mille: anche le erogazioni alle onlus valgono come beneficienza
Attraverso la risoluzione 192/E, l’Agenzia delle Entrate è tornata a parlare di cinque per mille e dei relativi regimi fiscali agevolati: secondo quanto emerge dal documento, anche quelle erogazioni che derivano dalle quote del cinque per mille, infatti, e da destinare a organismi senza scopo di lucro (le famose onlus) rappresentano una forma di attività di beneficienza e consentono di ottenere i benefici fiscali conseguenti, nel rispetto comunque di determinate e precise condizioni. La nozione e delimitazione del concetto di beneficienza sono attualmente inserite nell’articolo 30 del decreto anti-crisi: gli enti che possono mantenere la qualifica di onlus, e quindi usufruire del regime fiscale agevolato, sono, anzitutto gli enti che offrono erogazioni gratuite in denaro o natura direttamente ai più poveri, ma anche quei soggetti che concedono erogazioni in favore degli enti senza scopo di lucro e che operano, in particolare, in settori di utilità sociale. Come aveva già precisato una precedente circolare dell’Agenzia, gli enti destinatari di queste erogazioni devono essere senza scopo di lucro ed operare in particolari settori di assistenza sanitaria e sociale, dell’istruzione e sport dilettantistico.