Auto di lusso e imbarcazioni: scoperta evasione in Toscana

 La storia è sempre la stessa: al Fisco vengono dichiarati pochi “spiccioli”, e poi nella vita di tutti i giorni si circola su auto di grossa cilindrata, rigorosamente di proprietà, o si naviga in mare a bordo di uno yacht. E visto che questi casi in Italia non sono per nulla circoscritti, oramai l’Amministrazione Finanziaria ha messo in atto una vera e propria “offensiva” ai danni di chi presenta una dichiarazione dei redditi come un contribuente “normale”, mentre poi lo stile di vita è a dir poco agiato e la capacità di spesa è molto elevata. Su tali basi, in Toscana, la Direzione Regionale delle Entrate ha reso noto d’aver scoperto un’evasione pari a ben 15 milioni di euro, a carico di quasi 1.300 contribuenti, nel corso di altrettanti accertamenti sintetici nei primi dieci mesi di quest’anno.

Tasse: Regione Toscana, sono più basse

 In Toscana, grazie anche ad un bilancio per la sanità che è in pareggio, c’è la più bassa pressione fiscale tra tutte le Regioni a statuto ordinario, e con l’esclusione della Basilicata che può far leva sulle royalties del petrolio. A metterlo in evidenza è l’Amministrazione regionale nel precisare che in Toscana è più bassa sia la pressione fiscale da Irap, sia quella legata alle addizionali Irpef che, tra l’altro, con l’eccezione del bollo, sono le uniche due tasse sulle quali la Regione Toscana può intervenire. E così in Toscana, oltre alle aliquote fiscali base, per il prossimo anno un contribuente toscano pagherà solamente, in media, 16,30 euro l’anno, ovverosia 23 euro in meno della Regione veneto, 44,5 in meno rispetto alla Lombardia, 67,8 euro in meno rispetto ad un contribuente dell’Emilia-Romagna, e ben 162 euro in meno rispetto ad un cittadino residente nella Regione Lazio.

Residenze fittizie: Toscana, i contribuenti si “spostano” in Uruguay

 E’ l’Uruguay il “paradiso fiscale” preferito dai contribuenti della Regione Toscana che in maniera illecita sfruttano le residenze fittizie all’estero per dribblare il Fisco italiano e per avvalersi della fiscalità privilegiata del Paese “ospitante”. Il dato emerge da quanto rivela la Direzione Regione Toscana dell’Agenzia delle Entrate dopo che nel mirino del Fisco ci sono ben 1.200 nominativi da controllare perché sospettati proprio di essersi avvalsi della fiscalità privilegiata con la residenza fittizia all’estero. In particolare, le violazioni rilevate e da accertare con approfondimenti riguardano gli anni 2006, 2007 e 2008; di questi 1.200 nominativi, come accennato, ben 216 hanno scelto l’Uruguay come “Paese rifugio” per pagare meno tasse, ed a seguire tra le mete preferite c’è Monaco e poi il Costarica.

Evasione fiscale: accertamenti a tappeto su chi simula l’espatrio

 Anche nella Regione Toscana non mancano i contribuenti con il vizietto dei “paradisi fiscali”; sono ben 1.200, infatti, i nomi di contribuenti della regione sui quali l’Amministrazione finanziaria provvederà ad effettuare dei controlli. A darne notizia è la Direzione Regione Toscana dell’Agenzia delle Entrate, precisando che trattasi di contribuenti sui quali, potenzialmente, pendono situazioni elusive ed evasive in quanto avrebbero nella sostanza simulato l’espatrio quando invece l’Italia è rimasta come centro dei propri affari e dei propri interessi sia a livello familiare, sia economico. Nel dettaglio, l’indagine è concentrata sui quei contribuenti “sospetti” che negli anni 2006, 2007 e 2008, hanno dichiarato di avere la residenza in un Paese a fiscalità privilegiata nonostante l’esercizio di attività fiscalmente rilevanti in Italia. Sui 1.200 nominativi, di conseguenza, l’Agenzia delle Entrate procederà con l’apertura di tutta una serie di attività istruttorie finalizzate sia ad accertare, sia a quantificare i fenomeni di evasione fiscale realmente perpretata dai contribuenti nel mirino del Fisco.

Rimborsi fiscali per i contribuenti della Regione Toscana

 Anche nella Regione Toscana tanti contribuenti si apprestano a ricevere o hanno già ricevuto a mezzo posta le notifiche per i rimborsi fiscali; le persone fisiche interessate nella Regione ai rimborsi sono ben 50 mila per un ammontare complessivo di tasse restituite pari a ben 35 milioni di euro. L’importo medio di ogni istanza di rimborso è pari a 710 euro, e la Direzione regionale delle Entrate, a tal fine, ricorda ai contribuenti di stare molto ma molto attenti alle truffe via posta elettronica. Sono stati infatti rilevati messaggi e-mail truffa in cui si chiede ai contribuenti, per accedere ai rimborsi, di inviare i propri dati e le proprie coordinate bancarie; ma trattasi chiaramente di una frode bella e buona visto che l’Agenzia delle Entrate, e nessuna delle sue Direzioni regionali, richiede mai e poi mai informazioni e dati di qualsiasi tipo da inoltrare a mezzo posta elettronica.