I finanzieri alle prese con i paradisi fiscali

 Più di 4,5 miliardi di euro: è questo l’ammontare esatto che la Guardia di Finanza ha quantificato per quel che concerne i redditi che non sono stati dichiarati, ma comunque scoperti nei primi cinque mesi di questo anno. Il recupero in questione non è casuale, visto che si sta facendo riferimento al contrasto agli illeciti tributari internazionali che le Fiamme Gialle hanno intensificato da diverso tempo a questa parte. Insomma, i paradisi fiscali esercitano ancora un appeal fortissimo sui contribuenti del nostro paese. Nel dettaglio, si ricorre soprattutto a delle stabili organizzazioni, con le società estere che non provvedono a dichiarare nulla, senza dimenticare le residenze in questi stessi “paradisi”.

Fisco Abruzzo: patto anti-evasione, nuovi Comuni aderiscono

 E’ stato stipulato un nuovo patto anti-evasione, nella Regione Abruzzo. Trattasi della collaborazione per la lotta ed il contrasto all’evasione fiscale tra l’Amministrazione finanziaria dello Stato e le municipalità; nello specifico caso trattasi della stipula del patto anti-evasione, nella Regione, tra l’Agenzia delle Entrate ed i Comuni di Sant’Omero e di Teramo. Il Fisco ed i due Comuni abruzzesi, sulla base del patto antievasione, ora potranno scambiarsi dati ed informazioni al fine di andare ad evidenziare fatti rappresentativi di capacità contributiva attraverso le cosiddette segnalazioni qualificate. Trattasi, nello specifico, di potenziali situazioni evasive, ad esempio, in quanto il tenore di vita del contribuente risulta essere palesemente incompatibile con il reddito dichiarato al Fisco. Per quel che riguarda i settori economici per cui è attivo il patto antievasione, questi spaziano dal commercio all’edilizia e passando per le libere professioni ed in generale attività per cui si individuano potenziali situazioni evasive e, quindi, rientranti nell’economia sommersa.

Agenzia Entrate: Emilia-Romagna, nuovi Comuni caccia-evasori

 La primavera è propizia per il Fisco nell’ambito dell’alleanza anti-evasione con i Comuni italiani. Solo nella Regione Emilia-Romagna, infatti, la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate ha reso noto nella giornata di ieri, mercoledì 18 maggio 2011, che altri 14 Comuni hanno aderito al patto anti-evasione siglato nei mesi scorsi dal Fisco con l’ANCI, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani. Trattasi, nello specifico, dei Comuni di Campagnola Emilia e Rio Saliceto in Provincia di Reggio Emilia; Mordano, Minerbio, Malalbergo, Dozza e Castello d’Argile in Provincia di Bologna; il Comune di Montechiarugolo e quello di San Secondo Parmense in Provincia di Parma; il Comune di Sassuolo e quello di Palagano in Provincia di Modena;  Roncofreddo ed il Comune di Montiano in Provincia di Forlì-Cesena; Vigarano Mainarda in Provincia di Ferrara. Con questa nuova campagna di adesioni antievasione tra il Fisco e gli Enti Locali i Comuni “caccia-evasori” nella Regione Emilia-Romagna salgono così a quota 238, ovverosia al 68% del totale.

Evasione fiscale e residenze societarie fittizie

 Un’azienda che fa affari e prende le decisioni in Italia, non può ingannare il Fisco andando invece a “trasferire” in un Paese estero non solo la sede, ma anche tutti i conti correnti bancari, le utenze, e tutti i verbali relativi alle assemblee e tutti gli altri elementi formali. Questo è quanto, in particolare, è emerso a Savona, dove la competente Commissione tributaria provinciale ha dato ragione all’Agenzia delle Entrate in merito ad un’azienda ligure con la residenza palesemente “esterovestita”. Secondo quanto rivela la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entate della Liguria con una nota, la decisione dei giudici ha permesso al Fisco, tra imposte e sanzioni, il recupero di somme pari ad oltre un milione di euro.

Fatture false: Entrate Lazio scova maxi-evasione

 Ben 25 società coinvolte in un giro di fatture false per un controvalore fittizio, e quindi fraudolento, pari a diverse centinaia di milioni di euro. Questo è quanto ha scoperto e reso noto nei giorni scorsi la Direzione regionale delle Entrate del Lazio nell’ambito di quella che è stata denominata come l’operazione “Brasil Paper”; questo perché il meccanismo truffaldino è stato quello delle cosiddette “cartiere“, e perché queste società di comodo, ben sei, risultavano essere intestate a dei cittadini brasiliani. L’evasione scoperta dal Fisco, quindi, non solo ha generato dei danni nelle casse dell’Erario, ma ha altresì portato a distorsioni della concorrenza proprio per effetto di queste fatture false per centinaia di milioni di euro. Nel dettaglio, l’indagine messa a segno dal Fisco ha portato all’emersione di un’evasione sulla sola imposta sul valore aggiunto (IVA) pari ad oltre 200 milioni di euro a fronte di costi indeducibili, a valere sugli anni dal 2006 al 2009, pari ad oltre 500 milioni di euro.

Fisco e Comuni: Emilia-Romagna, nuove alleanze

 Nella Regione Emilia-Romagna oltre sei Comuni su dieci sono “caccia-evasori” in virtù della sottoscrizione dell’alleanza anti-evasione con l’Agenzia delle Entrate che a sua volta nei mesi scorsi ha siglato al riguardo un protocollo d’intesa con l’ANCI, Associazione Nazionale Comuni Italiani. Nel dettaglio, la percentuale, per un totale di 219 Comuni emiliano-romagnoli, è salita al 63% per effetto delle new entry rappresentate, in ordine di tempo, dai Comuni di Castiglione dei Pepoli, in Provincia di Bologna, Rolo in Provincia di Reggio Emilia, ed in quella di Modena i Comuni di Ravarino, Fiorano Modenese e Bomporto. In termini di popolazione, gli accordi con i Comuni emiliano-romagnoli “coprono” attualmente oltre 3,7 milioni di cittadini residenti, ovverosia l’85% del totale regionale. Ricordiamo che la collaborazione tra Fisco e Comuni porta questi ultimi a poter incassare, in base ai controlli scattati con le cosiddette segnalazioni qualificate, il 33% delle maggiori somme riscosse dal Fisco a titolo definitivo.

Comuni caccia-evasori: in Emilia-Romagna salgono a 214

 Continuano ad aumentare nella Regione Emilia-Romagna i Comuni “caccia-evasori”, ovverosia quelli che, a seguito della stipula di un apposito accordo con il Fisco, scendono direttamente in campo, congiuntamente con l’Agenzia delle Entrate, nella lotta e contrasto all’evasione fiscale. In accordo con quanto reso noto nella giornata di ieri dalla Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate dell’Emilia-Romagna, si registrano tre new entry che fanno salire i Comuni caccia-evasori a quota 214, corrispondenti ad oltre il 60% dei Comuni presenti sul territorio regionale. Trattasi, nello specifico, dei comuni di Castel Maggiore, Ozzano e Argelato a seguito dell’adesione ad un apposito protocollo di intesa che nei mesi scorsi l’Agenzia delle Entrate ha siglato con l’ANCI, Associazione Nazionale Comuni Italiani. Questo dopo la recente adesione di Bagno di Romagna, in Provincia di Forlì-Cesena, Montefiore Conca in Provincia di Rimini, San Giorgio Piacentino in Provincia di Piacenza e San Lazzaro di Savena in Provincia di Bologna.

Fisco Emilia-Romagna: alleanza Comuni-Entrate si rafforza

 Continuano ad aumentare nella Regione Emilia-Romagna i cosiddetti “Comuni caccia-evasori“, ovverosia quelli che con l’Agenzia delle Entrate hanno siglato l’apposito protocollo d’intesa che attiva una collaborazione finalizzata a contrastare sul territorio l’evasione fiscale. Al riguardo, infatti, la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate dell’Emilia-Romagna ha reso noto che si sono aggiunti altri quattro Comuni caccia-evasori: Bagno di Romagna, in Provincia di Forlì-Cesena, Montefiore Conca in Provincia di Rimini, San Giorgio Piacentino in Provincia di Piacenza e San Lazzaro di Savena in Provincia di Bologna. L’adesione dei Comuni all’alleanza anti-evasione segue quella che la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate dell’Emilia-Romagna ha stipulato con l’ANCI, Associazione Nazionale Comuni Italiani.

Fisco Emilia-Romagna: Comuni caccia-evasori a quota 207

 Continua ad aumentare nella Regione Emilia-Romagna il numero di Comuni cosiddetti caccia-evasori. Le ultime new entry, in accordo con quanto riportato in data odierna da FiscoOggi, la rivista telematica dell’Agenzia delle Entrate, sono rappresentate dai Comuni di Sarsina, in Provincia di Forlì-Cesena, il Comune di San Clemente, in Provincia di Rimini, San Giorgio di Piano, in Provincia di Bologna, ed il Comune di Monte San Pietro sempre in Provincia di Bologna. Con questi altri quattro nuovi ingressi il numero di Comuni caccia-evasori sul territorio regionale sale a quota 207 nell’ambito di un’intesa siglata tra il Fisco e le Amministrazioni Comunali così come previsto da un accordo a carattere nazionale siglato nei mesi scorsi dall’Agenzia delle Entrate con l’ANCI, Associazione Nazionale dei Comuni Italiani per contrastare congiuntamente l’evasione fiscale. In termini percentuali, sul totale, la quota di Comuni caccia-evasori sfiora attualmente il 60% e, probabilmente, nuovi ingressi si registreranno nelle prossime settimane.

Fisco Lombardia: patto antievasione con il Comune di Como

 In Lombardia nei giorni scorsi un altro Comune è diventato “caccia-evasore”. Trattasi, nello specifico, del Comune di Como che giovedì scorso, 21 ottobre 2010, ha siglato il “patto antievasione” con la Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate che attiva, in materia di accertamento tributario, la partecipazione tra i due Enti. A seguito della stipula di una apposita convenzione, quindi, anche il Comune di Como potrà andare ad incassare, in funzione delle segnalazioni qualificate pervenute al Fisco, il 33% delle maggiori imposte che saranno recuperate dall’Agenzia delle Entrate a titolo definitivo. Le segnalazioni qualificate, lo ricordiamo, sono delle situazioni anomale inviate dai Comuni al Fisco, a seguito di un’attività di controllo e scambio di informazioni e di dati con le Entrate, con i dipendenti comunali che si occupano di tale attività che, tra l’altro, può far leva sul know-how dell’Amministrazione finanziaria dello Stato nell’attività di controllo.

Evasione fiscale: Veneto, Fisco scopre nuove truffe

 Nella Regione Veneto l’Agenzia delle Entrate nei giorni scorsi ha reso noto d’aver messo a segno, in materia di lotta e di contrasto all’elusione ed all’evasione fiscale, dei nuovi “colpi”, a partire da quello che a Rovigo ha portato al recupero di oltre 700 mila euro che sono stati versati da parte di strutture sanitarie private con sede in Italia che, attraverso la tecnica evasiva delle “cartiere”, si facevano emettere fatture false da una società di Madeira con il chiaro intento di alleggerire il carico fiscale. In particolare, nel mirino del Fisco sono finiti tre centri medici e di fisioterapia, convenzionati con il Servizio Sanitario Nazionale, che sono stati oggetto di accertamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate di Rovigo che ha rilevato l’inserimento a bilancio di fatture, per costi inesistenti sostenuti, emesse dalla cartiera portoghese.

Evasione fiscale: Comune di Montebello Jonico, alleanza con le Entrate

 Continuano ad aumentare nella Regione Calabria i Comuni che hanno stretto l’alleanza anti-evasione con l’Agenzia delle Entrate. L’ultima new entry in ordine di tempo, in accordo con quanto reso noto dalla Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate della Calabria, è il Comune di Montebello Jonico che quindi collaborerà attivamente con il Fisco sulla base di principi che, nell’ambito della lotta all’evasione fiscale, sono quelli dell’efficienza, dell’economicità e della collaborazione a livello amministrativo; il tutto con il vantaggio non indifferente, a favore del Comune di Montebello Jonico, di poter incassare, in ottemperanza alla norme contenute nella Legge numero 22 del 29 luglio scorso, il 33% delle maggiori somme tra imposte, sanzioni ed interessi che il Fisco recupererà a titolo definitivo dall’invio delle segnalazioni qualificate inerenti situazioni potenzialmente evasive.

Evasione: Calabria, aumentano i Comuni alleati con il Fisco

 Continuano ad aumentare nella Regione Calabria i Comuni che si sono alleati con il Fisco nella lotta all’evasione fiscale. Dopo la recente adesione dei Comuni di Scalea, di Pallagorio e di San Nicola dell’Alto, infatti, anche quello di Roccella Jonica ha firmato il protocollo d’intesa che, lo ricordiamo, permette agli Enti locali di poter incassare il 33% delle somme recuperate in base alle segnalazioni qualificate inviate dai Comuni. Complessivamente salgono così a 22, per il momento, i Comuni della Regione Calabria alleati con il Fisco nell’ambito dell’adesione per mezzo della stipula di un protocollo d’intesa partita nel corso del 2009 affinché si attivi un canale di scambio di informazioni tra gli Enti locali e l’Amministrazione finanziaria dello Stato con l’obiettivo di mettere a punto azioni di accertamento e di contrasto all’evasione fiscale secondo i migliori standard ed principi di efficienza, economicità e collaborazione amministrativa per quello che a livello fiscale altro non è che una anticipazione del federalismo.

Agenzia Entrate e Comune Scalea: accordo lotta all’evasione

 Durerà fino al 31 dicembre di quest’anno, nella Regione Calabria, un accordo antievasione che nei giorni scorsi hanno firmato la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate da un lato, ed il Comune di Scalea dall’altro. Nell’ambito dell’efficienza, della collaborazione amministrativa, e dei principi di economicità delle azioni di controllo in materia di lotta all’evasione fiscale, tra il Comune di Scalea e l’Agenzia delle Entrate potrà così attivarsi un canale di scambio di dati ed informazioni che porterà il Comune della Calabria ad incassare il 33% dalle somme che il Fisco recupererà a titolo definitivo dalle operazioni di accertamento fiscale che sono legate all’invio da parte dell’Amministrazione cittadina di segnalazioni qualificate. La trasmissione dei dati e lo scambio di informazioni avverrà via Web e nel pieno rispetto degli standard di protezione dei dati personali. In particolare, al fine di inviare al Fisco le segnalazioni qualificate, l’Agenzia delle Entrate metterà a disposizione del Comune di Scalea i contratti di locazione degli immobili, i contratti di acqua luce e gas disponibili, nonché le dichiarazioni di successione.