Scudo fiscale o riciclaggio di Stato?

 Lo scudo fiscale varato con il D.L. n. 78/2009 si rivolge alle persone fisiche e agli altri soggetti fiscalmente residenti nel territorio dello Stato che, prima del 31 dicembre 2008, hanno esportato all’estero capitali in violazione degli obblighi valutari e tributari.

Grazie allo scudo fiscale sarà possibile far emergere denaro e attività di natura finanziaria e patrimoniale. La regolarizzazione é tuttavia consentita però solo nel caso in cui le attività siano detenute in Paesi dell’Unione Europea e che permettono un effettivo scambio di informazioni in via amministrativa. Proprio su questo punto occorre chiarire che non opera nessun tipo di regolarizzazione con la Svizzera.

Conai e Autogrill per una corretta gestione dei rifiuti

 Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi) è il consorzio privato senza fini di lucro costituito dai produttori e utilizzatori di imballaggi che persegue l’obiettivo di recupero e riciclo dei materiali di imballaggio previsti dalla legislazione europea. Conai garantisce il passaggio da un sistema di gestione basato sulla discarica a un sistema integrato di gestione basato sul recupero e sul riciclo dei rifiuti di imballaggio.

Autogrill e Conai hanno lanciato solo poche settimane fa “Destinazione Ambiente”, un progetto che invita il viaggiatore a fare la raccolta differenziata anche in autostrada, separando i rifiuti da destinare al recupero e al riciclo. Sono 200 milioni le persone che ogni anno sostano nelle aree Autogrill.

Evasione fiscale: giro di vite sulle triangolazioni con i Paesi “off-shore”

 Nei primi cinque mesi del 2009, la Guardia di Finanza ha scovato triangolazioni con i Paesi “off-shore” e capitali, detenuti in Paesi esteri, per a ben 3,1 miliardi di euro. E nell’ambito delle operazioni a contrasto del riciclaggio e dell’usura, sono stati intercettati al confine ben 390 milioni di euro di capitali non dichiarati nell’ambito delle azioni di controllo sulle frontiere terrestri e marittime. Il fatto è che con l’inasprirsi della crisi tendono ad aumentare anche le operazioni illecite, e di conseguenza la Guardia di Finanza ha allo stesso modo inasprito e potenziato i controlli ed i monitoraggi su tutti i fronti, contribuendo anche al maggior incasso per l’Erario di imposte su redditi mai dichiarati. All’interno del nostro Paese, non a caso, solo nei primi cinque mesi di quest’anno la Guardia di Finanza ha scovato redditi per ben 13,7 miliardi che sono stati nascosti al fisco; ben 3.200 sono stati gli evasori stanati dalla GDF, e di questi ben 1.200, per aver superato le soglie di punibilità, sono stati denunciati alle Procure della Repubblica.