Ladispoli: Ici inalterata e sgravi fiscali per pensionati

 Il comune di Ladispoli in provincia di Roma lascia l’Ici inalterata alla stessa percentuale dello scorso anno (l’ICI grava sul valore del fabbricato con una percentuale fissa decisa dal Comune con una apposita delibera del Consiglio Comunale) ed esonera dall’Irpef i lavoratori dipendenti che non superano gli 8.000 euro di imponibile e i pensionati che non superano i 15.000 euro di imponibile. Sono stati questi i primi punti inerenti il bilancio preventivo 2010 e approvati nei giorni scorsi dal consiglio comunale di Ladispoli.

Votando queste delibere – ha affermato l’assessore al bilancio, Giovanni Crimaldi – il consiglio comunale di Ladispoli ha voluto tenere conto del periodo di crisi e di ristrettezze economiche che stiamo vivendo. Sono tanti, soprattutto i pensionati, che hanno delle grosse difficoltà ad arrivare a fine mese. Nella redazione del documento contabile del comune abbiamo tenuto conto della volontà dell’Amministrazione comunale di lasciare invariate le tariffe e tasse comunali e di razionalizzare le spese future.

Tarsu: a Roma nuovi aumenti

 La tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, abbreviata in TARSU, è applicata sulla base del costo totale del servizio di raccolta e successivo smaltimento dei rifiuti e usa come parametro la superficie dei locali. La tassa è pagata al Comune per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, oltre che di spazzamento delle strade pubbliche.

Dall’anno prossimo a Roma per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti si pagherà di più. Lo si legge nel documento di programmazione finanziaria 2010-2012 messo a punto dal nuovo assessore comunale al Bilancio, Maurizio Leo:

Sui turisti incombe la tassa di soggiorno

 Più turisti e più spese. Lo sviluppo del turismo ha positive conseguenze sull’occupazione ed anche sul Pil di un Paese, ma rende inevitabilmente necessari una serie di servizi. Ecco quindi che si profila un aumento fisiologico delle spese che l’amministrazione deve affrontare in termini di servizi.

Così il governo pensa a una tassa sul turismo, che probabilmente non si chiamerà così ma si tratterà comunque di un contributo che il turista dovrà pagare per soggiornare nel Belpaese. Probabilmente il turista sarà inoltre ignaro della tassa poichè questa sarà inclusa nel costo dell’alloggio e dovrebbe variare in base alle stelle dell’hotel (da uno a cinque euro al giorno).

Roma: tassa sui monumenti e canone Rai

 Siete innamorati del Colosseo e per la pubblicità del vostro ristorante avete deciso di usare come sfondo proprio un’immagine del capolavoro romano? Fatelo, ma sappiate che l’assessore alla Cultura Umberto Croppi ha proposto una modifica della legge Ronchey, che copra opere d’arte comunali e non solo ministeriali:

Una commissione sta studiando delle nuove tariffe per l’uso dei monumenti di Roma a fini pubblicitari. Inoltre, si sta pensando a far pagare l’utilizzo delle immagini delle opere d’arte del Comune di Roma. Le tariffe per chi vorrà utilizzare l’immagine di monumenti come per esempio fontana di Trevi saranno molto più alte rispetto all’attuale tariffario.

Tassa sulle cremazioni a Roma

 In Italia hanno deciso di far rivoltare nostri cari nella tomba. Dopo la “tassa sui morti” in provincia di Napoli, anche il capoluogo ha deciso di non lasciar in pace coloro che sono passati a miglior dimora ai quali fa recapitare una bella tassa, che però incomberà ovviamente non sui diretti interessati ma sugli interdetti eredi.

Oltre alla tassa sui matrimoni, che il sindaco Alemanno si e’ subito rimangiato dopo la denuncia del Pd, ha posto una tassa anche sulle cremazioni che fino ad oggi erano gratuite per i romani (a pagamento solo per i non residenti)”.

Commenta il consigliere comunale del Pd Athos De Luca, Vicepresidente della Commissione Ambiente.

Veloce la risposta di Federico Guidi, presidente della commissione Bilancio del Comune di Roma:

Tassa sul matrimonio a Roma? Alemanno: No grazie

 Desiderate sposarvi nella città più bella del mondo? Tutto ha un prezzo e dopo spese ricevimento, abiti, fedi e luna di miele, arriva anche la tassa sul matrimonio. Qualcuno ha pensato di introdurre nella città di Roma un aumento delle tariffe per gli sposi da weekend (causa straordinari dei dipendenti). La proposta era stata infatti inserita all’interno della manovra finanziaria. La tassa imponeva si anche ai romani, come già accade per i non residenti, la celebrazione delle nozze programmate nei week-end (200 euro) e nei giorni feriali fuori dagli orari previsti (150 euro). E non erano pochi i romani “costretti” a sposarsi nel week end dato che la settimana era spesso occupata.

Ecco come commentava il consigliere comunale di Roma del Pd, Athos De Luca: