Tasse in aumento per Ryanair?

 Non sono pochi gli esempi e i precedenti che riguardano le tasse di Ryanair, la più celebre tra le compagnie aeree low cost: in particolare, proprio un anno fa ha fatto molto discutere la tassa sull’obesità. In aggiunta, non si può nemmeno dimenticare quando Ryanair ha alzato le proprie tariffe e annunciato due nuove tasse. Stavolta, invece, l’appellativo di “tassa Ryanair” se lo è meritato un provvedimento che è contenuto all’interno del Decreto Sviluppo. In effetti, il primo comma dell’articolo 38 (quello dedicato alle disposizioni finanziarie per la precisione) fa riferimento al diritto aeronautico.

Fa discutere la tassa sull’obesità di Ryanair, che smentisce

 In realtà non c’è nulla di confermato, ma sembra, almeno da quello che si legge anche su autorevoli giornali, che la celebre compagnia aerea abbia chiesto una tassa o comunque una maggiorazione sul costo del biglietto a una signora… diciamo in carne. La donna in questione si chiama Rita Calzona, la quale, dopo aver acquistato on-line un biglietto Ryanair Parigi-Roma, arrivata al check-in dell’aeroporto Beauvais, vede un hostess osservarla con attenzione e sentenziare: “Se vuole tornare a casa, deve pagare un sovrapprezzo“. Tuona la ragazza. La ragione di questa richiesta risiede nel peso della viaggiatrice: 120kg sono troppi per pagare un solo biglietto?.

Ryanair alza le proprie tariffe e annuncia due nuove tasse

 Quando si parla di Ryanair si pensa immediatamente alla compagnia aerea low cost per eccellenza: eppure, secondo alcuni questa bella favola sarebbe giunta al suo termine, se non altro per le nuove iniziative intraprese dal vettore irlandese. In effetti, nono sono soltanto previsti dei rincari importanti per quel che concerne le tariffe delle tratte, ma è stato annunciato il lancio imminente di due nuove tasse di cui dovranno farsi carico i passeggeri. Non è ancora dato sapere che tipo di imposizione tributaria verrà applicata, ma qualche indiscrezione sta già trapelando in tal senso. Quella che viene definita come “trovata fiscale” dovrebbe seguire molto da vicino il debutto della tassa di due euro relativa a una settimana fa, un tributo che è volto, in particolare, a finanziare i prezzi che vengono sostenuti per le cancellazioni o i ritardi dei voli.

Aumentare le tariffe aeroportuali per risolvere i disservizi?

Sembrano richieste banali – afferma il presidente di Assaeroporti Fabrizio Palenzona – ma è ciò che serve al settore per essere competitivo, crescere, non farsi superare da chi, nella Ue, pratica tariffe del 50% superiori alle nostre. Un impasse che dura da anni. Da troppo tempo.

Così il presidente da il suo consenso all’aumento delle tariffe aeroportuali, purchè il gettito sia reinvestito nelle infrastrutture, permettendo agli scali italiani di essere realmente competitivi con quelli europei.

Ryanair annuncia: niente tasse per i grassi

 Continueranno quindi a volare in tutta tranquillità gli amanti della buona forchetta. Nelle ultime ore la decisione, Ryanair ha confermato in una nota:

Non si applicherà la tassa sui ‘grassi’ perche’ non c’e’ modo di incassarla senza sconvolgere il turnaround degli aerei di 25 minuti ed il check-in online.

Eppure ben più di 16.000 passeggeri hanno votato l’ultimo sondaggio online per spiegare come la compagnia aerea avrebbe dovuto far pagare ai passeggeri più grassi. A favore della tassa sono stati non pochi: il 46% dei votanti proponeva di far pagare a kg. per gli uomini che superano i 130 kg e per le donne che superano i 100 kg.

Obesi? Ryanair vi tassa

 Gli obesi potrebbero iniziare a viaggiare meno, oppure a mangiare più moderatamente. Ryanair, la più famosa compagnia low cost europea, sta pensando a una ‘tassa sul grasso’ a carico dei passeggeri “in carne”. La proposta (secondo la fonte del ‘Times‘), lanciata online dalla società ha ricevuto un discreto successo: ben 100 mila i partecipanti al sondaggio promosso il mese scorso. E la compagnia, che ha bisogno di introdurre nuove tasse come contrappeso ai suoi prezzi, ha chiesto ai potenziali clienti di suggerirne alcune.

Le 5 preferenze al momento sono:

Ryanair potrebbe introdurre una tassa toilette per combattere la crisi

 Il trasporto aereo mondiale non vive certo un periodo troppo roseo. Nel 2008 le compagnie aeree nel mondo hanno infatti registrato perdite per 5 miliardi di dollari. Anche il 2009 si annuncia in negativo: le perdite previste ammontano a 2,5 miliardi di dollari, secondo le nuove stime rese note oggi a Ginevra dall’Associazione internazionale del trasporto aereo (Iata).

L’orizzonte e’ cupo. In termini di ricavi, affrontiamo il peggiore contesto degli ultimi 50 anni – ha commentato così i dati Giovanni Bisignani, direttore generale e Ceo della Iata -. Operando in Italia e in Europa non serve una struttura confrontabile con la vecchia Alitalia ma con Easyjet e Ryanair. L’anno prossimo solo il Nord America dovrebbe registrare risultati positivi nel 2009. Per le compagnie europee si profilano invece perdite decuplicate a un miliardo di dollari.