Una super tassa di consumo sulle sigarette elettroniche a partire da gennaio 2014

 A partire dal prossimo 1 gennaio le sigarette elettroniche saranno equiparate a quelle tradizionali. Almeno dal punto di vista delle imposte che gravano sulla loro vendita. A partire dal prossimo anno, infatti, le sigarette elettriche saranno interessate da una tassa di consumo pari al 58,5%, la stessa applicata fino ad oggi alle più classiche bionde. 

Gli aumenti fiscali della Svizzera sul tabacco

 Il Consiglio Federale della Svizzera ha appena deciso di aumentare l’imposta sul tabacco di dieci centesimi, un provvedimento che sarà valido a partire dal prossimo 1° aprile: le tariffe nuove di zecca sono presto dette, visto che si spazierà da un minimo di 5,90 fino a un massimo di otto franchi. Le Finanze elvetiche hanno spiegato il perché di una misura così drastica. Anzitutto, si tratta di un bisogno economico (le casse statali possono beneficiarne in modo evidente), senza dimenticare quello più prettamente sanitario e salutistico. In aggiunta, il terzo motivo consiste nell’adeguamento dei prezzi a quelli delle nazioni vicine, molto attive per quel che riguarda gli acquisti transfrontalieri (anche la benzina è coinvolta).

Tabaccai si oppongono alla tassa sul fumo

 Ci saremmo potuti aspettare diversamente? In una società dove ognuno pensa ai propri interessi anche i tabaccai rivendicano il diritto di pensare alla drastica riduzione dei loro guadagni. In Liguria, la posizione della Federazione italiana tabaccai (Fit) è di preoccupazione rispetto alla proposta di aumentare le tasse sulle sigarette, balzello che sarebbe introdotto per evitare i ticket sanitari. Da una parte qualcuno preferirebbe non aumentare i costi del pronto soccorso, colmando la lacuna del gettito con una più sana tassa sul fumo, dall’altra chi sostiene che l’aumento della tassa sui tabacchi per evitare l’introduzione dei ticket sanitari da parte delle Regioni porterà i tabacchi al fallimento.

Tassa sul tabacco, prezzo e prevenzione

 Le regioni dicono no ai ticket sanitari introdotti con la recente manovra fiscale. Ma come rinunciare al gettito derivante? Risponde la regione Abruzzo, nella persone dell’assessore Federica Carpineta, che risponde con un secco no ai nuovi ticket sulla sanita’. L’assessore stamane a Roma ha partecipato, su delega del Governatore Gianni Chiodi, alla Conferenza delle Regioni proprio per discutere dei problemi legati alla recente manovra che ha introdotto il balzello per i cittadini che si avvalgono del pronto soccorso.

San Francisco: per fumatori maleducati tassa sulle sigarette

 Mentre in alcune zone del mondo si incentivano i dipendenti pubblici a fumare, qualcuno indiscutibilmente più civile invita i cittadini fumatori a essere più educati. Non che il popolo dei fumatori sia composto prevalentemente da persone poco inclini al vivere civile, ma oltre coloro che gettano i mozziconi nelle spazzature ci sono purtroppo altri che, incuranti, lasciano gli avanzi di sigaretta dappertutto. E lo vediamo anche sulle nostre strade, dove spesso spostando lo sguardo non possiamo far altro che notare la sporcizia causata dai mozziconi di sigaretta.

Fumatori maleducati e che sporcano? Se appartenete a questa categoria e abitate a New YorkGavin Newsom probabilmente sarete costretti a pagare una tassa sulle vostre amate sigarette. Chi sporca paga. Questo deve essere stato il pensiero di , sindaco di San Francisco, che presenterà al Consiglio comunale la sua proposta per un’extra-tassa sulle sigarette.

Cina obbliga dipendenti pubblici a fumare: tasse sulle sigarette fanno bene al fisco

 Mentre in Usa dal 1 aprile è entrata in vigore la norma che prevede un aumento del prezzo delle sigarette, dall’altra parte del mondo si incentivano i fumatori non solo a continuare nella loro abitudine, ma anche ad aumentarne le dosi. Arriva dalla Cina una notizia alla quale molti stenteranno a crederci: nella contea di Gong’an nella provincia di Hubei, l’amministrazione è pronta ad adottare un provvedimento per stimolare l’economia locale.

Si tratta di sigarette: “obbligare” i lavoratori della regione a fumare. Obbligatorio quindi consumare almeno 230mila pacchetti di sigarette locali ogni anno. Non si hanno ancora notizie precise se sia stata fissata una quota-pacchetti pro capite, tuttavia per ora il provvedimento riguarda solo i dipendenti pubblici. Dovremmo chiederci: insegnanti a fumare davanti agli alunni? Medici che accendono una sigaretta davanti a un paziente? Asili che vedono le maestre impegnate più che altro a scambiarsi sigarette e non a cantare una filastrocca con i bimbi? La notizia ha quasi del ridicolo ma non si può fare a meno di rilevarne la triste realtà.

Obama ancora verso la salute: tasse sulle sigarette

 Obama nè ha fatta un’altra. Dopo la tassa sui ricchi per rendere la sanità pubblica accessibile a tutti, adesso ecco la tassa sulla sigaretta. Dal 1 aprile, infatti, è entrata in vigore la norma che prevede un vistoso aumento del prezzo delle sigarette. Inpratica si parla di un aumento di quasi il triplo rispetto a prima che entrasse in vigore la norma. La quota spettante all’erario, calcolata sul prezzo del singolo pacchetto di sigarette sarà di circa un dollaro, mentra prima erano circa 40 centesimi. Fumatori americani iniziate a tremare, il presidente Obama minaccia il vosto vizio. Il fine del neopresidente é infatti quello di mettere in fuga i fumatori più accaniti e di rendergli in questo modo omaggio alla loro salute e al loro portafogli, che, spaventato dal prezzo del pacchetto, eviterà di spendersi.