Inps pensioni: dati Istat preoccupanti

 Stando ad un rapporto dell‘Istat, l’Istituto Nazionale di Statistica, su dati 2009, in Italia i pensionati, e c’era da aspettarselo, non se la passano tanto bene. Sono ben 2,4 milioni, il 14,7% del totale, i pensionati che infatti, stando al Rapporto dell’Istituto, prendono ogni mese meno di 500 euro. A mettere in risalto questo dato preoccupante è stato in data odierna il Codacons che, in particolare, si chiede come sia possibile riuscire a campare con meno di 500 euro al mese; chiaramente è impossibile. E mentre proprio oggi il Governo in Parlamento sta chiedendo ai deputati di approvare il cosiddetto Decreto Sviluppo, il Codacons è tornato alla carica chiedendo a gran voce di concedere la social card almeno a 1,3 milioni di persone, tante quante proprio l’attuale Governo di centrodestra aveva previsto. Ad oggi, infatti, le persone che percepiscono i 40 euro al mese con la cosiddetta carta acquisti sono molto meno di 1,3 milioni; questo anche perché i requisiti di accesso sono stringenti.

Tredicesima: detassazione al 100% costosa per lo Stato

 Da quando la crisi finanziaria ha avuto il suo impatto devastante sull’economia reale e sui redditi delle famiglie, il Governo ha preso in considerazione varie soluzioni per il sostegno al reddito, tra cui quella della detassazione delle tredicesime; poi, anche per questioni legate alla quadratura dei conti pubblici, l’Esecutivo ha abbandonato la strada della detassazione delle tredicesime ed ha puntato sul bonus familiare e sulla social card. Ma nel nostro Paese, allo stato attuale, ci possono essere le condizioni per detassare al 100% le tredicesime dei lavoratori dipendenti? Ebbene, secondo la CGIA di Mestre, per voce del suo segretario, Giuseppe Bortolussi, quella della detassazione al 100% delle tredicesime è una strada difficilmente praticabile proprio in scia alla situazione delle finanze pubbliche.

Documenti rilascio social card: nessuna imposta di bollo è dovuta

 L’imposta di bollo non può trovare applicazione in merito ai documenti richiesti per ottenere la carta acquisti, detta più comunemente social card. A farlo presente è stata l’Agenzia delle Entrate con la risoluzione numero 130/E, pubblicata sul proprio sito Internet, in virtù del fatto che la richiesta della documentazione è assimilabile a quella di richiesta e di conseguimento dei sussidi. Ne consegue che non è dovuta l’imposta di bollo sui certificati nei quali si attesta la composizione del nucleo familiare del soggetto che richiede la carta acquisti, visto che la social card non è altro che uno strumento avente finalità chiare di prestazione assistenziale per il pagamento delle bollette della luce e del gas e per l’acquisto dei generi alimentari. La social card in Italia è già in possesso da parte di circa 600 mila cittadini, anche se l’attuale Governo in carica aveva previsto almeno il doppio delle adesioni; il beneficio, rispettati i requisiti di reddito e tutti gli altri previsti, è destinato agli over 65 ed ai bambini con un’età inferiore ai tre anni.