Stati Uniti: coppie sposate alle prese con la tassa immobiliare

 Quasi un anno fa ormai, precisamente a dicembre del 2010, il Congresso americano aveva premuto per alcuni cambiamenti legislativi che venissero incontro alle esigenze dei contribuenti: una di quelle misure riguardava da vicino la nuova portabilità, strumento con il quale le coppie possono condividere l’esclusione dalla tassa immobiliare federale. In pratica, ogni singola persona può beneficiare di questa esclusione tributaria per gli scopi espressamente previsti (nel 2011 l’importo complessivo è stato pari a cinque milioni di dollari). In pratica, la novità potrebbe consentire di modificare i termini dell’intestazione immobiliare e di creare una sorta di trust fiduciari che siano capaci di preservare l’esenzione. La nuova portabilità prevede appunto che i possedimenti immobiliari dei contribuenti coniugati possano essere investiti dall’agevolazione in questione, la quale, secondo alcuni osservatori, potrebbe anche essere allargata ad altre imposte federali.

Il governo americano alle prese con i costi della “Bin Laden Tax”

 La fantasia di chi affibbia nomi a tasse e imposte non ha davvero limiti: ora dovremo abituarci anche alla “Bin Laden Tax”, ma di cosa si tratta esattamente? Le recenti cronache internazionali sono state letteralmente dominate dall’uccisione di Osama Bin Laden, un evento che ha comportato per gli Stati Uniti una lunga serie di anni e spese. In effetti, c’è chi ha quantificato tale impegno in ben duemila miliardi di dollari, di cui un quinto sono relativi al solo 2010. Ciò vuol dire che i contribuenti americani sono stati praticamente costretti a versare parecchio denaro al Fisco, addirittura 45 milioni come copertura dei prestiti per le operazioni in questione. C’è chi parla espressamente di una vendetta postuma dell’ex numero uno di Al Qaeda, una ritorsione che assume dei connotati finanziari ben precisi. Si tratta in pratica di una grande unica imposta a carico dei cittadini che non avrebbe avuto alcun senso di esistere se non ci fossero state due guerre di mezzo, l’Afghanistan e l’Iraq.

Congresso Usa: anche il debito pubblico diventa una tassa

 Il Congressional Budget Office (Cbo) è l’ufficio della Camera statunitense che si occupa della gestione economica e del bilancio: l’ultimo studio che è emerso da questo organismo ha messo in luce l’esistenza di una sorta di “tassa occulta”, la quale va a colpire in maniera indiscriminata sia i lavoratori che le aziende, vale a dire le somme che vengo utilizzate per rifinanziare il debito pubblico a stelle e strisce. L’ammontare non è di poco conto, anzi, e si aggira attorno ai novemila miliardi di dollari, quantità che deve comunque essere riferita al solo capitolo pubblico e federale. Il futuro non promette niente di buono in questo senso ed è stato previsto persino un incremento; per il momento, però, i consumatori vedono assorbiti dalle loro tasche circa duecento miliardi di dollari, per la precisione 197.

Tasse energetiche in Usa: Oklahoma contro Obama

 Dana Murphy, Bob Anthony e Jeff Cloud, titolari della Corporation Commission dell’Oklahoma indirizzano una lettera al presidente degli Stati Uniti Barack Obama richiamando il 10° emendamento della Costituzione secondo il quale i poteri non delegati al governo spettano agli Stati e al popolo. La contesa è nata in merito alle tasse federali considerate una violazione della Costituzione e deleterie per l’economia nazionale. La lettera è stata abbastanza chiara: la Camera dei Rappresentanti di Oklahoma City, con 73 voti contro 22 ha approvato una risoluzione con cui si invita il governo federale ed il Congresso di Washington di tornare ad agire entro i limiti della Costituzione, cessando di agire oltre i propri poteri.

Le motivazioni della Camera sono ragionevoli, in una nota si legge infatti:

L’incremento delle tasse energiche proposto nel bilancio avrà effetti disastrosi sugli sforzi del nostro Stato per educare le nuove generazioni, garantire un ambiente pulito e create posti di lavoro poichè le imposte vanno a ridurre gli investimenti nei nuovi progetti nei settore del greggio e del gas naturale che garantiscono entrate per lo Stato ed energia per gli Stati Uniti.