Il settore auto nell’ultimo bienni ha subito un forte colpo sotto tutti i punti di vista. Finanziariamente il comparto è in crisi completa; le vendite sono disastrosamente scese sotto i livelli di emergenza, mentre in Italia la Fiat continua a parlare di decentramento quasi ricattando il Governo (che se non farà i comodi dell’azienda storica italiana di automobili vedrà quest’ultima uscire dai confini senza voltarsi, con un disagio enorme per i lavoratori impegnati).
superbollo
Superbollo, scadenza entro 10 novembre
Oltre ai soliti appuntamenti con l’Iva per i commercianti, il pagamento di Unico, della cedolare secca, arriva questo mese anche il superbollo auto. Si tratta di una misura che riguarda non tutti i cittadini ma solo alcuni contribuenti e cioè coloro che sono possessori di veicoli che superano i 225 kilowatt di potenza. Ogni kilowatt oltre questa soglia prevede 10 euro di tassa. L’addizionale erariale sulla tassa automobilistica (il nome tecnico del superbollo) si applica a coloro che il 6 luglio 2011 erano in possesso di un’automobile con potenza superiore ai 225 kw che equivalenti quindi a 306 cavalli. Attenzione, si parla di possessori e quindi non solo i proprietari, ma anche gli usufruttuari e gli utilizzatori in leasing (come risulta dall’iscrizione al Pra). Il gettito derivante, al contrario del normale bollo auto non finirà nelle casse delle Regioni ma dell’erario.
Bollo auto: 170 mld nel 2011 per l’automobile
Se l’imposta Rai è odiata dal 45,5% delle 8 mila persone che hanno risposto al sondaggio realizzato dall’ Ifel, il centro studio dell’Associazione nazionale dei comuni italiani (Anci) in collaborazione con il centro ricerche statistiche Swg, il bollo auto, si attesta in seconda posizione con il 14.2% di persone che detestano questa tassa. Il bollo é infatti un fardello che pesa su tutti gli automobilisti: quest’anno per la macchina le famiglie italiane spenderanno ben 170 miliardi di euro. Una cifra al limite della sostenibilita’, che impone una riforma, ha sottolineato il presidente dell’Aci, Enrico Gelpi, in occasione dei lavori del quarto Forum Internazionale delle Polizie Locali organizzato dall’Automobile Club d’Italia a Riva del Garda (Trento).
Modello F24 Elementi Identificativi per il superbollo
Il Decreto del Ministero dell’Economia dello scorso 7 ottobre è il testo normativo di riferimento per quei contribuenti che devono pagare il bollo relativo alle auto potenti (il cosiddetto “superbollo”): la legge è stata pubblicata in una delle ultime Gazzette Ufficiali, quindi ora ha anche i crismi dell’ufficialità ed è ad essa che ci si deve rivolgere per conoscere tutte le modalità dell’adempimento fiscale in questione. Il bollo citato in precedenza, infatti, non è altro che una vera e propria tassa, un tributo di cui si è cominciato a parlare tre mesi al momento della sua introduzione, ma di cui si conoscevano ancora pochi aspetti. Chi è tenuto a pagare l’imposta automobilistica? Il decreto stesso precisa che la platea viene composta da quei soggetti che sono intestatari di un’autovettura soggetta al superbollo alla data dello scorso 6 luglio.