Lunedì 16 Dicembre – Doppio saldo per IMU e Tares

 E’ arrivato finalmente il giorno della resa dei conti. Per 16 milioni di italiani proprio oggi è stato il giorno a lungo temuto per buona parte dell’anno. Erano infatti fissate ad oggi le scadenze sia del saldo dell’IMU, l’Imposta Municipale Unica, sia della Tares, la tassa sui rifiuti e sui servizi. 

I misteri della Tares a meno di un mese dalla scadenza

 La Tares, l’imposta che grava su rifiuti e servizi e che ha rimpiazzato da qualche tempo la Tariffa di Igiene Ambientale, non riesce a stare lontana dai guai (vedi anche Il modello F24 EP accoglie anche la Tares). In effetti, la prima scadenza in assoluto si sta avvicinando velocemente, essendo prevista per la fine di questo mese di luglio, ma i quantitativi e le modalità sono un mistero che nessuno è riuscito ancora a svelare. Le previsioni fanno pensare che la scoperta di quanto bisogna pagare e in che modo avverrà proprio a ridosso del 31 luglio, in un momento particolare in cui la maggior parte delle famiglie italiane non sarà a casa, ma a godersi le ferie estive.

Il modello F24 EP accoglie anche la Tares

 Il modello F24 Enti Pubblici (abbreviato solitamente in EP) ha trovato lo spazio per necessario anche per una tassa di recente istituzione, la Tares. Come è noto, si tratta dell’imposta che è andata a sostituire delle versioni fiscali precedenti per quel che riguarda i rifiuti e i servizi (vedi anche Tares, al via i controlli sui metri quadri). In aggiunta, il documento tributario a cui si sta facendo riferimento ha fatto registrare una ulteriore novità per quel che riguarda la sua composizione, visto che avrà un campo nuovo di zecca, il cui nome è quello di “Identificativo operazione tributi locali”.

La Fipe-Confcommercio chiede una proroga per la Tares

 L’allarme lanciato dalla Fipe-Confcommercio (si tratta della Federazione Italiana Pubblici Esercizi) in merito alla Tares va tenuto in debita considerazione: la nuova tassa sui rifiuti e i servizi non convince affatto l’associazione, in particolare la polemica riguarda l’aumento vertiginoso dell’imposizione fiscale, qualcosa che è considerato inaccettabile per un settore che nel 2010 e nel 2011 ha fatto registrare un saldo negativo di quattordicimila imprese (sono state più numerose le chiusure che le aperture).

Tares, la nuova tassa su rifiuti e servizi

 Il decreto 201 del 2011 ha introdotto un riordino piuttosto preciso del sistema fiscale di tipo municipale: in pratica, dal prossimo 1° gennaio non vi saranno più i prelievi per la gestione dei rifiuti urbani, sia quelli che hanno natura patrimoniale che quelli di natura tributaria. Questo vuol dire che la soppressione andrà a riguardare anche l’addizionale per l’integrazione dei bilanci dei comuni di assistenza. In aggiunta, nascerà una imposta nuova di zecca, la Tares. Di cosa si tratta esattamente? La sigla in questione deve essere specificata per non commettere errori di interpretazione.