Per l’anno in corso ben 100 posti presso l’Agenzia delle Entrate saranno “coperti” con il personal computer e con la scrivania direttamente da casa, senza doversi recare in ufficio, ovverosia con la formula del telelavoro. A darne notizia in data odierna, venerdì 16 luglio 2010, è stata l’Amministrazione finanziaria dello Stato nel far presente in particolare come quello del telelavoro per i dipendenti del Fisco rappresenti un progetto sperimentale della durata di due anni che è stato pienamente condiviso con le Organizzazioni Sindacali, e che punta chiaramente a venire incontro a quei lavoratori dell’Agenzia delle Entrate che, per particolari esigenze e condizioni di natura familiare ma anche personale, non possono avere presso gli Uffici delle Entrate una presenza giornaliera regolare. A casa del telelavoratore è infatti presente un vero e proprio Kit di telelavoro che sostanzialmente replica una classica postazione di lavoro presso gli Uffici del Fisco.
L’Agenzia delle Entrate, nel dettaglio, fornisce un personal computer portatile con tastiera, una scrivania con tanto di sedile annesso, un armadio, una stampante, una smart card ed il relativo lettore, nonché l’estintore, una connessione ad Internet Adsl ed un cellulare aziendale. Ma quali mansioni può svolgere in telelavoro il dipendente dell’Agenzia delle Entrate?
Ebbene, al riguardo il Fisco con una nota fa altresì presente come al progetto del telelavoro possano essere coinvolti quei lavoratori dell’Amministrazione finanziaria con contratto a tempo indeterminato che, da casa, possono svolgere tranquillamente mansioni quali ad esempio la gestione del sito Internet e di quello Intranet, effettuare dei monitoraggi sulla giurisprudenza, ma anche predisporre delle risoluzioni e delle circolari, nonché rispondere agli interpelli. Nessuna differenza in termini di crescita professionale, di formazione e di retribuzione è prevista tra i lavoratori negli Uffici e quelli in telelavoro. Entro il 30 settembre prossimo sarà cura dei responsabili degli Uffici predisporre le proposte di telelavoro che poi la Direzione competente provvederà ad esaminare.