La Fiba Cisl preme per la Tobin Tax in Italia

 L’appello della Fiba Cisl (Federazione Italiana Bancari e Assicurativi) è stato chiaro e inequivocabile: il sindacato in questione, infatti, si è rivolto al governo affinché segua l’esempio di molti paesi europei nell’adottare la tassa sulle transazioni finanziarie, meglio nota a livello internazionale come Tobin Tax. Esiste una cooperazione rafforzata a cui si può aderire in questo caso e il nostro paese può farlo benissimo. La stessa Fiba Cisl sta portando avanti questo sostegno da diverso tempo, cercando di riformare in maniera profonda i mercati finanziari e le regole del loro funzionamento.

La Francia vara la tassa sulle transazioni finanziarie

 In Francia si comincia a fare davvero sul serio per quel che concerne la tassazione delle attività finanziarie: il governo guidato da Nicolas Sarkozy aveva infatti espresso questo desiderio da diverso tempo e proprio ieri sera è giunto il via libera definitivo alla tassa in questione da parte dell’Assemblea Nazionale. Come verrà strutturata nello specifico questa imposta? L’applicazione riguarderà, come è scontato che sia, il solo territorio della nazione transalpina, il tutto a partire dal prossimo mese di agosto, anche se la speranza nutrita da Parigi è quella di implementare una simile disciplina in tempi ancora più rapidi, in modo da fornire un modello da seguire in altri paesi.

Bill Gates dice si alla Tobin Tax

 Bill Gates si è espresso a favore dell’imposizione di una nuova tassa sulle transazioni finanziarie, quella conosciuta come Tobin tax, dal nome dell’economista americano che l’aveva ideata, e oggi è nota anche come tassa “Robin Hood”, in quanto sposterebbe risorse dai paesi ricchi a quelli in via di sviluppo. Non di rado però, dobbiamo ammettere che le tasse “umanitarie” non sono servite realmente gli scopi che si proponevano coloro che le promuovevano.

Campagna 005: giornata mondiale per introdurre tassa su transazioni finanziarie

 Oggi in piazza Montecitorio è andata in scena la manifestazione organizzata dalla ‘Campagna 005‘, che chiede l’introduzione di una tassa dello 0,05 per cento, sulle transazioni finanziarie.

Questa azione – ha sottolineato Andrea Baranes, portavoce della ‘Campagna 005′ – simboleggia cio’ che sta accadendo a livello internazionale, con la finanza che specula sull’economia reale a danno della societa’ e la politica italiana ancora incerta sulla fattibilita’ di introdurre la tassa che scoraggerebbe la speculazione internazionale, ridarebbe stabilita’ al sistema economico internazionale e recupererebbe risorse da utilizzare per misure di risanamento sociale, sia a livello nazionale sia mondiale.

Germania auspica tassazione su transazioni finanziarie Ue

 Le discussioni in materia fiscale nell’Unione Europea stanno entrando nel vivo e si segnalano sempre più proposte di maggiore o minore interesse da parte dei principali esecutivi: l’ultima iniziativa in ordine di tempo è quella del governo tedesco, il quale è fortemente intenzionato a porre in essere una imposizione tributaria che riguardi le transazioni finanziarie effettuate all’interno dell’area dell’euro e, più ampiamente, in tutta l’Unione Europea. Si tratta, a dire il vero, di una tassazione piuttosto controversa, visto che l’opinione pubblica è spaccata a metà in questo senso. Da una parte, infatti, esiste una linea di pensiero secondo la quale in questo modo si costringeranno i gruppi della finanza locale a spostare la propria attività in altre nazioni. Ciò nonostante, il ministro teutonico delle Finanze, Wolfang Schaeuble, ha già spiegato in che modo verrà applicata la nuova imposta: un’applicazione unilaterale verrà ovviamente scongiurata, per evitare spostamenti fin troppo semplici da parte delle aziende, più propriamente l’implementazione verrà allargata a tutta l’eurozona.