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Rilancio dei consumi detassando tredicesime

 Mentre i mercati finanziari provano a rialzare la testa dopo la pausa estiva (conclusa positivamente) e si torna a parlare di crescita e rilancio dei consumi. Dal giorno in cui le agenzie di rating hanno cambiato la loro opinione rispetto all’Eurozona, cominciando a parlare di ripresa, la discussione dei Governi interessati si è nuovamente orientata al futuro ed alla ripresa economica.

Il rilancio dei consumi proposto dal segretario confederale della Cgil Susanna Camusso potrebbe essere la prima “campana” di una lunga serie di proposte. In vista della tredicesima e dei consumi natalizi (punto cruciale per i conti di fine anno) avanzano le prime proposte per il rilancio dell’economia del Paese e tra tutte spicca la proposta della Cgil di detassare la tredicesima. Il costo per lo Stato sarebbe ingente, ma grazie ad una raccolta positiva relativa all’evasione fiscale si potrebbe usare, secondo la Cgil, il fondo anti-evasione per contribuire a “pagare” lo scotto di una detassazione sulla tredicesima.

L’intervento potrebbe effettivamente portare a dei risultati concreti; a fronte di una rinuncia “contenuta” sulle entrate di dicembre 2012 i cittadini italiani avrebbero una disponibilità maggiore in un momento in cui i consumi sono fortemente incentivati dalle circostanze. Il ritorno per lo Stato sarebbe comunque ingente, se si pensa che oltre ad attingere dal fondo-evasione fiscale ci sarà anche un ritorno in termini di IVA e tasse sugli acquisti effettuati.

Se il Governo infine non degnerà di risposta il sindacato che ha proposto la detassazione della tredicesima, la Camusso potrebbe prendere provvedimenti organizzando uno sciopero generale. In effetti l’idea è costruttiva e sostenibile, almeno secondo le prime valutazioni, ed è assurdo in questo momento che il Governo non prenda in considerazione una proposta simile a sostegno sia degli Italiani sia dell’Economia, sopratutto in un momento in cui una spinta dei consumi potrebbe effettivamente fare la differenza.