Contenzioso: Veneto, forte ricorso agli strumenti deflativi

 Anche nella Regione Veneto, nel 2010, sono stati raggiunti ottimi risultati dal fronte della lotta e del contrasto all’evasione fiscale visto che gli incassi sono cresciuti del 22,5% a 735 milioni di euro rispetto ai 599 milioni di euro dell’anno precedente. A metterlo in risalto è la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate del Veneto nel sottolineare altresì come lo scorso anno ci sia stato un forte ricorso agli istituti deflativi, sia quelli vecchi, sia i nuovi con ben 360 milioni di euro incassati a mezzo pagamento con l’F24 su un totale di 432 milioni di euro di versamenti diretti nel 2010. In particolare, 33 milioni sono arrivati attraverso l’invito al contraddittorio, 24 milioni di euro attraverso l’adesione ai processi verbali di constatazione, e 164 milioni di euro attraverso l’istituto dell’accertamento con adesione.

Regione Veneto: accordo Agenzia delle Entrate e Confindustria

 Mercoledì scorso, 9 marzo 2011, nella Regione Veneto, ed in particolare a Venezia, l’Agenzia delle Entrate e la Confindustria hanno siglato un importante accordo al fine di rendere sempre più efficaci i processi e le azioni di cooperazione, di informazione, ma anche di dialogo e di collaborazione tra il Fisco ed il mondo imprenditoriale. A firmare il protocollo di intesa, nello specifico, sono stati mercoledì scorso da un lato Giovanni Achille Sanzò, il Direttore dell’Agenzia delle Entrate della Regione Veneto, e dall’altro Andrea Tomat, il Presidente di Confindustria Veneto. L’intesa, come sopra accennato, nasce con il chiaro obiettivo di semplificare il rapporto tra il contribuente e l’Amministrazione Finanziaria dello Stato per quel che riguarda gli adempimenti fiscali, ma anche l’informazione e l’assistenza affinché nel contesto socio-economico in cui le due parti operano ci sia una conoscenza uniforme della normativa fiscale, ma anche una contestuale e corretta applicazione.

Evasione fiscale: caso hollywoodiano a Treviso

 Vivere per dieci anni una vita da nababbo senza “preoccuparsi” nel frattempo di versare un solo euro di tasse. E’ questo il caso hollywoodiano, un redditometro da guinness dei primati, in accordo con quanto riporta l’Agenzia delle Entrate della Regione Veneto, che gli 007 del Fisco hanno scoperto a Treviso. Non denunciando redditi dal 1998 al 2007, il contribuente scoperto dal Fisco nel frattempo, in tutto questo ampio lasso di tempo, aveva svolto attività lucrose al punto che la Direzione provinciale delle Entrate di Treviso ha contestato la bellezza di 15,7 milioni di euro tra maggiori imposte di tutti i tipi: dall’Irap all’Irpef e passando per le addizionali comunali, quelle regionali e, chiaramente, anche le sanzioni sin qui maturate. L’indagine a carico del contribuente è partita da rilievi e rilevamenti nel campo delle compravendite immobiliari, con i funzionari del Fisco che hanno scoperto l’acquisto di un immobile ottenendo da banche mutui per somme ingenti.

A Belluno una tassa per i picnic

 Sole, parco, tempo libero… gli ingredienti giusti per un bel picnic! E un po’ di soldi anche, per pagare la tassa. La propone il sindaco di Calalzo, una tassa di pochi euro per i frequentatori delle aree picnic attrezzate anche per proteggere l’ambiente dai “disastri” del turismo sulle Dolomiti. Il sindaco Luca De Carlo, stanco da quello che definisce “un turismo mordi e fuggi, di cui la provincia non ha più bisogno, vuole dire basta al “tutto gratis” che alla fine lascia solo rifiuti e danni all’ambiente.

Veneto: 1,3 miliardi sottratti al Fisco recuperati

 L’economia italiana è fuori dalla recessione, lo conferma il rapporto redatto dal Centro Studi di Confindustria. Ma i dubbi, nonostante il rapporto, continuano ad aleggiare. L’economia sommersa stenta a salire in superficie: I dati sull’evasione fiscale in Italia sono impressionanti’, ha sottolineato il presidente di Confindustria e sostiene che i proventi della lotta all’evasione devono andare ad abbassare le tasse e non a coprire i buchi nei conti pubblici. Il Veneto inizia a fare i conti con la lotta all’evasione: la Guardia di finanza nei primi mesi del 2010, ha ottenuto risultati notevoli in confronto agli anni  passati. I dati veneti, divulgati precisamente alla cerimonia per il 236esimo anniversario della fondazione del corpo della Finanza, rilevano che da gennaio a maggio è emersa l’evasione di oltre 270 milioni di Iva (411 violazioni, +21,5% rispetto al 2009), 1,3 miliardi di mancata dichiarazione dei redditi da sottoporre a tassazione. Gli evasori in totale sono stati 338 evasori totali.

Veneto: Entrate e Confindustria unite dai rimborsi Iva

 La Regione Veneto fa un importante passo in avanti per quel che riguarda le questioni relative ai rimborsi dell’Imposta sul Valore Aggiunto; in effetti, Ildebrando Pizzato, direttore generale dell’Agenzia delle Entrate della regione settentrionale, e Andrea Tomat, numero uno di Confindustria sempre in relazione allo stesso territorio, si sono accordati per porre in essere un’intesa volta ad agevolare una risoluzione più equa possibile delle controversie fiscali in questione, vale a dire quelle conciliazioni che si riferiscono al rimborso dell’imposta che è stata versata sugli acquisti degli autoveicoli messi a disposizione dalle aziende. Si tratta, tra l’altro, di una tesi piuttosto importante, visto che è stata recepita anche da una sentenza della Corte di Giustizia della Comunità Europea (è una pronuncia che risale ormai a quattro anni fa e che prendeva in esame i rimborsi che erano maturati nell’anno d’imposta 2002): ora, a distanza di qualche anno, proprio quei rimborsi sono stati ottenuti dai contribuenti che erano rimasti coinvolti.

 

Fisco e gradimento: le “faccine” arrivano anche nel Veneto

 Nel marzo di quest’anno il ministero della Pubblica amministrazione e l’innovazione ha avviato un’iniziativa, fortemente voluta dal Ministro Renato Brunetta, finalizzata a monitorare il livello di qualità e di gradimento, la cosiddetta “customer satisfaction”, dei servizi pubblici da parte dei cittadini attraverso “Mettiamoci la faccia”, una campagna per mezzo della quale si può monitorare, con il sistema delle “faccine“, la qualità dei servizi resi ai cittadini. Ebbene, a questa iniziativa ha aderito anche la Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate del Veneto, e dall’1 gennaio prossimo il sistema di rilevazione della “customer satisfaction” sarà presente in tre Uffici dell’Amministrazione finanziaria, a Castelfranco Veneto, San Donà di Piave e nel comune di Vittorio Veneto.

Veneto: verso dimezzamento tassa acqua minerale

 I leader di Pdl, Udc, Nuovo Psi e Lega hanno affermato:

La maggioranza di centrodestra e’ disponibile a rivedere il regime di tassazione attualmente vigente in Veneto, che risulta essere il piu’ alto nel panorama nazionale. Domani sera – ha aggiunto il capogruppo del Pdl Sernagiotto – concluse le votazioni sulla manovra di assestamento, chiedero’ all’aula che la legge sulle acque minerali sia discussa subito, prima di affrontare il provvedimento sulla caccia in deroga.

Il capogruppo però lega il voto a precise garanzie. I partiti chiederanno che sia posta salvaguardia dei livelli occupazionali, impegno a pagare la tassa per gli anni pregressi e chiusura del contenzioso con la Regione in merito agli 8 milioni di euro dovuti e non ancora pagati.

Tassa passi sull’Adriatica e sulla Romea: rivolta degli imprenditori

 Siamo alla ricerca di un posto da mezz’ora, iniziamo a innervosirci, ma si sa, il traffico cittadino genera nervosismo che dobbiamo cercare di tenere a bada se non vogliamo rovinarci la giornata…Durante questi ragionamenti però il posto non sbuca…invece no, eccolo lì, sembra proprio ci stia aspettando, ci avviciniamo prima che qualche altro automobilista noti la preda e siamo lì pronti ad effettuare la manovra. Delusione: é un passo carrabile. Croce per gli automobilisti costretti a continuare la loro ricerca e croce e delizia dei proprietari di casa che hanno sì il posto libero ma sono costretti a pagare la tassa.

E le tasse aumentano vertiginosamente. Parla Ermano Chieregatti, titolare di un noto bar di Polesella, che si affaccia sul territorio extraurbano della Statale 16 Adriatica, dai primi anni 2000 e che, per una legge del 1997, ha visto un aumento esponenziale della tassa di concessione dell’Anas che lo ha messo in condizioni di non riuscire più a pagare.

Ha ben 60mila euro di arretrati da pagare per il suo passo carraio: