Liberi professionisti: credito di imposta e bonus per uscire dalla crisi

 Grazie agli ammortizzatori sociali decine di migliaia di lavoratori dipendenti nel nostro Paese, pur percependo una paga ridotta, hanno comunque evitato di ritrovarsi da un giorno all’altro, a causa della crisi finanziaria ed economica, letteralmente in mezzo alla strada, disoccupati e con zero entrate familiari. Lo stesso non dicasi però per centinaia di migliaia di liberi professionisti, dai dottori commercialisti ai medici e passando per i sociologi, i giornalisti e gli avvocati, che hanno visto diminuire sensibilmente il loro fatturato; ma in molti casi gli studi professionali, colpiti duramente dalla crisi, ed in ragione del 20% rispetto al totale, hanno definitivamente abbassato le saracinesche. Per evitare quella che è in tutto e per tutto un’emorragia, l’Associazione Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani, ritiene opportuno che il Governo inserisca tra i settori in crisi anche i liberi professionisti in modo tale da poter beneficiare di agevolazioni quali il credito di imposta ed il bonus occupazione per poter tirare il fiato e riuscire a tirarsi fuori da un tunnel che spesso appare senza uscita.

Pressione fiscale e crisi: liberi professionisti in affanno

 Quello che sta per chiudersi in Italia sarà un anno orribile per i liberi professionisti, i quali più di tutti, al pari delle piccole imprese e micro imprese, hanno risentito degli effetti nefasti della crisi finanziaria ed economica. Non a caso, Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani, in base a delle rilevazioni effettuate dallo Sportello del Contribuente, ha denunciato come con la pessima congiuntura abbiano chiuso il 14% degli studi professionali, ovverosia la bellezza di 300 mila attività gestite dai liberi professionisti: dai giornalisti ai veterinari e passando per i medici, i biologi, i dottori commercialisti, i sociologi e gli avvocati. D’altronde la crisi, oltre ad aver innescato una stretta creditizia come non si vedeva da decenni, ha causato, a scapito dei professionisti, il mancato incasso di parcelle da parte di soggetti, su tutti le imprese in crisi, che si sono trovati non solo a corto di liquidità, ma in molti casi hanno portato direttamente i libri in Tribunale.

Bassi redditi e fisco pesante per i liberi professionisti

 Tra qualche settimana per i liberi professionisti e per i titolari di partita IVA arriverà il momento di “fare i conti” con la dichiarazione dei redditi. Tra saldo IRPEF 2008, acconto IRPEF 2009 e addizionali regionali molto spesso le somme da pagare sono elevate, ma mai come quest’anno, complice la crisi economica, rischiano di essere insostenibili anche optando per il pagamento rateale.

Ad accorgersi di tutto ciò è stata anche Contribuenti.it, Associazione Contribuenti Italiani, la quale ha rilevato come siano parecchie le categorie di professionisti in palese difficoltà: dai veterinari ai medici passando per i dottori commercialisti, i giornalisti ma anche la categoria degli avvocati che di norma non se la dovrebbe passare male.