Continuano le operazioni di Governo per l’abolizione della Tasi, la cui ultima rata come ha assicurato il Premier Renzi verrà versata il prossimo 16 dicembre.Nel frattempo, il sottosegretario all’Economia Pierpaolo Barretta ha assicurato che i due punti fermi del governo per la legge di Stabilità sono togliere le clausole di salvaguardia che valgono 16,8 miliardi e ridare ai Comuni le risorse della Tasi che vale 4 miliardi, più qualche centinaio di milioni per l’Imu agricola e sui macchinari imbullonati
Queste sono le cose messe in chiaro, mentre sul resto le trattative sono ancora aperte. C’è da decidere infatti sulla decontribuzione e sui fondi al Sud, che è un punto in discussine ma non c’è una soluzione tecnica definitiva. La sforbiciata fiscale non dovrebbe provocare grattacapi ai sindaci. “Noi togliamo Imu e Tasi e daremo ai sindaci un assegno corrispondente” al taglio, ha assicurato Renzi “Quel che togliamo ai Comuni – ha spiegato – lo restituiamo in egual misura. Sulla promessa ha fatto qualche calcolo la Uil, che per bocca di Guglielmo Loy ha accolto come “benvenuta” ogni diminuzione della pressione fiscale a carico delle famiglie, “tuttavia, per non incorrere negli errori del passato, sarebbe saggio e opportuno, che contestualmente all’abolizione della Tasi, Renzi straccasse 8 mila assegni intestati ai Comuni, con copertura certa”. Il sindacato aggiunge qualche esempio concreto:
L’assegno per la Città di Roma dovrà ammontare e 524 milioni di euro; per Milano 206 milioni di euro; per Torino 115 milioni di euro; per Genova 74 milioni di euro; Napoli 63 milioni di euro; Bologna 48 milioni di euro; Firenze 42 milioni di euro; Bari 41 milioni di euro; Venezia 34 milioni di euro; Cagliari 20 milioni di euro; Palermo 16 milioni di euro; Reggio Calabria 9 milioni di euro.