Il governo ha fissato le aliquote Tasi: come previsto, i Comuni avranno la possibilità di aumentare l’aliquota fino a un tetto massimo complessivo dello 0,8 per mille, che in termini materiali sta a significare che sulle prime case l’aliquota potrà arrivare al 3,3 per mille e all’11,4 sulle seconde.
Stando alle stime del ministero dell’Economia, l’aliquota Tasi aggiuntiva, in base ai comuni, genererà un gettito compreso tra 1,3 e 1,8 miliardi di euro, da sommare ai 500 milioni già stanziati nella Legge di Stabilità. Tutto sembra definito per la Tasi, la nuova imposta sui servizi indivisibili comunali, che con Imu e Tari sui rifiuti forma la nuova Iuc sulla casa (imposta unica comunale).
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La Tasi verrà pagata da proprietari e inquilini. La Tasi, infatti, a differenza dell’Imu, non peserà solo sui proprietari, ma in una percentuale compresa tra il 10 e il 30% sarà a carico degli affittuari, e il totale percentuale preciso sarà deciso dai Sindaci. Le previsioni dell’Ufficio studi della Cgia di Mestre, parlano di una nuova tassa più alta della vecchia Imu.
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La Tasi graverà di più sulle seconde case e sugli immobili d’impresa, sui quali si pagherà sia l’Imu che la Tasi, la cui somma avrà da subito un nuovo tetto d’aliquota pari all’11,4 per mille. Rimangono invece ancora da definire quali saranno le modalità di pagamento e la scadenza della nuova imposta introdotta. Il pagamento dovrebbe essere effettuato tramite modello F24 e bollettino postale, mentre per le date di scadenza di pagamento della Tasi, spetterà ai Comuni fissare le scadenze di versamento da rispettare e decidere se far pagare in due rate o in un’unica soluzione entro il 16 giugno.