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La tassa per l’Antitrust e la nuova imposta sulle barche

 Il decreto relativo alle liberalizzazioni che sta scaldando da diverso tempo le discussioni del nostro paese prevede due tasse specifiche che vale la pena esaminare nel dettaglio per comprendere con che cosa avremo a che fare: si tratta del balzello previsto per far funzionare nel migliore dei modi l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (meglio nota come Antitrust) e quello relativo alle imbarcazioni del nostro paese. Andiamo per ordine. Nel caso dell’authority, è stato deciso di far pagare il tributo alle grandi società italiane, vale a dire quelle che possono vantare i volumi di affari più consistenti in assoluto e quindi assoggettate ad Ires. L’aliquota prevista è pari allo 0,08 per mille e sta già facendo discutere.

TASSA SU BARCHE OLTRE 10 METRI CON MANOVRA MONTI

L’Antitrust non ha mai beneficiato di grandissimi aiuti e sostegni, i finanziamenti destinati finora per le sue attività non sono stati poi così alti e addirittura il denaro delle multe affibbiate dall’Agcm sono state usate dal governo Berlusconi per coprire alcuni buchi di bilancio. L’obiettivo è proprio quello di invertire al più presto la rotta. Per quel che concerne, al contrario, la seconda imposta, si tratta di una modifica rispetto a quanto previsto in precedenza. La tassa sulle barche non sarà più considerata, infatti, un balzello sullo stazionamento delle stesse, bensì sul loro possesso, in modo da evitare una vera e propria fuga dai nostri porti.

EVASIONE FISCALE: RICCHI NULLATENENTI CRESCONO

La versione precedente era stata proposta dal cosiddetto decreto Salva-Italia, la manovra voluta dal governo guidato da Mario Monti. L’emendamento è stato presentato in Senato e andrà valutato nel dettaglio. Nel caso in questione gli importi relativi alle imbarcazioni saranno compresi tra gli 800 (mezzi dai 10,1 ai 12 metri) ai 25mila euro (più di sessantaquattro metri): in aggiunta, il tributo non sarà in nessun caso applicato ai soggetti che non sono residenti o che non hanno una stabile organizzazione nel nostro paese.

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