L’articolo 16 della manovra Monti, prevede l’imposta di stazionamento, un nuovo balzello che toccherà tutte le barche sopra i 10 metri e inciderà da un minimo di 5 euro al giorno per gli scafi dai 10,01 ai 12 metri fino a un massimo di 703 euro al giorno per chi invece può permettersi barche di dimensioni superiori ai 64 metri. La tassa dovrà essere pagata ogni anno a partire dal prossimo mese di maggio. A Giorgio Armani il suo ”Main” da 65 metri costera’ 256.595 euro l’anno, a Roman Abramovich andrà peggio visto che possiede uno yatch di ben 163 metri. Cifre altissime che stordiscono i comuni mortali, che però non si limitano a lanciare l’allarme che, anche tra gli addetti del settore sta già risuonando pesantemente.
La manovra quindi potrebbe far colare a picco i sogni e le speranze di tranquille vacanze di migliaia persone che non hanno certo le barche di Armani e Abramovich, ma che si accontentano di più modeste barchette. E questa categoria di persone non é certo esigua: nel solo registro nautico di Ravenna sono registrate circa 4 mila barche con una lunghezza che supera i 10 metri e che quindi sarebbe sottoposta alla tassa.
È una pessima notizia. Era nell’aria da tempo e quindi non ci ha sorpreso – sottolinea Giacinto Cranchi della Cramar – Questo perché ogni volta che si ipotizza l’introduzione di una qualche tassa nuova si pensa subito, sbagliando, al binomio tra imbarcazione e lusso sfrenato. Purtroppo questa norma andrà a incidere sul mercato. Oltre al costo dell’imbarcazione c’è quello per l’ormeggio, per la manutenzione e ora ecco anche la tassa di stazionamento. Si rischia di imprimere una brusca frenata alle vendite. Capiterà anche di vedere molti stranieri, solitamente abituati a passare le vacanze in Italia, migrare verso altri lidi perché stufi di pagare nei nostri porti sempre dei nuovi balzelli. E non dimentichiamo i costi per i carburanti.
3 commenti su “Tassa su barche oltre 10 metri con la manovra Monti”
I commenti sono chiusi.