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La tassa sulle borse di studio in medicina

 Proporre tasse e imposte rende sempre e inevitabilmente impopolari: se ci fosse una classifica delle ipotesi fiscali più odiate sicuramente l’imposta sulle borse di studio occuperebbe una buona posizione. Molti studenti e specializzandi sono già pronti a protestare la prossima settimana contro l’emendamento previsto a Montecitorio per quel che concerne la conversione del decreto fiscale in discussione da diverso tempo: si tratta dell’introduzione dell’Irpef sulle borse conseguite dai medici che si stanno formando in corsi specialistici, ma anche da chi sta seguendo un dottorato o un altro corso in medicina generale.

TASSE UNIVERSITARIE ALTE E RICORSI AL TAR
Tale denaro è sempre visto come una manna dal cielo in questi casi, visto che viene garantito per tutti i quattro anni della specializzazione, un finanziamento utile per far fronte alle spese di tutti i giorni. L’ipotesi non ha trovato, come è normale che sia quando si parla di tasse, tutti sulla stessa linea d’onda. Volendo essere più precisi, bisogna capire con chiarezza quale sia l’intento di un balzello simile, già accusato da molti di essere un ulteriore inasprimento tributario per sostenere i conti pubblici della nazione. Le stime preliminari hanno messo in allarme il settore, dato che si parla di una riduzione dello stipendio di ben venticinque punti percentuali del suo importo totale.

ISEE, LE VALUTAZIONI NON SONO POSITIVE

La mobilitazione è giunta fino ai due giorni di sciopero della settimana che comincerà domani, con il Segretariato Italiano Giovani Medici (Sigm) e la Federspecializzandi (la confederazione del nostro paese che raggruppa idealmente proprio gli studenti specializzandi) in prima linea. Tra l’altro, bisogna ricordare che questo emendamento ha già ricevuto il disco verde dal Senato, mentre non si conosce ancora il suo destino in relazione alla Camera. La maggior parte degli ospedali universitari sopravvivono grazie a contributi di questo genere alla formazione; d’altronde, non ci si potrebbe più lamentare della fuga dei cervelli se le tasse fossero tutte di questo tipo.