Torna la tassa sul cinema

La tassa sul cinema é stata introdotta dal governo con un emendamento che motiva il balzello con la necessità di trovare le risorse per le agevolazioni all’industria cinematografica. La tassa, già comparsa nelle prime bozze del Milleproroghe, era stata esclusa dal testo esaminato in consiglio dei ministri 1 il 22 dicembre, ma ora torna alla ribalta. La tassa impone un euro su ogni biglietto venduto e se l’emendamento passerà entrerà in vigore dal prossimo primo luglio e fino al 31 dicembre del 2013.

Cio’ che non e’ una proroga e’ difficile che rimanga – ha espresso il relatore del decreto legge milleproroghe in Senato, Gilberto Pichetto Fratin (Pdl), sull’emendamento che punta a reperire i fondi per il Fondo unico per lo spettacolo attraverso un aumento dei biglietti del cinema – Su 1500 emendamenti presentati circa 500 non saranno ammessi. Se rimangono 10 emendamenti non so neanche se si mettera’ la fiducia.

Dopo la prima scrematura la commissione Bilancio dovrà valutare la copertura finanziaria degli emendamenti, da cui scaturira’ inevitabilmente un ulteriore taglio delle proposte di modifica.

Se si introdurrà una tassa di scopo, attraverso il prelievo sul biglietto del cinema attueremo una chiusura totale di tutte le sale d’Italia perché è una lotta che facciamo contro un’ingiustizia. Non possiamo subire questa imposta che non è voluta né dal pubblico né dalle imprese – ha sottolineato Carlo Bernaschi, presidente dell’Associazione nazionale esercenti multiplex, durante la conferenza stampa di oggi all’Agis di Roma che ha visto riunite tutte le associazioni nazionali esercenti, Anec, Anem, Acec e Fice (Federazione italiana d’essai) – La tassa graverebbe inevitabilmente sui prezzi del cinema in una misura sproporzionata che potrebbe variare dal 15 al 30%, con rischio di un forte calo di pubblico e conseguente chiusura di sale. Comprometterebbe la politica di agevolazioni portata avanti dai cinema. Contro questa tassa attueremo anche una campagna di comunicazione per informare il nostro pubblico.